La strada delle 52 gallerie è un sentiero, un trekking un percorso, una mulattiera, ma soprattutto un’opera straordinaria di ingegneria costruita durante la Prima Guerra Mondiale che regala straordinari panorami. Sinceramente è difficile descrivere cosa sia questo percorso che abbina l’ingenio umano alla straordinaria bellezza della natura, la storia tragica della prima guerra mondiale alla fatica fisica di costruire un’opera straordinaria che all’epoca significava sopravvivenza
- Il Pasubio: uno storico gruppo montuoso
- Le 52 Gallerie: la storia
- La strada delle 52 gallerie percorso e difficoltà
- Da dove parte il percorso delle 52 gallerie?
- Dove parcheggiare per le 52 gallerie?
- Periodo migliore per percorrere la Strada delle 52 gallerie
- Strada delle 52 gallerie con bambini
- Consigli tecnici per percorrere le 52 gallerie
- Si possono percorrere in bici le 52 gallerie?
- Dove dormire per fare la strada delle 52 gallerie
Il Pasubio: uno storico gruppo montuoso
È importantissimo parlare di dove si trova localizzato questo straordinario percorso di trekking.
Il Gruppo montuoso del Pasubio si trova in nella zona dell’alto Vicentino al confine con la provincia di Trento in un gruppo di montagne che vengono definite le piccole Dolomiti.
Delle Dolomiti prende ovviamente le caratteristiche morfologiche delle sorelle più famose, con pendici molto scoscese caratterizzate da guglie, forre e gole.
Insomma roccia dura come piace a me.
Il Pasubio oltre ad essere di una bellezza straordinaria ha ricoperto anche un ruolo importante nella storia della Prima Guerra Mondiale, perché proprio sul Pasubio si sono affrontate le truppe italiane ed austriache.
Questo incredibile percorso è infatti un’opera ingegneristica eccezionale costruita dai nostri soldati durante la grande Guerra che si sposa con una scenografia bella da togliere il fiato.
Le 52 Gallerie: la storia
Il percorso va fatto in senso contrario rispetto a quanto storicamente è stato costruito dall’uomo, ovvero si percorre la strada le 52 gallerie del Pasubio in ascesa per arrivare al Rifugio Papa e si percorre al ritorno la Strada Scarubbi che in realtà esisteva prima del sentiero delle 52 gallerie. In realtà il vero accesso alla prima linea del fronte di guerra sul Pasubio inizialmente era accessibile solo attraverso la Strada degli Scarubbi.
La Strada degli Scarubbi
La Strada degli Scarubbi era la carrabile che era stata costruita per raggiungere le porte del Pasubio, il fronte di guerra. Questa strada che partiva da Passo Xomo e arriva fino al Rifugio Papa, è lunga circa 10 km e oggi è percorsa generalmente per il ritorno. Il suo uso era funzionale agli eserciti per far transitare gli autocarri. Transitare su questa strada era però molto pericoloso perché la strada era molto esposta al fuoco dell’artiglieria nemica.
I soldati Italiani avevano svluppato varie tecniche per poter transitare su questa strada: percorrerla era davvero molto pericoloso.
Per evitare il fuoco nemico i mezzi percorrevano la strada di notte e a fari spenti con il rischio di non vedere il dirupo e per mettere in difficoltà l’artiglieria nemica si fermavano, al buio, sui tornanti per confondere le idee sui tempi e le traiettorie.
Tra le altre cose in inverno era quasi impossibile riuscire a transitare per via della neve.
Ecco perché venne attuato il progetto della strada delle 52 gallerie: per salire al fronte dalla parte opposta della Strada degli Scarubbi, quindi al riparo dal dal fuoco nemico
La costruzione della strada delle 52 gallerie
La costruzione della Stada delle 52 gallerieè inziata a febbraio 1917 e terminata a novembre 1917.
Poco più di 6,5 chilometri con pendenze di tutte rispetto, passaggi scavati nella roccia e straordinarie opere di ingegneria militare per accedere al fronte al riparo dal fuoco nemico.
