Camminare lungo la costa selvaggia della Corsica, sotto il vento e con il mare che ruggisce accanto, è il modo più autentico per raggiungere la spiaggia di Saleccia. Anche se si può arrivare in barca o in 4×4, noi abbiamo scelto il sentiero a piedi: scarpe ai piedi, zaino in spalla e un percorso che regala scorci spettacolari fino alla sabbia bianca. Questo è il mio racconto (e i miei consigli) su come arrivarci a piedi, in una delle esperienze più belle di uno dei nostri viaggi in Corsica.
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- Dove si trova la spiaggia di Saleccia e perché è una delle più belle della Corsica.
- Il sentiero dei doganieri: il trekking più panoramico del nord della Corsica
- Raggiungere Saleccia a piedi: il nostro trekking lungo la costa
- FAQ – domande frequenti
- Fermarsi a Saleccia: una notte tra pini, sabbia e stelle
- Concludere senza arrivare
- Come organizzare il viaggio: traghetti, alloggi e campeggi
Dove si trova la spiaggia di Saleccia e perché è una delle più belle della Corsica.
La spiaggia di Saleccia si trova nella parte nord-occidentale della Corsica, immersa nel Deserto degli Agriates, una zona selvaggia e protetta che di “deserto” ha solo il nome: in realtà è un susseguirsi di macchia mediterranea, sentieri polverosi e panorami spettacolari. Nonostante sia raggiungibile solo a piedi, in barca o in 4×4, è considerata una delle spiagge più belle della Corsica: sabbia bianca finissima, dune che si fondono con la pineta alle spalle e un tratto di costa tra i più suggestivi dell’isola. Il suo fascino incontaminato però non la salva dall’affollamento, soprattutto nei mesi estivi: le barche da Saint-Florent e i gommoni privati arrivano (e ripartono) più o meno tutti negli stessi orari. Raggiungerla a piedi permette di viverla con altri tempi, magari al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando la spiaggia si svuota e torna silenziosa. Se poi sei tra i fortunati che vi arrivano in barca a vela, o se soggiorni al piccolo campeggio U Paradisu… allora puoi davvero prenderti tutto il tempo. Ma del campeggio ti parlerò più avanti.
Il sentiero dei doganieri: il trekking più panoramico del nord della Corsica
Quello che viene chiamato Sentiero dei Doganieri è uno dei percorsi più belli della Corsica del nord, e anche solo farne un pezzo regala panorami incredibili. Noi abbiamo camminato nel tratto che collega Saint-Florent alla spiaggia di Lotu, parte di quel sentiero che prosegue poi fino a Saleccia e oltre, attraversando tutto il Deserto degli Agriates.
È un percorso costiero che si apre su scorci spettacolari: falesie, calette, mare agitato dal vento e Cap Corse che sembra avvicinarsi passo dopo passo. A tratti il sentiero si stringe, diventa sassoso, scende verso l’acqua o si arrampica su piccoli rilievi, ma non è mai noioso. Anzi, è il tipo di cammino che ti fa rallentare perché ogni due curve ti viene voglia di fermarti a guardare. Non è una passeggiata da fare in ciabatte, questo no. Serve acqua, scarpe comode e un po’ di abitudine al cammino. Ma se ami i percorsi autentici, non asfaltati, lontani dai flussi turistici — almeno fino alla spiaggia —, allora questo tratto del Sentiero dei Doganieri te lo porterai a casa nel cuore.
Raggiungere Saleccia a piedi: il nostro trekking lungo la costa
DATI TECNICI DEL TREKKING (Saint-Florent → Saleccia A/R):
-Distanza: circa 21 km fino a Lotu (A/R)
-Dislivello positivo: 275 m
-Durata: circa 7 ore includendo anche il tratto tra Lotu e Saleccia
-Difficoltà: media, soprattutto per la lunghezza
-Terreno: sentiero costiero con tratti rocciosi, sabbia, gradoni e qualche guado
(qui sotto trovi anche il tracciato GPX da scaricare)
Un piano saltato, un’idea nuova, una partenza improvvisata
L’idea iniziale era un’altra: volevamo prendere un gommone dal porto di Saint-Florent per raggiungere la spiaggia di Saleccia via mare e poi tornare a piedi, oppure fare il contrario, andando a piedi e facendoci riportare indietro in barca. Ma quel giorno il vento era fortissimo e il mare mosso, quindi i gommoni non sono partiti. Dopo aver chiesto informazioni direttamente al porto, abbiamo deciso di non rinunciare e partire comunque a piedi, con l’opzione di chiamare un taxi boat dalla Saleccia per il rientro. Solo che, tra una cosa e l’altra, si è fatto tardi e abbiamo dovuto rivedere il programma.
