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Per ottimizzare gli scarsi tempi di permanenza a Bucarest, ho prenotato un free walking tour di un paio di ore per avere una panoramica dei simboli della città e della storia. Avevo già sentito parlare dei free walking tour per altre cittò tra cui Cracovia e Roma, ma non avevo mai avuto l’occasione di sperimentarne uno. A bucarest ci siamo affidati all’agenzia WalkAbout che opera sia in città che a Brasov: il paese dove si trova il Castello di Dracula.
Cosa vedere a Bucarest
Non mi ero preparata molto su quello che avrei visitato in questa città, sapendo di avere una guida al mattino per un giro panoramico di vicende storiche e monumenti e sapendo di avere tour gastronomico di Bucarest nel pomeriggio, mi ero completamente affidata alle mani di chi avrebbe accompagnato.
Walkabout free Walking Bucarest
Avevo sentito parlare varie volte di free walking tour, ma non avevo mai avuto l’occasione di testare il servizio.
So che questi tipi di tour si possono avere sicuramente in città come Roma e Cracovia, ma è probabile che si possa usufruirne anche in altre città, come Bucarest, come quello che ho provato io.
Che cos’è il Free Walking Tour?
Come dice la parola il FREE walking tour, è un tour gratis, da fare a piedi. Infatti la guida ti accompagna attraverso la città, faceondoti fare una passeggiata nei luoghi di principale interesse, i monumenti più famosi, i luoghi e i locali più caratteristici, fornendoti anche spiegazioni storiche e anedotti.
Se la gita ti dovesse piacere, una domazione o una mancia sono super gradite
Le caratteristiche di un Free Walking Tour?
Generalmente questi tour sono gratuiti perchè vengono effettuati da persone, nella maggior parte dei casi studenti, che vivono in città, che la conoscono da insider e che quindi sono in grado di fartela vedere nello stesso modo in cui la vedono gli abitanti.
Sono gratuiti perchè queste persone si prestano a mostrarti la loro città semplicemente per il gusto di farlo, per parlare con turisti e stranieri e magari anche per aspettarsi una bella mancia sul finire del servizio.
Sono adatti a piccoli gruppi autocostituiti o non costituiti affatto, mentre se un’unico gruppo è già di per sè composto da più di 10 persone è meglio contattarli per farsi attivare un servizio personalizzato
Torniamo al Free Walking tour di Bucarest e quindi al mio tour in particolare. I free walking tour sono roganizzati, hanno un sito in cui rilasciano le informazioni e i tipi di tour che si possono fare con loro.
I tour da loro proposti sono davvero gratuiti, non c’è bisogno di prenotare, basta farsi trovare nel luogo indicato sul sito, all’orario che è segnalato per poter prendere parte a questo tipo di esperienza, tutti i giorni, con qualsiasi tipo di evento meterologico e in qualsiasi stagione.
I tour di WalkAbout sono gratuiti e sono in Inglese, hanno durata di un paio di ore, e hanno un percorso abbastanza standard, due partenze giornaliere, (in questo periodo) e ti permetteranno di avere una veloce carrellata sulla storia e sulle particolarità di Bucarest.
Il mio Tour a Bucarest
Io ho contattato WalkAbout Free Walking Tour, volevo un tour perosonalizzato per il mio gruppetto, anche se eravamo solo5. Sul sito dell’associazione avevo visto che si possono scegliere tour con temi particolari, ad esempio il tour incentrato sul Comunismo o un Tour alternativo non meglio specificato. Questi tour però non sono gratuiti, evidentemente, necessitano dell’esperienza di una guida dedicata o di una persona apposita e non dei colontari che si rendono disponibili ogni giorni per i tour gratuiti.
Anche io volevo un tour personalizzato, soprattutto volevo un tour in Italiano perchè nel nostro molto assortito gruppetto non tutti parliamo o capiamo inglese nello stesso modo.
Stefan, il responsabile dell’associazione, mi è venuto incontro e mi ha proposto un tour classico, quindi come quelli free, con guida in Italiano per un paio d’ore.
Il prezzo dei tour personalizzati, quindi dei tour in Italiano e dei tour tematici, è di 15 euro a persona, ma la necessità che avevamo noi, oltre a quelle di avere il tour in italiano era anche di orario per cui abbiamo preferito scegliere questa opzione.
All’orario dell’appuntamento abbiamo incontrato Julian, guida di mestiere, collaboratore di Stefan e WalkAbout, che parlava un meraviglioso italiano fluente e corretto.
