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Home » Ghiacciaio Fellaria: consigli e info per un’escursione stupenda

Ghiacciaio Fellaria: consigli e info per un’escursione stupenda

Il ghiacciaio Fellaria, si trova in Valmalenco, praticamente sopra Sondrio, proprio al confine tra la Lombardia e la Svizzera. Non avevo mai fatto un trekking in Lombardia, non conosco le montagne lombarde, quindi non so dire se sia il trekking più bello della Lombardia o meno, ma quello che è sicuro è che il lago di fusione e il ghiacciaio soprastante sono di una bellezza importante e si tratta anche una delle poche occasioni che molti possono avere di ammirare da vicino un ghiacciaio.

Tempo di lettura: circa 12 minuti

Un assaggio dei panorami lungo il percorso che abbiamo fatto noi per raggiungere il ghiacciaio Fellaria

Tutta la valle che fa da scenografia al percorso di arrivo, il panorama dal parcheggio sui ghiacciai lombardi circostanti e la straordinario percorso glaciologico che dal Rifugio Bignami portano al laghetto di fusione sono un libro aperto di storia e di geologia che ti catapultano in un’altra dimensione.

Indice:
  • Dove si trova il Ghiacciaio Fellaria? 
  • Come è fatto il Ghiacciaio di Fellaria
  • Come si raggiunge il Ghiacciaio Fellaria?
  • Che significato hanno le lettere del percorso glaciologico?
  • Il Percorso per il Fellaria è difficile? Possono percorrerlo tutti?
  • Periodo migliore per fare l’escursione al Ghiacciaio Fellaria
  • Parcheggio per raggiungere il Fellaria
  • Pernottare in loco per andare in escursione al ghiacciaio Fellaria
  • Con i cani al ghiacciaio Fellaria
  • Traccia scaricabile e dettagli del percorso
  • Dove si trova il Ghiacciaio Fellaria? 

    Il ghiacciaio Fellaria si trova dunque in Valmalenco in provincia di Sondrio. La base di partenza per l’escursione al Ghiacciaio di Fellaria è in prossimità della Diga dell’Alpe Gera che racchiude in un invaso di raccolta acqua.

    A sud della Diga si apre un altro bacino di raccolta dell’acqua e un’altra guida che si chiama Diga di Campomoro.

    Il ghiacciaio si sviluppa su diverse altezze, ma le altitudini sono assolutamente raggiungibili, la base del ghiacciaio Fellaria orientale che affonda nel laghetto di fusione si trova a poco più di 2600 metri di altitudine. Le altre parte del ghiacciaio arrivano fino a 3500 metri.

    Il Ghiacciaio si raggiunge quindi dopo aver parcheggiato l’auto nel parcheggio della Diga dell’Alpe Gera o della Diga di Campomoro.

    Lago di Campomoro
    Lago e diga di Campomoro

    La diga di Campomoro è quella che si incontra per prima lungo la strada, quindi parcheggiare qui significa dover fare comunque un pezzo di strada a piedi aggiungendo circa 3 km a quelli già previsti sui sentieri.

    Dal Rifugio Zoia, in prossimità della Diga di Campomoro, un cartello avvisa che i seguenti pochi chilometri da lì fino alla Diga successiva si trovano in una strada non collaudata che va affrontata a rischio e pericolo di chi si avventura, il cartello parla di rischio caduta massi, ma sinceramente ci sono molti punti precedenti a quel cartello che mi hanno impressionato molto di più.

    Mettendo nel navigatore come destinazione “diga di Campomoro” è facilissimo trovare la strada e i parcheggi, da Sondrio si sale attraverso una strada di montagna piuttosto scenografica, stretta, spettacolare e da affrontare con calma e attenzione. (È un po’ stretta, in alcuni punti un po’ esposta, in altri punti la roccia sporge verso la strada).

    Come è fatto il Ghiacciaio di Fellaria

    Ho scritto qui sopra che è possibile raggiungere la partedel ghiacciaio Fellaria Orientale e il suo laghetto di fusione, perché questo ghiacciaio nel corso della sua millenaria storia si è modificato molto. Sappiamo che le condizioni climatiche e il riscaldamento globale stanno influenzando in modo pesante la vita e la consistenza di tutti i ghiacciai e anche questo ha subito modificazioni e arretramenti dovuti allo scioglimento. 