Il tipo di pecorso, le rocce, le gallerie scavate fecero in modo che l’accesso fosse sì, più sicuro ma assolutamente inadatto ai mezzi motorizzati.
Tutto il necessario alle truppe al fronte che passava dalle 52 gallerie veniva portato a dorso di mulo, in quanto le gallerie erano state scavate appositamente perché potessero transitare contemporaneamente due muli con i relativi carichi.
La strada è considerata un’opera straordinaria proprio per il periodo in cui è stata costruita, per i tempi velocissimi in cui è stata portata a termine e per gli accorgimenti ingegneristici che sono stati messi in atto per permettere il superamento di difficoltà dovute alla roccia e alle forti pendenze.
Chi ha un minimo di interesse storico non può non fare questo percorso, ma anche chi desidera vedere panorami straordinari e scenografici dovuti ad alcuni tratti molto “arditi” ed esposti e alle gallerie ognuna diversa dalle altre per tipologia, lunghezza, illuminazione, altezza.
La strada delle 52 gallerie percorso e difficoltà
Il percorso non è particolarmente difficile ma è abbastanza lungo, la difficoltà maggiore consiste nel fatto che le gallerie sono a tratti, basse, scomode, scivolose, alcuni tratti hanno una pendenza pronunciata e e alcuni tratti sono parecchio esposti, cioè a picco sul dirupo, ma nonostante tutto il sentiero/mulattiera è abbastanza largo da non dare problemi anche a chi soffre di vertigini.
La percorrenza in salita è di circa 3 ore/3,30 ore senza le soste foto. Questo dato sul tempo di percorrenza è molto soggettivo perché io ho mi sono fermata ogni “due per tre” per fare foto allungando di molto il tempo di percorrenza.
Ti assicuro però che non potrai resistere nemmeno tu, quando uscito dall’ennesima galleria ti troverai davanti paesaggi talmente incredibili, dirupi estremamente scoscesi e colori esageratamente saturi dal voler fotografare e filmare quello che ti si presenterà.
Alcuni tratti sono talmente aerei che sembra si stare sospesi nel nulla o sulle nuvole, a seconda del meteo che troverai
E io ti auguro tu possa trovare un meteo quanto più limpido possibile.
Per ogni galleria che attraverserai troverai una “targa” con il nome e il numero della galleria.
Lungo il percorso sono posizionati anche dei cartelli didattici che ti faranno immergere ancora di più nell’era storica della Prima Guerra Mondiale.
Alcune gallerie hanno delle aperture per illuminare la galleria in modo naturale e in alcuni le aperture servivano per posizionare i cannoni. Uno è ancora posizionato e visibile.
Alcune gallerie sono più interessanti di altre:
- galleria n. 19 è la galleria più lunga, 320 metri, che ha una conformazione elicoidale con 4 tornati scavati nella roccia
- galleria n. 20 che per superare il notevole dislivello si arrota su se stessa. La galleria sviluppa all’interno di un torrione di roccia che una volta uscito fermati a guardare: sembra davvero una torre fatta apposta per essere una porta.
- galleria n. 1 identificata da una portale che sembra un arco di trionfo
- galleria n. 47 alla cui uscita ci si trova di fronte ad un panorama senza eguali.
Insomma queste 52 gallerie del Pasubio sono una di quelle cose che assolutamente bisogna fare una volta nella vita.
Ora passiamo alle indicazioni pratiche per fare un’escursione.
Da dove parte il percorso delle 52 gallerie?
Il sentiero è chiaramente segnalato con la classica segnaletica dei sentieri di montagna e prende il numero segnavia 366 ma non puoi sbagliare nè la partenza e neanche il tragitto.
Per arrivare all’imbocco del percorso di trekking abbiamo puntato il navigatore su “Bocchetta Campiglia” a cui si arriva poco dopo aver superato passo Xomo salendo da Schio o da Rovereto
Quando avrai superato il passo ti accorgerai di essere in prossimità di Bocchetta Campiglia proprio perché comincerai a vedere le auto parcheggiate in ogni piccolo anfratto stradale.