Bucarest cosa vedere
Il nostro tour è stato abbastanza classico, siamo partiti dal Palazzo del Parlamento che nella sua maestosità incute un certo timore anche visto da lontano. Immaginare gli interni non è facile, raccontano che i materiali più preziosi siano stati usati per rendere questo palazzo quando di più ricco e sfarzoso ci possa essere al mondo. Causescu, voleva affermare la propria supremazia anche attraverso l’ostenzione di una ricchezza che era solo sua e solo rubata al popolo e non di tutta la nazione.
Julian, ci ha mostrato i luoghi classici di Bucarest, e dopo il palazzo del parlamento abbiamo incontrato Traiano e la lupa fatti di bronzo. La statua si trova di fronte al Museo di Storia Nazionale, non è una statua antica perchè è stata installata nel 2012 e ha spaccato l’opinione della nazione Rumena, c’è chi la trova grottesca e imbarrazzante e chi invece la osanna come fosse il simbolo più bello della città. A me ha incuriosito il lato romano di questa statua e anche di altri monumenti che si trovano in giro per Bucarest che rappresentano proprio Roma e le origini latine della nazione.
Non per niente ROMA-nia e non per niente, come ci ha fatto giustamente notare Julian, la lingua Romena è una mescolanza tra le lingue latine e slave, con diverse somiglianze in alcuni termini con l’italiano.
La mescolanza delle razze, la posizione abbastanza centrale del Paese, ha fatto in modo che il Popolo romeno possa essere considerato l’unico popolo latino dell’Est Europeo e l’unico popolo Slavo dell’Ovest.
Il Ristorante Hanul Lu Manuc
Una delle cose più intriganti che abbiamo visto a Bucarest è sicuramente il ristorante Hanul Lu Manuc, non tanto per il ristorante dove non abbiamo nemmeno mangiato, ma proprio per quello che rappresenta lo stabile in cui ha sede il ristorante. Nell’antichità questo palazzo con cortile interno, ballatoi sulle pareti e un’infinità di porticine che affacciano sui ballatoi era un antico Caravanserraglio.
La parte interigante, per me, deriva proprio dall’essere un caravanserraglio.
Sono affascinata dalle storie e dalle leggende che sono nate lungo la Via della Seta, ma non avevo mai avuto modo di toccare con mano da vicino questa via. Ci ho provato un mese più tardi quando sono andata in Kazakistan
Ero entrata in contatto con la realtà dei Caravaserraglio in Turchia, al confine con la Siria e per quando decandente, e completamente diveso da quello che ho visto a Bucarest sono ancora incuriosita da questo mondo di stalle, cavalli, cambi di poste, e viaggiatori
Manuc, il “titolare” del carvanserraglio, ai suoi tempi era stato un po’ un furbetto, la sua posizione a contatto con viaggiatori che andavano da Est ad Ovest gli permetteva di venire a conoscenza di notizie da parte di tutto il mondo: faceva la spia sia per i Russi che per i Turchi
i carvanserraglio
Il caravanserraglio io lo considero come uno posto di “cambio posta”, un luogo dove i viaggitori, mercanti, messaggeri arrivavano a cavallo e trovavano altri cavalli con cui fare il cambio, trovavano da mangiare, trovavano da bere e ristoro. La defizione esatta che si trova nel vocabolario è proprio quella di un luogo per viaggitori, un albergo spartano, un posto dove potersi riposare e fare riposare i cavalli. Anche se in realtà i caravanserragli all’origine erano nati per ospitare i viandanti con le carovane di cammelli provenienti dall’Oriente (o diretti in Oriente).
Una sorta di “autogrill” (concedimi il termine commerciale che rende bene l’idea) dei tempi antichi. In realtà era molto di più e quel molto di più mi affascina molto: era un bordello, un mercato, era “casino” e confusione. Era un incontro di viaggiatori, era il posto dove probabilmente nascevano le leggende dai racconti dei viandanti.
Il ristorante è stato allestito dentro il carvanserraglio di Bucarest, Julian ci ha detto che si mangia molto bene, e noi non abbiamo provato, e ci ha anche detto che i prossimi progetti sulla costruzione sono proprio quelli di ripristinare l’originale destinazione e farlo diventare anche hotel, o un moderno caravaserraglio.
La porta d’ingresso è a misura di carrozza e il cortile ora pieno di tavolini, me lo sono immaginato pieno di cavalli, cammelli e carri strabordanti di ogni tipo di merce.