    In effetti il Ghiacciaio Fellaria era un unico ghiacciaio distribuito dalle cime al Pian Fellaria, dove si univa in un’unica lingua di ghiaccio, mentre ora lo si vede in due diverse zone, il ghiacciaio Fellaria Orientale e il Ghiaccio Fellaria Occidentale, ciascuno di essi separatamente nel proprio spazio.

    Fellaria Ovest
    Fellaria Ovest

    Entrambi hanno un proprio laghetto di fusione, ma quello più scenografico e quello che tutti vogliono raggiungere è proprio quello Fellaria Est

    Fellaria est

    I due ghiacciai che probabilmente dietro il Sasso Rosso sono uniti (ho visto un’immagine sul sito dell’Ecomuseo della Valmalenco, che chiarisce perfettamente come il ghiacciaio sia (o fosse, ora non posso saperlo) un corpo unico dietro al Sasso Rosso con due fronti differenti. Le due lingue si univano nella valle sottostante che oggi è un po’ un “parco giochi geologico” con massi erratici e rocce montonate 

    Sasso Rosso
    Sasso Rosso

    Come si raggiunge il Ghiacciaio Fellaria?

    Dalla diga dell’Alpe Gera di deve raggiungere il Rifugio Bignami, da cui parte il sentiero Glaciologico di Marson, un sentiero tematico corredato da paline e cartelli che ti spiegano che stai camminando su una morena (antichissima o della più recente glaciazione che si è avuta intorno alla metà del 1800) e ti raccontano come era diverso il paesaggio nel corso degli anni.

    Rifugio Bignami
    Fellaria Est Visto dal rifugio Bignami

    È un peccato che molti dei testi e dei disegni che si trovano sui pannelli siano diventati illeggibili, le stesse nozioni dei pannelli , però le ho ritrovate nel sito dell’Ecomuseo

    Per raggiungere il rifugio Bignami ci sono due possibilità, dopo aver salito la rampa che ti permette di accedere alla cima della Diga:

    • in cima alla rampa andando a sinistra, seguendo le indicazioni per il rifugio Bignami, si attraversa totalmente la diga e si avvia un sentiero che in circa 1/1,30 ora ti conduce al Rifugio
    • in cima alla rampa, andando a destra, si seguono le indicazioni per l’Alpe Gembrè e il giro del lago che conduce al rifugio in un percorso più lungo, ma anche molto scenografico.

    Generalmente tutti girano a sinistra e si dirigono direttamente verso il Rifugio Bignami e da lì proseguono verso il percorso Glaciologico, per poi, eventualmente completare il giro del lago al rientro, ma lo fanno in pochi.

    Io che invece sono alternativa ho pensato di andare subito a destra, non attraversare la diga e percorrere il perimetro del lago passando dall’Alpe Gembrè.

    Alpe Gembrè
    Alpe Gembrè
    Alpe Gembrè
    Alpe Gembrè

    Il percorso è molto molto bello, ci sono tratti un pianeggianti, tratti esposti, gallerie, rocce e cascate e poi si arriva all’Alpe Gembrè che è un posto paradisiaco con qualche rudere e maggenghi ristrutturati e deliziosi (sai che esiste una differenza fra Alpeggi e Maggenghi?).

    Maggengo
    Maggengo vicino al Rifugio Bignami

    Ad un certo punto il sentiero devia verso il rifugio.

    Al rifugio c’è un bellissimo pianoro erboso, oltre il rifugio con panorama notevole.

    Dal rifugio un cartello indica la via per il sentiero Glaciologico di Luigi Marson con indicazioni delle 3 diverse direzioni che si possono prendere: A-B-C

    Partenza sentiero glaciologico
    il sentiero glaciologico che inizia dopo il rifugio Bignami

    L’indicazione è di circa 1 ora e mezza per arrivare alla destinazione del percorso C, il terreno è vario: dai sentieri stretti ed esposti alle pietraie, le morene preistoriche, la valle con i massi erratici e i massi montonati, praterie, corsi d’acqua furiosi.

    Morena glaciale Fellaria
    Morena detritica glaciale

    Il percorso non è estremamente difficile, è classificato come Escursionistico. La prima biforcazione è quella che divide il sentiero A dai sentieri B e C. poi si seguono i cartelli indicatori e i pallini azzurri quasi fino alla fine dove invece si biforcano e di dividono anche i sentieri B e C

    Che significato hanno le lettere del percorso glaciologico?

