Isole Cicladi il gruppo di isole più famoso della Grecia è stato il protagonista di un ambizioso island hopping nel mese di Agosto. 7 isole, di cui due non facenti parte delle Cicladi, per un viaggio della durata di 31 giorni che era nato come un ripiego e che si è rivelato essere uno viaggio fantastico nella vera essenza delle Grecia. Sette isole completamente diverse tra loro con diversi punti in comune tra cui l’atmosfera easy e rilassata, il buon cibo e un mare da favola. Un itinerario on the road accompagnati dalla nostra Maggiolina ma che può essere adattato per essere fatto anche dormendo in strutture come alberghi, guest house e B&B.
L’itinerario che sto per mostrarti è il frutto di un ripiego a cui siamo dovuti ricorrere quando i nostri progetti super ambiziosi per il mese di agosto sono saltati. Ho pensato che fosse un viaggio banale perché costruito pensando solo al mare e al relax, ma è diventato un viaggio favoloso, che ci ha regalato non solo relax e mare, ma quell’atmosfera genuina che è abbastanza tipica della Grecia e una leggerezza mentale che difficilmente ho avuto in altri viaggi
Il fatto di aver costruito viaggiato on the road in compagnia della nostra Maggiolina, ha decisamente amplificato la sensazione di libertà e di leggerezza, ma questo viaggio può regalare le stesse atmosfere anche se svolto con auto, auto a noleggio e soggiorno in strutture che nelle isole più piccole possono essere B&B e guest house innondati di bianco di blu.
Questo viaggio è stato comunque un ripiego e quindi la programmazione è stata fatta a partire da una decina di giorni prima della partenza, con le difficoltà dell’organizzare un viaggio all’ultimo minuto. Ecco, in questo caso poter contare su un letto sempre pronto per dormire nella tenda da tetto, ci ha sicuramente facilitato la vita.
- Isole Cicladi: come ho scelto le isole
- Traghetti per le isole Cicladi
- Le prenotazioni del traghetto dall'italia e le tratte interne fra le isole
- Hydra e Creta non sono Cicladi, ma le ho inserite nell'itinerario
- itinerario fra le Isole Cicladi (e non solo)
- Le isole cicladi, Hydra e Creta
- Difficoltà che s'incontrano in un itinerario fra le isole greche
Isole Cicladi: come ho scelto le isole
Scegliere quale isole visitare non è stato semplice. per quanto tu possa pensare che ogni isola si somigli in realtà ogni isola ha un proprio carattere ben definito. Il trucco sta nel cercare quella che più si somiglia al tuo essere e al tuo vivere questo tipo di viaggio.
La prima cosa che ho fatto è stato leggere tutto d’un fiato la guida sulle isole greche (tutta in una notte, non avevo molto tempo), e poi mi sono segnata le descrizioni delle isole che più mi avevano colpito. Un punto fermo, anzi due li avevo: Santorini e la laguna di Balos a Creta. Per questa ragione sono stata in parte legata alle Isole Cicladi nella mia scelta.
Ammetto che avevo un paio di idee anche sul dodecaneso e anche sulle isole dell’Egeo Nord-Orientale, ma al passaggio successivo ho avuto modo di scartare con leggerezza le isole che non appartenessero alle Cicladi.
Traghetti per le isole Cicladi
Questo è stato uno dei paletti principali che mi hanno imposto la scelta su certe isole rispetto ad altre. I collegamenti marittimi interni tra isola e isola, in Grecia, sono frequenti e ben organizzati, ma per le isole più piccole non sono previsti tutti i giorni e soprattutto non tutti i giorni sono previsti traghetti con garage dove sia possibile caricare l’auto.
Dopo aver selezionato le isole che che potevano interessarmi sulla guida ho controllato sui portali di prenotazione traghetti, quelli che li raggruppano tutte le linee e le compagnie, cercando i nomi delle compagnie e gli orari e magari altre tratte che potevano interessarmi e che al momento del controllo non avevo preso in considerazione.
Lo ammetto è stato un lavoro certosino e anche piuttosto complesso, dove ho scritto e riscritto l’itinerario tra le isole Cicladi mille volte, cercando la combinazione migliore per non sprecare troppi giorni su un’isola che poteva valere pochi giorni e non perdere invece la possibilità di visitare bene altre isole che potessero avere maggiori attrattive.