Dovevamo fermarci alla Torre Mortella, ma la bellezza ci ha spinto oltre
L’idea era quindi quella di intraprendere il sentiero fino alla Torre di Mortella, una delle tante torri genovesi che punteggiano la costa corsa, vestigia silenziose della storia e della difesa marittima dell’isola. Ma una volta arrivati lì, con il vento addosso e un paesaggio di una bellezza quasi commovente, non abbiamo resistito: abbiamo deciso di continuare ancora.
Siamo partiti dal parcheggio vicino a Plage de la Roya, ma col senno di poi consiglio di arrivare fino a Fornali, dove l’accesso al sentiero è più agevole. Noi, invece, ci siamo trovati a camminare con i piedi quasi in mare, lungo un tratto iniziale scomodo che costeggia una proprietà privata (comunque percorribile). Una volta superata quella parte, il sentiero si apre: macchia mediterranea, scogli, piccoli dislivelli, gradoni irregolari. Serve un minimo di allenamento e, soprattutto, niente ciabatte.
Il guado del fiume Santu: piedi nudi e risate congelate
Il paesaggio però ripaga tutto: una tavolozza naturale di colori saturi, con il blu del mare, il verde del lentisco e il bianco delle calette. Lungo il percorso si attraversano diverse spiagge, tra cui la bellissima Plage de Fiume Santu, con sabbia chiara e acqua trasparente. E proprio alla fine della spiaggia, prima di rientrare nel sentiero, ci siamo trovati davanti a uno di quei momenti che rendono un trekking memorabile: il guado del fiume Santu.
L’acqua era gelida e cristallina, il punto di passaggio obbligato, e abbiamo dovuto improvvisare. Scarpe e calzini tolti, pantaloni arrotolati sopra le ginocchia, e via a cercare il punto più basso dove non bagnarsi fino alle mutande. Un attimo di silenzio, uno di coraggio, poi risa inevitabili e piedi congelati. Dopo l’attraversamento, la sfida era asciugarsi bene prima di rimettere tutto e riprendere il cammino.
Attesa imprevista: mucche innamorate sulla spiaggia di Petit Lotu
Poco dopo aver superato Punta Cavallata siamo arrivati alla spiaggia di Petit Lotu, e lì ci siamo trovati davanti a uno spettacolo inaspettato: una mucca e un toro in pieno corteggiamento. In Corsica, vedere mucche in spiaggia non è una novità — la prima volta ci capitò a Macinaggio, dove pascolavano tra gli asciugamani in pieno agosto — ma questa volta era tutto più… intenso.
Il toro era particolarmente motivato, la mucca giocava a fare la preziosa. E si erano piazzati esattamente in mezzo al nostro percorso, osservando ogni nostro movimento dalla spiaggia come due guardiani bovini. Io proprio non me la sentivo di disturbare un momento così delicato: avevo paura che il toro, distratto da noi, potesse prenderla male. Così ci siamo seduti, ci siamo goduti lo spettacolo (ridendo un bel po’) e abbiamo aspettato che si decidessero. Quando la mucca ha finalmente accettato il corteggiamento e insieme si sono allontanati verso il maquis, abbiamo potuto riprendere il cammino. E sì, abbiamo perso tempo, ma chi può dire di aver fatto trekking interrompendolo per rispettare l’intimità di una coppia di bovini?
Ci siamo fermati a Lotu, un po’ per scelta, un po’ per necessità. Mancava circa un’ora per raggiungere Saleccia a piedi, ma non avremmo fatto in tempo per rientrare con la luce e il vento non prometteva bene. Chi ha tempo, può proseguire a piedi oppure organizzarsi con un taxi boat o un 4×4 dalla spiaggia di Saleccia per il ritorno. Ma anche così, con tutte le deviazioni e gli imprevisti, è stata una di quelle camminate che ti fanno sentire parte del paesaggio.
FAQ – domande frequenti
Fermarsi a Saleccia: una notte tra pini, sabbia e stelle
Se dopo tutta quella strada a piedi pensi “qui ci resterei”, sappi che puoi farlo. Proprio dietro la spiaggia di Saleccia si trova il campeggio U Paradisu, immerso nella pineta e raggiungibile solo a piedi, in barca o con mezzi 4×4.
Ci sono stata milioni di anni fa, quando il campeggio era davvero essenziale: niente corrente, poca pressione dell’acqua e docce a gocce, un market ridotto all’osso e un ristorante vivace con piatti da asporto. Oggi, leggendo le recensioni, pare che qualcosa sia migliorato, ma nel complesso il campeggio è rimasto fedele a sé stesso, spartano e selvaggio, come piace a chi cerca questo tipo di esperienza.
