Si chiama Calcidica, regione Calcidica, penisola Calcidica.
È in Grecia, localizzata a sud-est della regione Balcanica, a sud della grossa città di Salonicco, protesa verso il mare e divisa ulteriormente in altre 3 penisole che si allungano ancora di più nel mare Egeo.
Io ho conosciuto questa regione quando ero una ragazzina e facemmo una sorta di viaggio della speranza dall’Italia alla Grecia, attraverso la Jugoslavia.
Un posto talmente bello che a distanza di tanti anni ha dovuto portarci anche la mia famiglia perché potessero fare ooohhh davanti all’incredibile mare della penisola Calcidica.
Ci siamo fermati in Calcidica di ritorno dal nostro viaggio in Turchia, quasi 6000 km di Ottomani, Persiani, Mesopotamia e Dei, e la voglia di terminare la vacanza con qualche giorno di relax.
La penisola Caldicida, venendo dalla Turchia a andando verso Igoumenitsa per l’imbarco, si trova proprio sulla strada.
Le tre dita che compongono la penisola sono estremamente diverse fra loro.
Athos, il “dito” est della Penisola Calcidica
Partendo da est il primo “dito” che si incontra si chiama Athos.
Athos è sia la penisola che il monte che troneggia sopra di esso. È sede di una enorme comunità monastica Ortodossa, che in realtà è anche una Repubblica autonoma religiosa. È l’unica repubblica monastica al mondo riconosciuta dalle Nazioni Unite.
I Monasteri sembrano una fortezze quasi inespugnabili, come tutti i monasteri greci, abbarbicati sulle pendici del monte.
Il Monte Athos è talmente inespugnabile che visitarlo non è una questione di facile soluzione: occorre fare domanda di ammissione un paio di mesi prima della visita e attendere di essere accettati. Vengono rilasciati 110 permessi al giorno, escluse le feste religiose più importanti e la stagione estiva.
Di questi 110 permessi, solo 10 sono riservati agli stranieri non ortodossi. Per ottenere il permesso è necessario dimostrare di avere spirito religioso o scientifico.
Dopo essere stati ammessi, per un periodo non più lungo di 4 giorni, bisogna calarsi nello spirito della vita monastica e praticare la preghiera e il lavoro come i monaci, mangiare con loro e seguirli nella loro routine quotidiana.
La visita al Monte Athos è vietata alle donne, Il Monte è il regno della Madonna, e come tale, nessuna altra donna oltre lei può mettere piede in questa terra.
Le donne si devono accontentare di partecipare ad una delle numerose mini crociere che partono anche da Sithonia e costeggiano la costa del Monte Athos ad una distanza minima di 500 mt.
Kassandra il “dito” ovest della Penisola Calcidica
Kassandra rappresenta lo sfruttamento e la cementificazione selvaggia. Nonostante questo, nonostante sia considerata il luogo di divertimento per eccellenza della Penisola, nonostante buonissime strutture turistiche e nonostante un turismo chiassoso e goliardico, ha delle bellissime spiagge bianche, di sabbia soffice e belle pinete. Ricordo il mio primo incontro con Kassandra, Dalla costa Ovest di Sithonia in gommone dritto per dritto verso il primo dito una mare talmente trasparente da sembrare irreale, una spiaggia talmente bianca da abbagliare.
Sithonia il “dito” centrale della Penisola Calcidica
Sithonia è la penisola che mi piace di più, quella che ho frequentato, quella che conosco meglio, meno chiassosa della sorella Kassandra, più verde, più collinosa, in particolare conosco la parte Orientale di Sithonia , quella che dalla punta estrema a Sud arriva fino a Sarti.
Questa penisola non nasconde nulla, quando la vegetazione si apre, quando la pineta lascia spazio, incredibili baie, superbe spiagge, e un mare cristallino si lasciano ammirare senza problemi.
Nella Penisola di Sithonia abbiamo fatto tappa in due posti diversi:
Kriaritsi, è una piccola baia, per arrivarci si lascia la strada principale, per addentrarsi tra dune e colline, e una ragnatela di stradine bianche che viste da lontano sembrano intrecciarsi una con l’altra. Sembra di arrivare nel nulla, sembra che il mare non ci debba essere alla fine di quell’intreccio. E invece il mare c’è! Anche una baia semicircolare c’è, e racchiude una baia colore smeraldo.