La partenza del sentiero è decisamente segnalata: un pannello commemorativo gigantesco che sembra quasi indicare l’ingresso di un museo.
Non ti preoccupare: dopo tutta questa antropizzazione il panorama torna assolutamente selvaggio e montano.
Dove parcheggiare per le 52 gallerie?
A Bocchetta Campiglia ci sono diverse aree parcheggio a pagamento.
Quando siamo andati noi (giugno 2020) c’era tantissima gente, tantissime auto, ma abbiamo notato che sotto al bar c’era un ulteriore parcheggio totalmente vuoto: abbiamo supposto fosse un nuovo parcheggio da mettere in funzione nel periodo di altissima stagione.
Comunque per parcheggiare, visto che le aree parcheggio erano tutte occupate abbiamo chiesto al bar, proprio all’ingresso del percorso.
Il barista ci ha dato questa indicazione: “parcheggiate dove volete (ovviamente non invadendo la sede stradale e non impedendo la circolazione a doppio senso) pagando comunque la tariffa di parcheggio”.
In questo modo, a quanto ci ha detto lui, non avremmo avuto problemi.
In effetti per noi è andata bene.
Il mio consiglio è quello di cercare di arrivare abbastanza presto.
Noi avevamo un’ora e mezza di strada per arrivare e obiettivamente abbiamo parcheggiato tardi, verso le undici.
(Per me partire verso le undici per un’escursione in montagna è una vera eresia, ma era andata così),
Se arrivi presto dovresti riuscire a trovare comodamente parcheggio. Considera però che ti trovi su una strada di un passo di montagna, non ci sono posti infiniti!
Periodo migliore per percorrere la Strada delle 52 gallerie
Il percorso parte dal Bocchetta Campiglia che si trova ad una altitudine di 1200 metri circa e arriva al Rifugio Papa che si trova ad una altitrudine di 1928 metri.
Parliamo di un percorso che si snoda in montagna, quindi soggetto ai cambiamenti climatici che sono tipici in alta montagna.
Andare in Inverno potrebbe essere un azzardo proprio perché il percorso potrebbe essere ghiacciato e alcune gallerie potrebbero essere bloccate dalla neve.
Sicuramente dalla primavera all’autunno è il periodo migliore climaticamente per percorrere questo pezzo di storia.
Considerando quanta gente ci fosse in un sabato di metà giugno, ti consiglio di andare in primavera o in primo autunno magari non nel weekend.
(Vero è che questo 2020 è un anno particolare e che quando sono andata io eravamo appena usciti dal lockdown quindi tutti con una gran voglia di muoversi).
In primavera potrai godere dei colori dei fiori: a giugno i maggiociondoli alla partenza del percorso erano straordinariamente in fiore e il bosco alla base della Strada degli Scarubbi era colorato e fiorito.
In Autunno potresti godere dei tipici colorsi stagionali
Strada delle 52 gallerie con bambini
Come ho già detto varie volte, il percorso non è estremamente complesso ed anzi con i passaggi aerei e le gallerie risulta essere proprio una bella avventura ma:
- non si può fare con i passeggini
- non si consiglia nemmeno dei farlo con lo zaino porta bimbi per via dell’altezza delle gallerie che è molto variabile.
- Per i bambini piccoli e sfuggenti, posto che possano camminare per circa 3 ore e mezza, il percorso è estremamente pericoloso visti i dirupi, i passaggi aerei, le gole e le spaccature.
- Non è nemmeno consigliato farla con i bambini in braccio i suoli delle gallerie sono bagnate e scivolare è davvero facile, per cui avere un bambino in braccio è davvero pericoloso.
- Dovresti conoscere i tuoi bambini e decidere se possono essere in grado di affrontare un percorso simile per tempi e dislivelli e anche per capacità di essere autonomi nello stare a distanza dai pericoli.