Hanno però introdotto alcune strutture abitative moderne, per chi non ha la tenda ma vuole comunque fermarsi a dormire. Alloggi decisamente comodi, forse persino troppo rispetto allo spirito del posto. Ma se ti piace l’idea di svegliarti tra i pini con il mare a due passi, puoi anche solo goderti il luogo a modo tuo.
La spiaggia si raggiunge in 5 minuti a piedi, e questa è la vera magia: puoi viverla nei momenti migliori, prima che arrivino le barche da Saint-Florent e dopo che se ne sono andate.
Per arrivarci in auto servono 12 km di sterrato, e anche se oggi la pista è stata un po’ sistemata, serve comunque un 4×4. Noi, incoscienti, ci andammo con un monovolume, guadando pozze, piccoli torrenti e mangiando polvere per un’ora buona.
Il campeggio è abbastanza frequentato, soprattutto in estate, e anche qui le mucche sono di casa, libere e tranquille come sempre in Corsica. Non aspettarti il comfort: aspettati l’essenziale, la natura, e il silenzio. Se ti piace l’idea di addormentarti sotto i pini con il rumore del mare in sottofondo, U Paradisu ti piacerà.
Il periodo migliore per andarci è fuori stagione, quando la spiaggia è più silenziosa e il vento accarezza la pineta. Ma prima di partire, controlla sempre le date di apertura e chiusura sul sito ufficiale o contatta direttamente la struttura: non è detto che sia aperto tutto l’anno.
Concludere senza arrivare
Ci siamo fermati a Lotu, ma è come se fossimo arrivati comunque. Perché il cammino era già parte della spiaggia, e il paesaggio, il vento e quel tratto di costa ci avevano già dato tutto. Non abbiamo avuto rimpianti, per due motivi: il percorso era stato spaziale, di quelli che ti riempiono la testa e le gambe, e la spiaggia di Saleccia l’avevamo già vista in un altro viaggio, quando avevamo avuto anche la fortuna di soggiornare a U Paradisu e goderla nei momenti migliori, quando la massa ancora non arriva o se n’è già andata.
Non abbiamo messo piede alla spiaggia di Saleccia quel giorno, ma ce la siamo meritata lo stesso.
Ogni sasso, ogni deviazione, ogni passo… ne è valsa la pena.
E sì, anche aspettare che due mucche finiscano il loro appuntamento romantico fa parte del gioco.
In questo viaggio ci siamo mossi con il nostro Fiat Scudo allestito come van, una versione compatta del nostro modo di viaggiare: semplice, essenziale e perfetta per spostarci in autonomia nei nostri 3-4 giorni in Corsica.
In altri viaggi, più lunghi e immersivi, ci accompagna anche la nostra tenda da tetto, che ci permette di dormire ovunque, sempre con il cielo sopra la testa.
Se ti piacciono le esperienze così — libere, un po’ selvagge e sempre all’aria aperta — qui trovi tutti i nostri viaggi sotto le stelle.
Come organizzare il viaggio: traghetti, alloggi e campeggi
Se stai pensando di seguire le mie orme e percorrere questo trekking verso la spiaggia di Saleccia, ecco qualche risorsa utile per organizzarti al meglio:
- Hotel a Saint-Florent e dintorni su Booking
Se preferisci una base comoda prima o dopo il trekking, qui puoi trovare tante opzioni nei dintorni. - Traghetti per la Corsica con Corsica Ferries (via DirectFerries)
Io viaggio sempre con loro. Se non sai come raggiungere la Corsica, ho scritto anche un articolo dedicato con tutte le opzioni: Come arrivare in Corsica: traghetti e aerei - Campeggi nella zona di Saint-Florent (non affiliato)
Se preferisci dormire nella natura ma non vuoi (o non puoi) arrivare fino a Saleccia, ci sono alcune alternative interessanti nei dintorni.
Alcuni di questi link sono affiliati: usarli non comporta nessun costo aggiuntivo per te, ma può aiutare me a sostenere il progetto. Grazie!
Se stai pensando di affrontare questo trekking o se ci sei già stato e vuoi condividere la tua esperienza, scrivimi o lascia un commento: mi fa sempre piacere chiacchierare con chi ama la Corsica, i sentieri e i viaggi lenti.
“Tra le righe” è il mio angolo più personale.
Racconto viaggi, sogni e pensieri che non trovano spazio altrove.
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