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Ronda è una città dell’Andalusia, in provincia di Malaga. La sua caratteristica principale, quella per cui ci si trova a passare da queste parti è lo spettacolare Ponte che unisce, o divide la città affacciata su uno strapiombo di circa 200 mt. Nel nostro tour on the road con maggiolina dell’andalusia, Ronda è stata l’ultima tappa della strada de los Pueblos Blancos, i meravigliosi paesini bianchi e antichi che conservano una tipicità unica del carattere andaluso.
Hai già letto il mio post su Los Pueblos Blancos? ➡ Los Pueblos Blancos: i villaggi più belli dell’Andalusia
Ronda, spesso, e in numerose guide, viene indicata come facente parte dell’insieme dei meravigliosi Los Pueblos Blancos, ma non lo è: le sue caratteristiche sono completamente diverse da quelle dei villaggi rurali andalusi lungo la famosa Ruta de Lo Pueblos Blancos, anche se si trova proprio alla fine, o all’inizio di questa strada.
Ronda è diversa, Ronda è città. Ronda è vivace è caotica, e per quanto sia ancora abbastanza sconosciuta e lontano dalle rotte dei turismo di massa, la pura essenza dell’Andalusia, qui non si respira come ad Arcos de la frontera, Grazalema e Setenil de la Bodegas. Qui di respira un’altra aria perché Ronda, oltre che essere famosa per il suo ponte, la sua gola
La profonda e stretta gola di Ronda
e il suo panorama ha una delle Plaza de Toros (l’arena) più antiche di tutta la Spagna, ma sopratutto è stata la città dove si è svolta la prima corrida spagnola.
Sì, qui le corride sono ancora una tradizione e probabilmente sono anche molto suggestive svolte in questa arena.
Ronda: storia e tradizione
La storia di Ronda, come quella di tutta l’Andalusia, passa attraverso la dominazione araba che ha subito l’Andalusia. È una delle città più antiche di Spagna, sorta nel IX secolo A.C. e che deve la sua ricchezza e la sua fortuna dall’essere stata un importante centro commerciale.
Il suo centro storico ha la tipica conformazione delle cittadelle arabe con vicoletti intricati, è racchiuso all’interno di massicce e possenti mura a cui si poteva accedere da due grandiose e antichissime porte.
Il suo nome, che significa circondata dai monti è dovuto alla “Sierra” che la circonda, e il suo storico passato avvincente e romantico ha contribuito a renderla la città preferita di alcuni dei maggiori scrittori Romantici. Ronda se ne sta lì aggrappata al suo dirupo, divisa da un torrente, collegata da un ponte.
Il ponte di Ronda
Chi passa da queste parti, lo fa quasi esclusivamente per vedere il ponte che collega la città Nueva con la città vecchia. L’orrido su cui è sospeso è molto scenografico, il canyon è stretto e profondo con pareti scoscese, rocciose e molto verticali. Il Ponte Nuevo non è l’unico ponte della città, ma è sicuramente il più spettacolare, costruito nel ‘700 ha la caratteristica di avere i piloni di sostegno che affondano direttamente dentro la gola. Sembra che il ponte sia stato sagomato su misura alla gola che lo ospita. Dall’accesso Sud in cui si entra in città attraverso una delle due antiche e possenti porte, il panorama è decisamente stupefacente.
La città forse meriterebbe una visita più accurata, la ciudad, la parte antica della città riprende le caratteristiche dei piccoli paesi de La Ruta de Los Pueblos Blancos che abbiamo appena attraversato: un bianco calce abbagliante e pennellate di colori vividi, vicoli intricati e la stessa atmosfera tipicamente andalusa che in questo pezzettino di entroterra si respira ad ogni angolo.
Ok! Siamo venuti a vedere questo strabiliante ponte, ma noi, in realtà siamo qui anche per un’altra ragione: La Plaza de Toros
La Plaza de Toros di Ronda
La Plaza de Toros è l’arena, sì, proprio la piazza dove venivano eseguiti gli spettacoli dell’arte taurina, l’arte di fare spettacoli con i tori, in parole semplici: la corrida.
Pare che la prima corrida della storia di Spagna si sia svolta proprio in questa Plaza, la più antica di Spagna, inaugurata alla dine del Settecento.