Alla fine, dai portali aggregatori sono andata sui siti delle compagnie di traghetti per verificare davvero la disponibilità di posto per il mio viaggio: ripeto la preoccupazione più grande era per l’auto perché non tutte le navi hanno il garage. Avevo paura di trovare pieno, nel qual caso avrei dovuto cambiare nuovamente itinerario.
Visto che per il viaggio di andata siamo stati parecchio indecisi se andare via terra o via mare, avevo calcolato due giorni di viaggio pieni per arrivare in Grecia e avevo deciso di prenotare il primo traghetto interno dal Pireo, all’alba del terzo giorno.
Poi abbiamo deciso di andare via traghetto perché mio marito iniziava le ferie con un giorno di anticipo e abbiamo trovato con facilità il passaggio sulla nave.
Le prenotazioni del traghetto dall’italia e le tratte interne fra le isole
Considerato che ho un’affinità per la Anek, sia perché ho sempre usato questa compagnia per i miei viaggi in Grecia, sia perché ci lavora un’amica, ho chiamato l’agenzia di Ancona e ho fatto prenotare il trasferimento Italia-Grecia, ma ho anche fornito l’elenco di tutte le mie tappe interne fra le isole.
La Anek effettua tratte interne, ma gestisce anche altre compagnie che fanno tratte interne e che collegano tutte le isole.
All’agenzia Anek mi hanno prenotato ben cinque delle otto tratte previste.
Per le rimanenti ho fatto da sola online
Hydra e Creta non sono Cicladi, ma le ho inserite nell’itinerario
Hydra e Creta non fanno parte delle Isole Cicladi, ma Creta era una tappa che volevo fare assolutamente mentre Hydra è arrivata per caso mentre facevamo il viaggio di trasferimento Italia-Grecia.
L’itinerario prevedeva di andare in Grecia via terra, quindi avevo calcolato due giorni pieni di viaggio e avevo prenotato il primo traghetto per la mattina del terzo giorno. Essendo partiti con un giorno di anticipo e avendo viaggiato in traghetto impiegando 22 ore di nave più il trasferimento fino al Pireo al posto delle 48-50 previste, abbiamo guadagnato tempo.
Sarei voluta andare ad Eubea, ma visto che la strada più veloce passava per la zona dove si è verificato lo spaventoso incendio del 24 luglio (io ci sarei passata il 28 luglio) ho deciso di non andare e ci siamo quindi fermati a Hydra che si trova ad Ovest di Atene, quindi fuori dalla zona del disastro.
Hydra è stata una bellissima sorpresa ma te ne parlerò meglio in un post apposito perché merita tutto il suo spazio.
Per il ritorno ho previsto il rientro via terra perchè, in questo caso, non ho trovato un buco in nessun garage di nessuna compagnia di navigazione, nemmeno spostandomi in Albania, in Croazia, o arrivando su Bari o Brindisi invece che ad Ancona.
itinerario fra le Isole Cicladi (e non solo)
Ti descrivo schematicamente l’itinerario che ho fatto, questa volta senza segnare i km che hanno un peso del tutto irrilevante avendo viaggiato in traghetto e avendo visitato isole che nella maggior parte dei casi non superano i 10-20 km di lunghezza da un estremo all’altro (a parte Creta ovviamente).
IL tragitto più impegnativo in termini di chilometri è stato ovviamente il ritorno via terra: dal Pireo a casa sono 2000 chilometri, Ne abbiamo fatti altri 1800 nel corso del mese nei vari trasferimenti da un porto all’altro da una spiaggia all’altra.
