La traversata della Corsica da Nord A Sud accessibile a tutti: un percorso per conoscere l’isola, la sua gastronomia, i piccoli borghi, la cultura e i paesaggi che da Nord a Sud cambiano in continuazione facendoti pensare di non essere in un’isola nel mezzo del Mediterraneo. Ti porto lungo il percorso della GT20, la Grande Traversata in bici, a scoprire quello che potrai vedere mentre pedali.
- GT20: il percorso da Bastia a Bonifacio
- GT20: quanti giorni servono a percorrerlo tutto?
- GT20: Da Bastia circumnavigando il cap corse
- GT20: La scenografica Costa Ovest fino a Porto
- GT20: il gran Premio della Montagna, tra le alte vette della Corsica
- GT20: Da Corte ad Levia, dal cuore della Corsica verso Bonifacio
- L’ultima tappa: arrivo a Bonifacio
GT20: il percorso da Bastia a Bonifacio
Il percorso si sviluppa da Bastia (dove approdano i traghetti) è il punto di partenza del percorso, ma non il punto più a Nord, infatti da Bastia si parte in direzione Nord verso il Cap Corse, il famoso “dito della Corsica” una delle zone dove, ancora oggi, anche nei periodi di alta stagione, puoi evitare la folla.
Il Cap Corse ci circumnaviga e poi da Moulin Mattei ci si dirige sempre a Sud verso Bonifacio.
Si tratta in tutto di circa 600 km da svolgere ovviamente con diverse tappe e diversi giorni.
GT20: quanti giorni servono a percorrerlo tutto?
Diciamo che le tappe ufficiali sono 12 come puoi vedere da questo video ufficiale del percorso
Ma è ovvio che puoi fare più km al giorno o farne solo una parte quindi non ti spaventare se i km ti sembrano tanti, in realtà il bello di un vacanza in bicicletta, è che te la puoi organizzare esattamente a tua misura senza dover per forza fare il record del mondo di velocità o di km. Semplicemente scegli di percorrere le zone che ti piacciono di più.
Continua a leggere che poi ti spiego anche come e a chi affidarti.
Premetto che io ho avuto modo di provare il percorso pedalando solo 4 giorni, ma anche è vero che spesso abbiamo percorso più di una tappa per volta: ad esempio la tappa del Cap Corse, per me è finita a Nonza, Nonza che è già seconda tappa, con un totale di più di 80 chilometri rispetto ai circa 50 km della prima tappa ufficiale.
Ti voglio ora raccontare a zone il percorso, perché nel caso decidessi di farne solo dei tratti, qui puoi avere idea di quello che andrai a vedere pedalando.
Specifico ancora: trattasi di percorso cicloturistico da strada e non percorso Mountain bike
GT20: Da Bastia circumnavigando il cap corse
Prima cosa: se non sei mai stato in Corsica e quindi non hai mai visitato Bastia, ti consiglio una visita allo sbarco o prima dell’imbarco: Bastia è piccolina, ma ci sono un sacco di cose da vedere e interessantissime tradizioni da scoprire: sono sicura che ti piacerà.
Direzione Nord verso il “dito della Corsica”: tra le località che attraverserai ci sono:
- Erbalunga
- Macinaggio
- Moulin Mattei
- Centuri
- Nonza
- St. Florent
Erbalunga
Erbalunga è una piccola bomboniera di paesino direttamente sul mare, in cui hanno trovato rifugio poeti e artisti nel corso del tempo. Qui puoi cominciare a vedere le prime torri genovesi che saranno e sono una costante di tutta la Corsica: sono elementi tipici del territorio che storicamente avevano importanza difensiva
Leggi di più su Erbalunga → qui
Macinaggio
Macinaggio a me piace molto.
Mi piace molto perché ha un’aria un po’ vintage, retrò e anche un po’ chic: il suo porto ospita barche a vela e yacht (in alta stagione).
Proprio appena si arriva a Macinaggio c’è un negozio di alimentari che sembra essersi fermato agli anni ‘60.
Tra l’altro a Macinaggio puoi anche godere di spiagge meravigliose, partire per un trekking stupendo che si chiama Sentiero dei Doganieri (nel caso non ne avessi abbastanza di pedalare) oppure “pascolare” in spiaggia insieme alle mucche che in questa zona passeggiano in spiaggia insieme ai bagnanti anche in alta stagione.
Moulin Mattei
Attenzione questo è un punto davvero importante per una serie di ragioni.
Intanto per il Moulin Mattei, costruito nel 18° secolo e poi acquistato dalla Famiglia Mattei, una delle famiglie più importanti e più famose per la storia della Corsica.
