Il cammino Materano è un progetto di turismo lento e sostenibile che comprende 6 vie da percorrere a piedi nel cuore della Puglia. Un viaggio lento, gustoso, culturale che attraversa la Puglia e arriva a Matera facendo scoprire al camminatore un mondo fatto di cultura rurale, bellezze naturalistiche e particolarità storiche che contraddistinguono questo terriorio. Sono andata alla scoperta di una delle sei vie e vi porto con me in questo viaggio lento che mi ha regalato tantissime soprese.
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Che cos’è il Cammino Materano
Il Cammino Materano è un progetto di scoperta del territorio della Puglia a passo lento. In realtà con il Cammino Materano coinvolge, oltre alla regione Puglia, anche le regioni della Basilicata, della Calabria e del Molise.
Quello che accomuna ciascuna delle vie che compongono il cammino Materano è il fatto che tutte le vie conducono a Matera. la città dei Sassi, che condivide con la Puglia parte del territorio della Murgia e delle Gravine.
Ti ho un po’ confuso? Ti spiego meglio come percorrere il Cammino Materano in una delle sue tante varianti.
Il Cammino Materano è composto da 6 vie che terminano tutte a Matera ma che iniziano in città diverse rendendo possibile conoscere porzioni di territori differenti.
Le 6 vie del Cammino Materano
Le vie del Cammino Materano sono 6 ma attualmente (autunno 2023) solo 3 vie sono aperte e attivamente funzionanti.
Le 6 vie sono:
Via Pauceta: da Bari a Matera – aperta
Via Ellenica: da Alberobello a Matera – aperta
Via Lucana: da Paestum a Matera – aperta
Via Sveva: da Trani a Matera – chiusa
Via Jonica: da Leuca a Matera – chiusa
Via Daunia: da Termoli a Matera – chiusa
Le vie che sono aperte sono complete di tracce cartine e segnaletica, oltre che di punti sosta, accoglienza, ristori e attrazioni da visitare.
La mia conoscenza personale di concentra sulla via Ellenica in cui ho potuto vedere in che modo è possibile percorrere una delle vie del cammino Materano, capire dove si può dormire durante la percorrenza del cammino e come organizzarsi per conoscere la Puglia in modo lento e sostenibile.
Quando percorrere il Cammino Materano
Il periodo in cui organizzare il proprio cammino Materano è una delle domande principali che si fanno le persone che interessano in modo particolare chi vuole intraprendere un cammino.
Trattandosi di una rete di cammini che si trova in Sud Italia, il periodo migliore per organizzare una via è il periodo primaverile ed autunale. In estate sarebbe decisamente troppo caldo per camminare a piedi fra campi di grano, uliveti e gravine che non possono offrire fonti di acqua. L’inverno potrebbe essere un’ottima scelta perché la temperatura non scende mai sotto lo zero, ma in caso di piogge e o neve alcune tappe potrebbero diventare difficili e pericolose.
In primavera e in autunno, oltre alle temperature più gradevoli si può godere anche delle fioriture di primavera e dei colori autunnali.
La via Ellenica del Cammino Materano
La via Ellenica è una delle sei vie del Cammino Materano.
È la via che ho potuto conoscere e toccare con mano, percorrendo alcuni tratti a piedi, conoscendo le tappe, scoprendo le peculiarità culturali da scoprire lungo la via e territorio, gastronomia e cultura di questa zona di Puglia.
Ufficialmente la Via Ellenica inizia da Brindisi e finisce a Matera. attualmente la Via è aperta e attiva partendo da Alberobello, mentre da Brindisi ad Alberobello le tappe sono ancora in preparazione.
In questo modo la Via Ellenica diventa una via davvero speciale perché in un percorso lungo circa 170 chilometri divisi in 9 tappe, unisce due città che sono Patrimonio UNESCO: Alberobello e Matera.
Tutto il percorso che sta nel mezzo è un incanto naturalistico e antropico che passa dai canyon abitati da caratteristiche biodiversità fino ad arrivare agli antichi villaggi e alle caratteristiche chiese rupestri, scoprendo città barocche, prodotti gastronomici e una storia millenaria.
Dove dormire sul Cammino Materano?
Per quanto riguarda la logistica e l’organizzazione di un cammino lungo il Cammino Materano la seconda delle domande più gettonate è questa: dove dormo lungo il cammino?
Levie del cammino che sono aperte sono aperte proprio perché sono perfettamente organizzate sia per quanto riguarda la percorrenza che per quanto riguarda l’accoglienza.
La suddivisione delle tappe è stata pensata in modo che ogni tappa di via temini in paese o in una città in modo da rendere facile trovare alloggi e ristorazione. Tra le possibilità di cui si può usufruire ci sono Hotel, B&B, Agriturismi e masserie, appartamenti e masserie.
Il punto di riferimento per l’organizzazione del Cammino è il sito del Cammino Materano: dove potrai trovare le tappe, i tracciati GPX e anche le indicazioni delle strutture convenzionate sulla via che offrono ospitalità “ai viandanti”, i chilometri i dislivelli e tutte le indicazioni necessarie per percorrere questo magnifico cammino.