gg. 1 | 27.07 | Ancona-Patrasso | ||
gg. 2 | 28.07 | Patrasso -Thermisia | Hydra Wave Camping | |
Giorno 3 | 29 Luglio | Hydra-Atene | Camping Athens | |
Giorno 4 | 30 luglio | Pireo-Sifnos | Campeggio libero | |
Giorno 5-6-7 | 31 luglio | 2 agosto | Sifnos | Campeggio libero |
Giorno 8 | 3 agosto | Sifnos-Milos | Camping Achivadolimni | |
Giorno 9-10-11-12 | 4 agosto | 7 agosto | Milos | Camping Achivadolimni |
Giorno 13 | 8 agosto | Milos-Kimolos | campeggio Libero | |
Giorno 14 | 9 agosto | Kimolos | Campeggio libero | |
Giorno 15 | 10 agosto | Kimolos-Milos | Camping Achivadolimni | |
Giorno 16 | 11 agosto | Milos-Sifnos | Campeggio libero | |
Giorno 17 | 12 agosto | Sifnos-Santorini | Santorini Camping | |
Giorno 18 | 13 agosto | Santorini | Santorini Camping | |
Giorno 19 | 14 agosto | Santorini-Anafi | Campeggio libero | |
Giorno 20-21-22 | 15 agosto | 17 agosto | Anafi | Campeggio libero |
Giorno 23 | 18 agosto | Anafi-Creta | Camping Apollonia | |
Giorno 24 | 19 agosto | Creta | Campeggio libero | |
Giorno 25 | 20 agosto | Creta | Camping Paleochora | |
Giorno 26-27 | 21 agosto | 22 agosto | Creta | Campeggio libero |
Giorno 28 | 23 agosto | Creta | Campeggio Chania | |
Giorno 29 | 24 agosto | Creta-Pireo | On board | |
Giorno 30-31 | 25 agosto | 26 agosto | Pireo-Italia | Stazione di Servizio in Croazia |
Riepilogando
- 31 giorni di viaggio
- 3800 km di cui solo 2000 per rientro in Italia via terra
- 1 gomma bucata
- 10 traghetti presi e 2 persi (causa maltempo quello fra Kimolos e Milos che ci ha costretto a tornare a Sifnos e quello da Creta al Pireo causa mente troppo leggera della sottoscritta che non pensava di dover tornare a casa)
- 7 isole meravigliose viste
- 8 docce totali di acqua dolce
- 2 motorini noleggiati
- 1 gita in barca
- 1 cooking class di cucina greca
- 5 trekking
- molti tramonti
- varie albe
- uno svariato numero di pyta gyros
- e la via lattea come un cielo in una stanza.
Le isole cicladi, Hydra e Creta
Hydra
Hydra, non fa parte delle Cicladi, ma è un’isola Saronica, del Golfo di Saronico. L’ho scelta strada facendo e ha una particolarità: le auto non ci sono. Si gira a piedi sui somari o sulle carozzelle trainate dai somarelli. In alternativa per raggiungere spiagge più remote la barca. Il porto è un gioiello e il paese, immerso nel verde e nei fiori, anche. Le guest house sono perfette, le insegne dei negozi sono dei piccoli capolavori.
C’è la possibilità di fare trekking o una semplice passeggiata lungo la pedonale che costeggia il mare e che porta di caletta in caletta dove fare il bagno fermandosi nei localini aggrappati alle scogliere che si gettano nel mare.
Si raggiunge in circa 40 minuti di barca da Metochi dove puoi trovare un comodissimo parcheggio proprio all’imbarco.
Sifnos
Sifnos l’avevo scelta per la possibilità di fare trekking e perché famosa per la propria tradizione gastronomica. Sifnos è l’isola natia del più famoso chef greco e qui si coltiva proprio la cultura della cucina. Ho voluto partecipare ad una cooking class in una fattoria dove i campi vengono coltivati senza usare acqua e dove i prodotti sono minuscoli ma talmente saporiti da svenire all’assaggio (giuro che mio marito quando ha messo in bocca un pomodoro appena colto, stava per svenire per il gusto). Sifnos vanta anche 100 km di sentieri segnalati per il trekking, con qualche errore nelle mappe, ma con paesaggi difficilmente ripetibili in qualsiasi altro posto
Milos
Milos è una perla, non posso dire che sia la mia preferita perchè altre isole mi hanno regalato sensazioni più intense, ma Milos è di una bellezza eclatante. Spiagge incredibili tutte differenti e tutte con una caratteristica particolare, panorami surreali, colori fin troppo vividi. A Milos volevamo fare la classica gita in barca per raggiungere Kleftiko ma non volevamo un barcone e abbiamo trovato un pescatore che ci ha portato a pescare, ci ha cucinato la kakaviá e alla fine ci ha portato a fare il bagno a Kleftiko. Milos è spaziale, non trovo altre “parole superlative” per descriverla in breve, ti lascio in attesa di un racconto più dettagliato.