- A questo piccolo elenco aggiungo anche i cani: non è consigliabile portare i cani in questo percorso: per via delle gallerie, del buio, dei dirupi, gli animali potrebbero spaventarsi e avere comportamenti insoliti. Anche in questo caso non è consigliato tenerli in braccio.
Consigli tecnici per percorrere le 52 gallerie
Per quanto il trekking non presenti eccessive complicazioni tecniche per quello che riguarda la percorribilità bisogna tenere conto di alcune indicazioni:
- siamo in montagna e quindi l’abbigliamento deve essere adatto ad una escursione di trekking. Non è una passeggiata, il terreno è sconnesso, gli interni delle gallerie sono umide e scivolose, in montagna il tempo cambia in un battito di ciglio e quindi bisogna essere attrezzati per la pioggia e per il sole, per il vento, per il freddo e per il caldo. Per favore: niente ombrelli! Normalmente gli ombrelli non sono adatti per le escursioni in montagna, in questo caso lo sono ancora meno. Ho trovato sul percorso persone con le ciabatte Birkenstock: senza parole.
- Acqua: non c’è acqua e non c’è possibilità di fare rifornimento di acqua lungo il percorso. Portati l’acqua necessaria considerando anche la stagione in cui affronterai il percorso.
- Torcia: è necessaria. Io ce l’ho, ho una torcia frontale sempre nello zaino, la mia è super professionale presa dopo un lungo studio, quella di mio marito è semplice, funzionale e presa da Decathlon. Non è detto che tu debba prendere una frontale, ma una torcia è NECESSARIA. Prima di partire qualcuno mi aveva detto che si poteva fare anche senza torcia. Io dico NO! La torcia ci vuole perché ci sono gallerie come la 19 dove, proprio per la conformazione elicoidale e la lunghezza, non si vede “la luce in fondo al tunnel”. La torcia frontale ti permette di avere le mani libere se usi i bastoncini, oppure se come me le hai sempre impegnate con la macchina fotografica e il telefono.
- Il percorso in salita è lungo poco più di 6,5 chilometri, il dislivello è di circa 800 metri considera mediamente circa 3/3,5 ore, ma considera anche che devi rientrare a Bocchetta Campiglia. Il rientro normalmente si fa attraverso la Strada degli Scarubbi: bella, comoda, panoramica ma lunga una decina di chilometri. Considera bene i tuoi tempi. Noi per il ritorno ci abbiamo impiegato circa due ore ma l’abbiamo fatta molto veloci e prendendo le scorciatoie che tagliano la strada principale tra un tornante. Valuta se fare le scorciatoie: spaccano davvero le ginocchia.
- Consiglio personale e molto sentito: cerca di partire al mattino piuttosto presto: noi, come ti ho ho già detto sopra siamo partiti verso le undici e c’era una tale quantità di persone che pensavo non avrei avuto modo di passare in galleria. Ci sono persone che partono così tardi ma fanno solo brevi tratti, poche gallerie e poi rientrano, infatti salendo la folla si smaltisce un po’. Ti consiglio comunque di partire presto non solo per trovare intasamento nelle gallerie, ma per goderti il percorso al meglio. C’era gente che urlava, correva, mi sorpassava e si fermava occupando tutta la sede di cammino facendomi fermare e se c’è una cosa che assolutamente non devi fare ad uno che cammina è “rompergli il passo”. Quindi parti presto ed evita tutti questi problemi.
Si possono percorrere in bici le 52 gallerie?
No! Con la bici non si possono fare. Si può arrivare al rifugio Achille Papa percorrendo la strada degli Scarubbi. La strada delle 52 gallerie è stata interdetta alle bici per i gravi incidenti che sono accaduti. Obiettivamente, sopratutto quando c’è molta gente non è proprio il massimo trovare una bici in galleria in discesa a tutta velocità.