La via Ellenica: le cose belle scoperte durante il cammino
Come ti ho anticipato, di questa fitta rete di vie che attraversano la Puglia e conducono a Matera, ho avuto modo di conoscere la Via Ellenica e quindi di scoprire alcune particolarità e alcune bellezze che è possibile trovare sul percorso.
Sono solo un piccolo assaggio di quello che il Cammino Materano riserva a chi decide di percorrerlo, ma sono esempi decisamente molto indicativi di quello che tutte le vie possono regalare a chi decide di mettersi in cammino.
Cisternino: un borgo bianco che incanta con la bellezza e la gastronomia
Cisternino è una delle tappe che si trovano nella parte di via Ellenica che parte da Brindisi, quindi prima di Alberobello. È un paese completamente bianco, magico, perfetto, fiorito, incantato. È un borgo della Valle d’Itria ed è annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Muri imbiancati, dediche romatiche sui muri, angoli fioriti ma anche la tradizione delle bracerie.
La braceria è una macelleria con cucina, un’atività che durante la giornata funge da macelleria e durante gli orari dei pasti, si trasforma in un ristorante “di strada”: spesso infatti i tavolini e le sedie sono sistemati all’esterno nei romantici e stretti vicoli. Le pietanze che vengono servite sono ovviamente a base di carne che vengono preparate ovviamente alla brace, alla griglia. Le bombette sono caratteristici involtini di carne di maiale ripieni di caciocavallo. Una vera prelibatezza che si accompagna ad altre specialità come le salsicce, zampette e fegatini.
Martina Franca: il barocco più romantico di Puglia
Martina Franca è stata una vera SORPRESA.
Conoscevo Martina Franca da quando sono una bambina, solo “per gioco”.
Da piccola avevo un gioco in scatola che si chiamava “Viaggio In Italia” sul cui tabellone era rappresentata anche Martina Franca. Martina Franca, ai fini del gioco, aveva un’importanza strategica, tanto strategica che io questo nome me lo sono sempre ricordato.
A parte questo piccolo anedotto personale, Martina Franca è davvero bellissima.
Il suo Barocco è un barocco discreto ed elegante, con una piazza particolare e incompiuta che regala un angolo fotografico suggestivo e davvero d’impatto, con una via che concentra i migliori esempi di architettura barocca e un quartiere “La Lama”, antico quartiere popolare di Martina Franca, nato a ridosso delle mura della città a partire dal Medioevo.
La Lama è la parte di Martina Franca che mi è piaciuta di più: candidi e stretti vicoletti, dove si mescola il profumo del bucato steso ad asciugare lungo le strade e l’odore del sugo di pomodoro che esce dalle finestre aperte. Candore, profumi, semplicità proprio come piacciono a me.
La gravina di Laterza
La gravina è un canyon, un profondo canyon che caratterizza questo pezzo di territorio condiviso fra la Puglia e la Basilicata. La Gravina di Laterza è una delle più grandi d’Europa.
La Gravina di Laterza è un canyon lungo e profondo che fin dall’antichità si è rivelato essere, come tutte le altre gravine, una risorsa per la popolazione.
Le gravine in antichità venivano abitate, le persone abitavano dentro alle grotte, un po’ come anche a Matera, la gente nelle gravine attrezzava e costruiva dei luoghi di culto che oggi sono una ricchezza artistica e culturale inestimabile: le chiese rupestri.
Oggi le gravine sono una risorsa importantissima perchè sono luoghi naturali pieni di biodiversità, ma anche perché conservano le tracce ben evidenti e ben conservate del passaggio pagano, culturale e religioso dell’uomo nei secoli.
Il villaggio e le chiese rupestri di Massafra
A Massafra, è possibile scoprire le chiesi rupestri e il villaggio rupestre.
Visitare le chiese rupestri è davvero una scoperta: le chiesi rupestri sono ben nascoste e conservate in cortili privati inaccessibili, sotto condomini molto spesso a picco proprio sulle pareti della gravina stessa.
Senza l’aiuto e la guida dell’info point non si possono visitare ed è emozionante accedere a luoghi dove non immagineresti mai possano nascondere questi tesori.
Il villaggio rupestre è un insieme di grotte che ha reso la parete rocciosa e verticale della gravina proprio come un groviera: grotte e buchi perfettamente visibili dalla parte opposta del canyon (visitabili con l’ausilio delle guide) che raccontano la vita, dura, del popolo che le abitava.
Percorrere un cammino è sempre un ottimo modo di scoprire cultura e storia di un territorio, e nel caso del Cammino Materano, le occasioni sono davvero tante.
Articolo scritto in collaborazione con Puglia Promozione che ha organizzato l’itinerario e mi ha ha invitato a provare le esperienze. (Programma operativo Regionale FESR-FSE Puglia 2014 – 2020 “Attrattori culturali, naturali e turismo” Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione 6.8)
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