Kimolos
Ah, Kimolos! Non sapevo cosa aspettarmi veramente, credevo fosse un isola deserta, minuscola, poco abitata, forse quasi anonima. Ci sono andata solo per la spiaggia di Prassa che dalle immagini mi sembrava carina. Mi piaceva l’idea di stare un paio di giorni su un’isola di nulla. E invece! A parte la spiaggia di Prassa che è una meraviglia e che è stata la nostra casetta per un paio di notti (è troppo figo dormire con le onde del mare in sottofondo e la via lattea sopra la testa), la Chora di Kimolos è una delle più belle e più autentiche che abbia visto. Se vuoi vedere la grecia, quella vera, vieni qui in una minuscola isola è concentrata tutta una nazione.
Santorini
A Santorini ci volevo andare a tutti i costi, ma non sono rimasta sbalordita. Belli Oia e Fira, perfetti, troppo perfetti. Anche i tradizionali paesi Megalochori e Pyrgos sono fin troppo perfetti. Anche se Pyrgos mi è piaciuta molto. Purtroppo causa vento abbiamo perso il traghetto che ci doveva portare da Milos a Santorini, quindi abbiamo perso un giorno e mezzo in giro per le cicladi per cercare di recuperare l’itinerario. Siamo stati a Santorini solo un giorno e mezzo, ma non ne sono rimasta particolarmente colpita. Quando però arrivi con il traghetto e vedi le pareti della caldera alzarsi, e pensi che sei dentro ad cono vulcanico, ecco quello mi impressionato parecchio.
Anafi
Anafi è nel mio cuore. Arrivi è ti sembra brulla e spoglia e poi pensi: cosa faccio qui per 5 giorni? Le spiagge sono tutte raggiungibili a piedi, l’auto non riesci a parcheggiarla in spiaggia. Eppure, eppure così brulla, così spoglia è l’isola che ci ha messo più a nostro agio di tutte. Due trekking, una chora autentica e animata dove gli isolani che sgranano il rosario si confondo con i turisti che mangiano souvlaki per la strada. Anafi ci ha offerto un angolo per ogni nostra esigenze e spiagge da favola, atmosfera super super easy, tanti giovani studenti (tantissimi greci fanno erasmus e master a Bologna, e la trovano super bella). Al monastero andavamo per dormire, alla Chora per mangiare, a Roukunas per fare la doccia. Anafi nella notte ha sfoderato il più bel soffitto che abbia mai visto: una via lattea che più intensa non poteva essere.
Creta
Creta non fa parte delle Cicladi, l’ho già detto ed è un’isola molto molto grande. Anche molto turistica. Per paesaggio e urbanizzazione è competamente diversa dalle Cicladi e dall’idea che abbiamo delle isole greche, ma la sue spiagge più famose, sono famose a ragione. Balos, Elafonissi, Falassarna sono davvero spettacolari e anche se prese d’assalto basta andare presto al mattino per godersele nella loro forma migliore. Nonostante sia un’isola piuttosto conosciuta e frequentata non è difficile trovare angolini quasi deserti, spiagge dove “siamo solo noi” e parcheggi dove sostare.
Difficoltà che s’incontrano in un itinerario fra le isole greche
Un itinerario di questo genere presenta una serie di difficoltà. Questo itinerario è stato fatto con auto e maggiolina, ma si può replicare anche con auto, o auto a noleggio e dormendo in strutture. L’altra cosa bella è che anche se il nostro viaggio è durato 31 giorni, l’itinerario è frazionabile e fattibile anche per periodi più brevi.