    Il sentiero glaciologico si divide in tre filoni: A, B, C

    Dal momento che i fronti del ghiacciaio sono due, hai la possibilità di scegliere verso quale fronte dirigerti.

    Il sentiero A conduce per il fronte Ovest, quello meno ricercato, ma anche il percorso con meno dislivello da affrontare

    Fellaria Ovest
    Fellaria Occidentale

    Il Percorso B è comune al C fino quasi alla fine conduce al una prospettiva diversa del Fellaria Est e il dislivello è medio rispetto agli altri due

    Il Percorso C è quello più lungo e con maggiore dislivello, quello che conduce al lago di fusione con gli iceberg, quello più scenografico, quello più lungo e con più dislivello

    Segnaletica percorso C sentiero glaciologico Marson
    Segnaletica percorso C sentiero glaciologico Marson verso il ghiacciaio Fellaria Est

    Essendo parte del sentiero una “sassaia” cercate sempre di seguire i pallini di vernice blu che sono stati verniciati sui sassi e non vi preoccupate se ad un certo punto non riuscite più a trovare le indicazioni per il sentiero C, seguite la B quando sarà il momento di seguire il C vi apparirà un bel cartello con le frecce.

    percorso C sentiero Glaciologico Marson
    Il percorso C nell’ultimo tratto è tutta una “sassaia” con grossi massi, che raccontano la storia geologica del luogo
    Percorso glaciologico
    Indicazioni blu del percorso e indicazioni storico-geologiche

    Quindi le lettere dovrai seguirle in base a quello che ti interesserà vedere.

    Io avrei voluto percorrere sia il C che l’A ma sono rimasta talmente attratta dal ghiacciaio, dai suoi rumori, dai piccoli iceberg nel lago che poi non ho fatto in tempo a prendere la deviazione per A.

    iceberg nel lago del ghiacciaio

    Il Percorso per il Fellaria è difficile? Possono percorrerlo tutti?

    Non posso certo dirti io se potrai essere in grado di effettuare tutto il percorso senza stramazzare al suolo con la lingua penzolante, i piedi doloranti, le ginocchia che urlano vendetta.

    Per quel che mi riguarda il sentiero arrivando al rifugio Bignami (quindi lato sinistra, attraversando la diga) con raggiungimento del lago di fusione è decisamente fattibile da tutti, SE:

    • sei mediamente abituato a camminare
    • sei mediamente abituato a percorrere sentieri abbastanza sconnessi
    • sei mediamente abituato ad affrontare dei dislivelli totali fino a 700/800 metri.

    Metti in conto di impiegare circa 4-6 ore di cammino vero e proprio. Devi essere consapevole delle tue possibilità.

    Quindi si arriva, sì, al ghiacciaio, ma siccome è assolutamente sconsigliato/vietato avvicinarsi al ghiacciaio non esistono restrizioni tecniche particolari da seguire, per questa ragione il ghiacciaio è raggiungibile da tutti.

    Lago di fusione Fellaria
    Il lago finalmente
    Ghiacciaio Fellaria
    Eccolo il ghiacciaio raggiungibile da “tutti”

    Naturalmente bisogna essere attrezzati nel giusto modo: servono scarpe tecniche da montagna: direi scarponi, più che scarpe basse proprio perché il terreno è davvero variegato e in alcuni punti anche un po’ difficile (massi e rocce a caso da scavalcare), abbigliamento adeguato, sei oltre i 2500 metri, il meteo potrebbe cambiare repentinamente, senza contare che al cospetto del ghiacciaio l’aria è un pochino più fresca rispetto al percorso precedente.

    Cappello e crema solare, io mi sono bruciata un polpaccio! In alta montagna il sole ha un potere completamente diverso.

    Io ti direi di portare anche gli occhiali, la lucentezza del ghiacciaio con il sole è per me una luce insopportabile e non resisto senza occhiali.

    Quello che dovrai portare nello zaino lo deciderai tu, ma non dimenticare mai l’acqua e ricorda che l’acqua dei torrenti non sempre è innocua.