Camping Paradisos
Non è che ci sia granché, gli stagionali greci, hanno roulotte e verande montate direttamente in spiaggia, di campeggi ce ne sono due e noi scegliamo l’ultimo. Non mi ricordo per quale ragione scegliamo quello più in fondo, probabilmente avevo letto qualche cosa da qualche parte. Il [ilink url=”http://www.campingparadisos.gr/”]campeggio[/ilink] è una spianata sabbiosa, non tanta ombreggiatura naturale, ma tante reti ombreggianti per tende, roulotte e camper.
Sicuramente non è un campeggio di lusso, i servizi sono abbastanza spartani, la reception è una casina di legno posta vicino al cancello d’ingresso e non c’è il market, ma c’è la taberna che a dire il vero non era neppure eccezionale. Il campeggio è alla fine della strada, all’inizio della stessa c’è un parcheggio con vari camper e anche un altro campeggio, con market lungo la strada.
Sì, il posto è un po’ fuori dal mondo. Eppure mi piace, mi piace tanto. La spiaggia non è di sabbia finissima, ma di minuscoli sassolini e il mare ha un incredibile colore smeraldo.
Eh sì, a me questi posti dove ti basta fare un passo per essere in spiaggia mi piacciono davvero tanto.
Un paio di giorni poi per via della difficoltà di reperire generi alimentari diversi (a me andava bene anche feta e pomodori) dobbiamo cambiare location.
E questo volta pensiamo in grande: Eh sì questa volta ci spostiamo a Nord lungo la costa orientale di Sithonia, poco sotto Sarti che è una località rinomata di villeggiatura.
Camping Armenistis
Questa volta abbiamo pensato in grande, il [ilink url=”http://www.armenistis.com.gr/”]campeggio[/ilink] che si raggiunge prendendo una stradina laterale e piuttosto ripida allontanandosi dalla strada principale che corre lungo tutta la penisola, è enorme, speriamo che sia anche sul mare, c’è una sorta di sistema di gestione della fila e anche il bancomat dietro la reception.
Questo in realtà non è un campeggio è un villaggio con ogni tipo di comodità e con le caratteristiche di un campeggio greco.
Market, pasticceria, bar, tavola calda, spaccio giornali e tabacchi, ristorante, una una via principale che sembra quella di una città.
Piazzole enormi e ombreggiatissime. terreno erboso e sabbioso. Pulitissimo e curatissimo
Scegliamo una piazzola quasi vista mare, in seconda fila, quel tanto che basta per sentire la brezza marina arrivare nel primo pomeriggio.
La spiaggia è di sabbia finissima e chiara, l’acqua non è più smeraldo, ma più chiara.
Qui si sta bene. Si sta proprio bene, non è un chiassoso villaggio è un grosso campeggio greco.
Siamo conquistati, talmente conquistato da riuscire a stare fermi per circa 4 giorni in questo stesso posto.
Non ci muoviamo neppure per andare a Sarti a visitare il paesino. Qui di sta proprio bene!
Tips
- Come visitare il Monte Athos
- Per visitare il Monte Athos occorre:
- inviare una copia del passaporto a Ufficio Pellegrinaggi del Monte Athos di Thessalonìki 109, Egnatias str. – 546 35 THESSALONIKI (da Lunedi a Venerdi 09.00-14.00, Sabato 10.00-12.00)
- mail: pilgrimsbureau@c-lab.gr
- Tel: 0030+2310252578
- Il costo del permesso di accesso qualche anno fa era di 35,00€ per gli stranieri (18,00€ gli studenti fino a 27 anni), pasti e soggiorno gratuiti (sono accettate donazioni).
- Per visitare il Monte Athos occorre:
- Campeggio Paradisos:
- Sembra un posto da hippies, è molto tranquillo, e la baia di Kriaritsi è fenomenale davvero per colori, e panorama: il Monte Athos fa bella mostra di sé proprio di fronte
- Quando siamo andati noi il market non c’era all’interno del campeggio, sul loro sito dicono c’è che ora c’è.
- Campeggio Armenistis ci abbiamo passato quattro giorni da favola, con ogni agevolazione che si può avere in un campeggio, il riposo e tanti bagni e mio marito ci tornerebbe ancora.
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