Ci sono alcune tipologie di difficoltà che sono tipiche del viaggiare in maggiolina:
- La prenotazione dei traghetti: noi con la nostra auto e la maggiolina raggiungiamo un altezza fuori standard per cui dobbiamo essere parcheggiati nei garage dove vanno anche i camion, per questa ragione ho prenotato tutto in anticipo, essendo fuori misura avevo paura di non trovare posto
- Non tutte le isole hanno i campeggi (mentre tutte le isole hanno guesthouse e b&b). Le isole più piccole sono proprio sprovviste di campeggi. Abbiamo dormito in libera. Per legge il campeggio libero è vietato, ma i greci, per campeggio libero intendono più che altro le tende in spiaggia, quindi anche la libera è tollerata soprattutto se rimani un po’ defilato, non occupi il suolo pubblico con tavoli e poltrone e se hai una particolare cura nel rispetto dell’ambiente (rifiuti e scarichi) e delle zone urbanizzate (magari non parcheggiare davanti a case, locali e taverne)
- La libera fa conseguire altre difficoltà per la maggiolina che sono in parte superabili per chi ha un camper: la doccia. In alcune isole come a Sifnos ci sono le docce in spiaggia, ma non puoi usare il sapone, ad Anafi nella spiaggia di Roukunas ci sono le docce calde a pagamento dove puoi usare il sapone perché ci sono gli scarichi collegati. Negli altri casi scordati i capelli morbidi e preparati a portare a casa quantità di sale greco che ritroverai nelle lenzuola.
- Scarichi: l’ho già detto varie volte che abbiamo il potty, il wc che viene installato anche nei camper. Nelle isole dove non ci sono campeggi la possibilità di scaricare è pressochè nulla. D’altra parte anche nei campeggi non sono del tutto attrezzati e non hanno il wc chimico apposito, ma ti fanno scaricare nei wc che usano tutti (dove poi hai difficoltà a lavare il tuo potty). Per gli scarichi abbiamo scaricato dove e quando abbiamo potuto. Ad esempio ad Anafi al Monastero dove dormivamo c’erano anche i bagni a disposizione dei pellegrini che abbiamo usato per lavarci i denti e scaricare il potty.
- Carico acqua: noi non abbiamo bisogno di moltissima acqua, avevamo due taniche per le emergenze, e compravamo le bottiglie per bere. Nel caso di un camper però, o di chi viaggia in maggiolina con le taniche per la doccia diventa complesso caricare perché non ci sono fontane. Dicono che basta chiedere a chi ha un giardino. Al Monastero di Anafi c’era anche il tubo di gomma per l’acqua.
- adattabilità: per le considerazioni che precedono questo punto se non si è adattabili è inutile tentare di organizzare questa esperienza. Era iniziato nella mia mente come un viaggio “banale” si è trasformato in una viaggio fighissimo
Difficoltà nell’itinerario tra le isole greche per tutti quelli che lo vogliono provare anche senza maggiolina
- Il vento: il vento è un elemento naturale in Grecia, ma è anche destabilizzante. Abbiamo rischiato di rimanere bloccati a Kimolos per il Meltemi intenso e il mare grosso. Avendo prenotato tutti i traghetti se capitano condizioni avverse, non è cosi strano perdere qualche imbarco, come è successo a noi. Consiglio di non arrabbiarsi, io ci ho provato, ma mi hanno ribadito che salendo sul traghetto in ritardo, ho accettato “il ritardo” e quindi non sono risarcibile. In caso se la vedano davvero brutta si appigliano alle condizioni meteo che escludono qualsiasi tipo di timborso da parte di ogni compagnia di navigazione e di qualsiasi assicurazione.
- incastrare tutti i traghetti senza avere tempi morti: questa è stata la difficoltà iniziale, trovare gli incastri tra le rotte per non dover tornare indietro. Ma se segui il mio itinerario o parte di esso, la direzione è già tracciata.
Mi sembra di averti dato tutti gli elementi per replicare il mio viaggio. Ah no, i costi! Non ho ancora fatto i conti, ma livello indicativo le tratte interne fra le isole (senza le modifiche dovute ai traghetti persi e quindi ai biglietti riacquistati) sono costate circa 700 euro. Per il trasferimento da Ancona a Patrasso è facile scoprire il proprio prezzo tramite il loro preventivatore, anche se in linea di massima il costo è stato poco più di 400 euro. (considera sempre che io sono fuori misura e quindi pago di più di un’auto standard).
Ora hai tutti gli elementi, io ti prometto di scrivere post dettagliati isola per isola ed esperienza per esperienza.
Qualcuno disse: “la Grecia ti cambia”, tu cosa pensi?
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