    Quindi il percorso non è difficile tecnicamente, non c’è bisogno di attrezzature di arrampicata o da ferrata, bisogna essere minimamente abituati a camminare in salita per diverse ore.

    Periodo migliore per fare l’escursione al Ghiacciaio Fellaria

    Ovviamente il periodo migliore per andare al ghiacciaio è l’estate. Bisogna comunque, anche in estate, tenere un occhio alle previsioni meteo: non c’è niente di peggio di un temporale in alta montagna.

    Negli altri periodi potrebbero esserci condizioni meteorologiche non proprio adatte all’escursione. D’Inverno poi, l’ultima parte del sentiero C quello che arriva proprio al lago in fronte al ghiacciaio non è agibile.

    Ricordati però che con l’estate le temperature alte potrebbero provocare dei violenti e repentini movimenti del ghiaccio per questo è consigliabile non avvicinarsi troppo alla falesia di ghiaccio, non camminare sul ghiacciaio e non entrare nelle grotte.

    fronte del ghiacciaio Fellaria
    Il fronte del Ghiacciaio che si tuffa nel lago e le cascate che scendono dalla parte superiore del ghiacciaio

    Proprio il 31 luglio scorso a causa delle alte temperature di questa calda estate, un blocco di ghiaccio si è staccato dalla parte superiore del ghiacciaio ed è precipitata con un boato enorme sul pezzo di ghiacciaio che sta adagiato sul lago.

    Parcheggio per raggiungere il Fellaria

    Del parcheggio ti ho già parlato, poco sopra, ma ancora una cosa ti voglio dire: il parcheggio della Diga Alpe Gera è a pagamento.

    Parcheggio per ghiacciaio Fellaria
    Il Parcheggio ai piedi della Diga dell’Alpe Gera

    Ci sono parecchi posti e il prezzo da pagare è 6 euro al giorno per il primo giorno e 2 euro al giorno per i giorni successivi al primo.

    Se decidi di pernottare in questo parcheggio con tenda, van o camper non hai necessità di pagare la notte.

    Tariffe parcheggio

    Per evitare di doverti riempire le tasche di monetine per pagare il parcheggio, puoi usare l’App Easypark, che io uso normalmente anche a casa e che è molto comoda proprio perché ti consente di spendere per il tempo per cui usufruisci del parcheggio.

    Quante volte ti è capitato di inserire nel parchimetro più soldi di quelli che effettivamente ti sarebbero serviti? Ecco con l’App Easypark non succede.

    L’altro vantaggio di usare Easypark è che puoi pagare “abbonamenti” plurigiornalieri: io sono rimasta due notti e poco più di un giorno e mezzo e ho deciso che pagando il ticket per due giorni mi sarebbe comunque convenuto piuttosto che fare ticket giornalieri per il tempo che stavo parcheggiata.

    Pernottare in loco per andare in escursione al ghiacciaio Fellaria

    Ti presento tutte le possibilità che puoi prendere in considerazione per pernottare in loco.

    Dal momento che il parcheggio notturno non si paga e che noi viaggiamo con la tenda da tetto e che la sosta notturna non è espressamente vietata, ci siamo parcheggiati dove ci sembrava potessimo essere comodi e abbiamo passato la notte nel parcheggio della Diga.

    Sosta notturna in parcheggio
    Abbiamo dormito in libera nel parcheggio della Diga dove si paga il giorno e non la notte

    Infatti qui abbiamo visto anche Camper e furgoni passare la notte senza problemi.

    Se invece la tenda da tetto e il furgone non li hai, sappi che nel prato dove ci sono i barbecue, c’erano ben 4 tende da campeggio nel prato

    I servizi che la zona mette a disposizione per chi “campeggia” sono:

    • n. 2 wc chimici che vengono puliti e svuotati regolarmente
    • tavoli e panche in pietra
    • diversi barbecue per fare una bella grigliata.
    Wc chimici
    Area pic nic Diga Alpe Gera
    Area Pic Nic con tavoli e panche e barbecue nel parcheggio della Diga

    Ovviamente tutto il necessario (cibo, legna, bevande) lo devi avere a disposizione perché non troverai nulla per rifornirti in questa zona: in effetti non c’è nemmeno una fontanella per l’acqua.