Le chiese di Bucarest
La religione che predomina a Bucarest è sicuramente la religione Ortodossa. Ci sono tante chiese Ortodosse rumene e anche alcune chiese ortodosse russe con le classiche cipolle sui tetti. Le vicende politiche dle paese hanno determinato un cambiamento anche le panorama della città. Purtroppo le manie di grandezza del Dittatore si sono tramutate in manie di distruzione e parte del patrimonio religioso e architettonico di Bucarest. Le chiese che non sono state distrutte dal terremoto che ha dato motivo al Dittatore di ridisegnare il centro Storico della città sono state spostate, nel migliore dei casi, o distrutte nel caso peggiore
La chiesa Stavropoleos
La Chiesa Stavropoleos è una parte di un complesso monastico che si trova proprio nel centro di Bucarest. È davvero un bel gioiello con merletti e affreschi, e una porta incantevole tutta intersiata. L’interno è internamente decorato e nel suo cortile sotto un porticato sono depositati pezzi di chiese distrutte. È un museo di tutti i pezzi che è stato possibile recuperare di tutte le chiese distrutte dalla follia comunista.
La casa di Dracula
Dracula è una leggenda, ma una leggenda si basa sempre su un fondo storico di verità. Uno dei più importanti personaggi della storia della Romania è sciramente il Conte Vlad, che noi amichevolmente chiamiamo Dracula.
Il conte Vlad è un personaggio storico del XV secolo, principe di un casato, signore delle terre che oggi in parte sono occupate dalla Romania. Se gli è stata appiccicata addosso la leggenda di Dracula una ragione esiste. Il soprannome di questo principe era “l’Impalatore”. La sua caratteristica era proprio quella di uccidere i suoi nemici impalandoli. In realtà questo principe è molto amato dai Romeni perchè ha evitato che i Turchi prendessero possesso di queste terre. Impalare i nemici ha fatto si che gli eserciti Turchi facessero marcia indietro, quando cercando di attaccare il casato del Principe di sono ritrovati davanti ad una distesa di 20.000 prigioneri turchi impalati e in stato di putrefazione, una visine talmente raccappriciante che fece desistere gli eserciti nel tentativo di conquista.
Il principe era decisamente un tipo sanguinario, e quando morì, in circostaze misteriose, il suo corpo fu sepolto in un luogo e la testa in un altro. Si racconta che dove era sepolto il suo corpo, sorperchiarono la tomba perchè volevao spostare il corpo, ma trovarono la tomba vuota.
Lipscani
Lipscani è il cuore del centro storico di Bucarest, un dedalo di viuzze ciottolate, con alternanza di stili architettonici diversi. L’atmosfera durante la giornata è abbastanza sovietica, alcuni palazzi non sono in buono stato di conservazione e alcuni negozi, alcuni invece sono davvero molto belli, hanno quell’aria dimessa e grigia tripica del comunismo e del regime sovietico.
Lipascani ad un certo orario però si anima: il quartiere che è pieno di ristoranti e locali, prende vita quando le attività cominciano ad apparecchiare i tavolini sulle strade. Più si avvicina la sera e più la zona diventa movimenta fino a diventare durante la notte un vero è proprio divertimentificio: locali, birrerie, vetrine per ballerine poco vestite e bordelli piuttosto espliciti, che magari non lo sono per davvero, ma che da fuori lo sembrano tanto.
Ascoltare Bucarest attraverso le parole di chi ci vive, sia nel caso della guida del mattino che di quella del pomeriggio, mi ha fatto uno strano effetto.
Mi sembra come se il passato recente che si portano sulle spalle, sia un semplice ricordo da vivere con timore e non una vittoria da portare con orgoglio.
Mi sembra che la città sia come un adolescente che sta per compiere i 18 e non vede l’ora di sentirsi libera, ma al tempo stesso, si comporta nello stesso modo in cui si comporterebbe dopo i 18 con il gusto di fare qualche cosa di poibito. Un’attesa, attesa con trepidazione, ma che anche se tarda va bene lo stesso.
Mi sembra che l’eccessiva goliardia serale di Lipscani sia aver voglia di un riscatto veloce e poco impegnativo, un voler scegliere la strada più semplice per raggiungere chi è già passato oltre.
Sì, mi ha fatto un effetto strano davvero.
A Bucarest ci sono molte altre cose da vedere, ma non ti posso raccontare tutto, altrimenti cosa ti farai raccontare dalla guida di Walkabout free walking tour?
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