Dove dormire per fare la strada delle 52 gallerie
Faccio la mia solita distinzione:
- Sei dotato di tenda da tetto? Potrai trovare modo di dormire proprio nel parcheggio a Bocchetta Campiglia, così al mattino potrai partire prestissimo. Consiglio: arriva nel tardo pomeriggio quando la maggior parte delle persone se ne va, parcheggia e paga il ticket. Il ticket costa 6 euro e ha validità 24 ore. Quindi potrai tranquillamente pernottare. Come ci ha detto il barista, se paghi il parcheggio se sei sempre in regola. Abbiamo visto camper, van e una tenda da tetto sostare nel parcheggio, noi stavamo facendo anche un’altra esperienza con Homecamper, quindi abbiamo dormito in provincia di Trento, ma abbiamo verificato, quindi vai e parcheggia a Bocchetta Campiglia
- Se invece hai bisogno di una stanza prova a dare un’occhiata a questi suggerimenti
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Brava Monica
Resocontò perfetto
Aggiungerei per cena ed eventuale pernotto anche il rifugio cai posto all’incrocio prima del parcheggio
Bisogna però completare la visita con la zona sacra d oltre la chiesetta
I due denti e le varie trincee per avere una visione di come si è combattuto sul massiccio Pasubio
Ciao Paolo, grazie per le integrazioni molto interessanti. Se vuoi darmi maggiori dettagli (ad esempio quanto tempo occorre per queste visite, quanto distano dal parcheggio delle 52 gallerie), le posso aggiungere all’articolo se ti va.
Il rifugio Cai si trova a quale incrocio? Salendo da che parte?
Una unica osservazione, Monica. Io sono un vecchio socio Cai. Molto apprezzati i Tuoi suggerimenti per chi è un neofita di montagna (e delle 52 gallerie), ma ti assicuro che un ombrellino è un toccasana, meglio di tante mantelle e impermeabili. Lo consigliano, del resto, sia i montanari che tutte le guide Cai. Buon trekking.
Osta! Questa cosa non la sapevo: ma davvero gli ombrelli vengono consigliati dalle guide CAI? E i temporali? E quando passi magari nei boschi e l’ombrello ti si impiglia ovunque? E non è meglio avere le mani libere invece che occupate dall’ombrello? Specie qui nelle 52 gallerie dove i terreni dentro le gallerie sono bagnati e scivolosi e dove ci sono gallerie che sono così basse che per forza l’ombrello lo devi chiudere (e quindi ancor più scomodo: apri/chiudi/apri). Poi è vero che ci sono mantelle e ponchos che sono proprio terribili e che rischiano di farti rimanere impigliato ad un albero, fati inciampare perché sono lunghissimi oppure farti volare via con il vento perché sono tutti “svolazzosi”… Anche io non sono proprio una bambina, ma quando andavo in montagna con i miei genitori guai a portare l’ombrello! Grazie comunque per il tuo commento, chiederò dettagli alle guide che conosco 🙂
Puoi parcheggiare a passo Xomo (salendo da Posina) oppure poco più avanti a Bocchetta Campiglia (parcheggio a pagamento 6 euro)(se trovi posto a passo Xomo risparmi 6 euro e in 15 minuti arrivi a Bocchetta Campiglia).
Questo 2020 è stato particolare e mi ha sorpresa vedere in montagna così tanta gente che non c’era mai stata prima. Anche per me iniziare un’escursione alle 11 è un po’ tardi. Sto prendendo in considerazione l’idea di andarci nel 2021, magari proprio a giugno così ci saranno i maggiociondoli.
Ciao Nadia, proprio tanta gente e poco consapevole. Partire così tardi è stato un caso accidentale e fortuito, non siamo abituati così! 🙂
E i maggiociondoli sono davvero bellissimi!
Suggerisco per il parcheggio di premunirsi di monete: il parchimetro non accetta banconote e senza biglietto si rischia di essere multati (per € 6…meglio saperlo).
Attenzione inoltre al caldo estivo: la salita tutta in costa è in pieno sole e la differenza di temperatura fra dentro e fuori le gallerie obbliga a rapidi cambi d’abbigliamento.
Bellissimo percorso, inizialmente può scoraggiare ma, se preso con calma, è davvero entusiasmante.