    Per quanto riguarda gli alloggi, la struttura più vicina è il rifugio Zoia, che si trova a  pochissimi chilometri dalla Diga dell’Alpe Gera, in alternativa tutto il Comune di Chiesa Valmalenco è comodo per trovare un alloggio..

    Eventualmente si potrebbe anche decidere di spezzare l trekking in due giorni e dormire al rifugio Bignami una notte, in modo da spezzare la “fatica” 

    Attento alle date di apertura e chiusura del rifugio che spesso questi rifugi sono aperti solo nella stagione estiva oppure in determinate date.

    Con i cani al ghiacciaio Fellaria

    Non ci sono divieti espliciti di effettuare il percorso con i cani, ma ci sono tantissimi cartelli che indicano di tenere i cani al guinzaglio.

    Premesso che io amo i cani, sono anche convinta però che certi ambienti di montagna non siano l’ambiente perfetto per animali che sono abituati a stare in casa, uscire in città e a rapportarsi con gli umani.

    L’ambiente montano non è l’ambiente proprio dei cani, che per questa ragione, devono anche loro, tramite i propri proprietari rispettare la montagna, in questa escursione al Fellaria, ma in generale in tutta la montagna:

    • i cani vanno tenuti al guinzaglio: sono animali e per questa ragione per quanto possano essere addestrati e istruiti sono comunque imprevedibili
    • i cani vanno tenuti al guinzaglio perché non tutti hanno lo stesso atteggiamento verso gli animali domestici e potrebbe esserci qualcuno che ha paura (non importa che tu dica che il TUO cane è il più bello del mondo), qualcuno allergico, qualcuno che non sopporta che il cane libero metta il muso dentro il proprio zaino.
    • i cani vanno tenuti al guinzaglio perché non sono abituati a rapportarsi con gli animali selvaggi e non sai come potrebbero reagire
    • I cani vanno tenuti al guinzaglio perché potrebbero anche fare cadere qualche persona nella loro foga di correre avanti e indietro
    • i cani vanno tenuti al guinzaglio perché non essendo il loro ambiente quello montano potrebbero anche andare incontro a dei pericoli.

    Per tutte queste ragioni i cani VANNO TENUTI AL GUINZAGLIO, per rispetto della montagna, della fauna autoctona, delle altre persone e anche per rispetto dei cani stessi e preservarli da eventuali pericoli.

    Ci sono diversi articoli e pubblicazioni che sostengono che il ghiacciaio del Fellaria sparirà completamente entro il 2034 a causa del riscaldamento globale.

    La questione non è proprio così, perché quello che potrebbe sparire entro l’anno 2034 saranno le lingue di ghiaccio e il laghetto del Fellaria Est con gli iceberg.

    ghiacciaio Fellaria

    La notizia quindi non è del tutto vera anche se purtroppo si tratta di un disgelo inesorabile e nemmeno troppo lento.

    ghiacciaio Fellaria
    ghiacciaio Fellaria

    L’altipiano del Fellaria, che rappresenta la vera riserva del ghiacciaio, non sarà però così facilmente accessibile a tutti, si trova molto più in alto ed è affrontabile con attrezzatura ed esperienza diversa da quello che serve per arrivare al Fellaria Est attualmente.

    Quindi se sei interessato a vedere questa meraviglia è meglio decidere in fretta, tenendo sempre presente che è un luogo che necessita, come tutta la montagna, di rispetto e attenzione.

    Traccia scaricabile e dettagli del percorso

    Qui sotto trovi i dettagli altimetrici e la traccia gpx che puoi scegliere di scaricare per inserirla nella App che sei abituato ad usare oppure che puoi seguire direttamente dall’App Wikiloc.

    Ricordati che il tempo impiegato di 10 ore e 10 minuti è molto sovrastimato perché mi ero dimenticata di interrompere il tracciamento, quello che invece fa fede (se clicchi sul frame qui sotto, si apre il mio profilo wikiloc con tutti i dettagli) è il tempo in movimento che è effettivamente quello che abbiamo camminato senza contare pause di riposo, foto, bevute e anche l’infinito tempo che ho passato ad osservare il ghiacciaio nella speranza di vedere formarsi un iceberg in diretta.

    Powered by Wikiloc
    ghiacciaio Fellaria

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    Autore:
    Monica Liverani
    Pubblicato il:
    31 Agosto 2022

    Categoria: LombardiaTags: Trekking

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