Ha un’altra caratteristica, questa Plaza, quella di avere il raggio più grande del Mondo. Essere Plaza dei Toros non significa solo morti truculente e spettacolo anti animalista: all’interno della bella Arena un museo Taurino percorre la tradizione taurina, legata a spettacoli di destrezza con gli animali che possono essere nè più nè meno degli attuali spettacoli circensi.
Non sono a favore della Corrida, ma è pur sempre una tradizione e non è facile scalfire tradizioni radicate e particolarmente caratterizzanti di un paese. Comunque il museo che si trova all’interno dell’arena ripercorre la storia di toreri tra i più famosi di Spagna, abiti tradizionali, leggende sui toreri e sul mitologico Uro l’antenato di tutti i tori di dimensioni esagerate.
Abbiamo giocato alla corrida mentre origliavamo la guida spagnola che istruiva un gruppo di turisti. Nel prezzo del biglietto è comunque compresa un’audioguida che passo passo spiega le zone e la storia di questa Plaza de Toros.
Ho scelto di visitare questa arena perché avevo saltato quella di Siviglia, le cui visite sono cadenzate ad intervalli e si possono fare solo accompagnate da guide. Non avevo tempo di aspettare la visita successiva a quella che era appena partita, motivo per cui ho deciso di visitare l’Arena di Ronda, che rappresenta un bel pezzo di storia di Spagna.
Si svolge periodicamente, a settembre di ogni anno, in questa location, la Corrida Goyesca di Ronda, una particolare esibizione che viene praticata da toreri vestiti con abiti che si ispiravano alle opere di Goya, che amava particolarmente questa esibizione.
La Corrida di Ronda ha uno stile tutto particolare che si differenzia molto dallo stile della corrida di Siviglia e che la rende unica. Inizialmente la corrida era nata come allenamento per i cavalli della ricca borghesia, non a caso, ancora oggi, l’arena di Ronda, ospita sì spettacoli e concerti, ma è anche campo di allenamento della Reale Cavalleria di Ronda.
Come arrivare a Ronda
Come ti ho già detto, per noi, Ronda è stata la tappa finale del nostro tour fra los Pueblos blancos, in direzione Jerez de La Frontera verso Malaga, ma si può raggiungere anche in senso contrario partendo da Malaga.
Ronda è una cittadina più grande degli altri paesini bianchi e anche più frequentata e visitata: esistono quindi bus in partenza da Malaga, ma anche da Cadice, oltre alla possibilità di raggiungerla in treno.
Dove dormire a Ronda
Nel nostro tour de Los Pueblos Blancos, abbiamo deciso che la tappa notturna sarebbe stata unica e proprio a Ronda. A pochi chilometri dal centro di Ronda, si trova il camping El Sur. Un bel campeggio con piazzole, ma anche appartamenti. La zona dove eravamo stati destinati non era molto ombreggiata, ma tanto avremmo passato qui solo una notte. Bagni puliti, e anche un ristorante. Il personale di reception particolarmente simpatico: la signora che doveva registrare i documenti si è stupita che fossi italiana. Dalle mie parole in spagnolo e dal mio accento mi aveva scambiato per una sua conterranea.
Ronda è a circa 3 km di strada dal campeggio ma in linea d’aria la città è molto più vicina e raggiungibile anche a piedi attraverso un percorso pedonale, per andare a fare una passeggiata notturna.
Che ne dici? Forse sarebbe valsa la pena di aver visto qualche altra cosa a Ronda, ma le mie curiosità erano ben piantate sul ponte e sull’arena. Se ci sei stato e hai visitato qualcosa di più di me, perché non me lo scrivi nei commenti
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Ronda ce l’ho!!! ci è piaciuta molto, è piccolina e molto affascinante, di sera poi tutta illuminata è una chicca!! in realtà Ronda di ponti ne ha 3…ovviamente quello Nuevo è il primo che si percepisce a colpo d’occhio!!! ma scendendo c’è quello romano e ancora più giù quello arabo, con dei bagni arabi in ottimo stato che ti regalano una frescura insperata!!! mi ricordo molto bene la risalita…una fatica!!!
Lo sapevo che c’eri stata! io ci sono andata perché c’eri già stata tu