Perché il Mulino è tanto importante: intanto è il punto della Corsica più a Nord che attraverserai percorrendo il GT20 e poi perché per arrivarci dovrai pedalare sul tuo primo dislivello vero del GT20: una bella e lunga salita con 400 metri di dislivello che ti porterà a vedere bellissimi scorci del Mulino e una volta arrivato un magnifico panorama sulla costa Ovest del Cap Corse (io sono stata molto fortunata e ho potuto vedere la costa, il mare, ma anche le montagne innevate sullo sfondo, in un unico sguardo)
Centuri
Centuri: un piccolo borgo con il suo porticciolo, piccolo, carino, posto molto caratteristico, molto “corso” e dove potrai trovare alcune strutture dove poter mangiare e/o dormire. Per i posti dove mi sono fermata a mangiare e dormire farò un capitolo a parte alla fine del post.
Nonza
Questo paese è forse più famoso per la sua scenografica spiaggia Nera che puoi ben notare prima di arrivare a Nonza lungo la strada. Spiaggia famosa e scenografica, ma la la cosa più bella di Nonza è sicuramente la sua torre, la sua vista e il suo tramonto: se farai in modo di arrivarci al tramonto capirai sicuramente perché è un punto da non perdere.
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St. Florent
St. Florent chiude il Capo, cioè St. Florent è fuori da Cap Corse ufficialmente ma la nostra tappa si è conclusa qui e quindi mi sento di dirti di goderti anche in questo paese la passeggiata lungo il porto e la vista dalla Cittadella. Questo paese in alta stagione è molto frequentato come località balneare quindi potrebbe essere interessante decidere se riposare dalla pedalata qui o meno a seconda della stagione oppure a seconda di quanta voglia si ha di mescolarsi ai turisti.
Resta il fatto che da qui le attività che si possono fare sono davvero tante. Qualche esempio?
Le escursioni in barca verso le spiagge di Loto e di Saleccia, le escursioni in 4×4 nel deserto des Agriates
Leggi di più sul Deserto des Agriates→ Qui
GT20: La scenografica Costa Ovest fino a Porto
Non voglio dire che questa sia la parte più bella dove ho pedalato non lo voglio dire perché in realtà ogni singola tappa mi ha regalato momenti di meraviglia e di stupore (ad esempio le tappe successive di montagna sono state speciali) ma è innegabile che la strada che costeggia il mare e arriva fino a Porto è estremamente scenografica se poi a Porto ci arrivi al momento del tramonto i colori e le curve li ricorderai a vita.
In questo tratto ti segnalo poche chicche perché in realtà non contano le località singole, il panorama sarà tuo compagno di viaggio per quasi tutto il viaggio e sarà quello che ricorderai a lungo
Qui, si pedala nella regione della Balagne, una regione verde, fertile, ricca di vigneti, di tradizioni e di storia, piccoli borghi e località di mare davvero strepitose
Ti suggerisco:
- Calenzana
- Galeria-Porto
- Porto
Noi in realtà siamo partiti da Belgodère, dove ci siamo preparati a pedalare dopo aver visitato l’azienda Donna è, laboratorio che produce cosmetici lavorando ingredienti a km zero in particolare utilizza erbe, piante e fiori tipici del Maquis Corso.
Sai che cosa è il Maquis? Qui la definizione di Maquis, caratteristica della Provenza e della Corsica
Calenzana
Calenzana e il territorio che lo circonda è una zona di vini. Qui ci sono tantissimi “Domain” che sono in pratica cantine che producono vini. La particolarità del vino che si produce in questa zona è che risente sia dell’aria salina che arriva dal mare sia dell’aria fredda che scende dalle montagne. Un mix molto particolare.
Tra l’altro a Calenzana nel mese di maggio si svolge solitamente una processione religiosa molto suggestiva e appassionante. Nel caso dovessi decidere di percorrere il Gt nel mese di maggio tieni conto anche di questo speciale evento che potrebbe essere molto bello da vedere.
galeria-Porto
Dall’interno della Corsica verso il mare ad un certo punto la strada sale leggermente e poi fa una curva abbastanza stretta a sinistra.
Ecco in questo punto preparati a fare “ooohhh” Quando svalicherai questo piccolo “passo” e svolterai per costeggiare il mare: ti si aprirà uno strepitoso panorama sul Golfo della Girolata, racchiusa a Nord dalla Riserva protetta della Scandola.
In questo tratto le rocce rocce cominciano a diventare arancione-rosse, e più ti avvicinerai a Porto, più le rocce diventeranno rosse, anche se non è orario di tramonto anche se sarai in pieno sole.
La strada è tortuosa, tutte curve, a picco sul mare, anzi a strapiombo sul mare, in un crescendo di emozioni fino a Porto.
Questo tratto di strada non è raccontabile a parole: fidati e vai a vederla
Porto
Se ti devo dire la verità, Porto ha la grande fortuna di trovarsi immersa in una grandiosa scenografia.
Devo dire che da Porto partono alcuni percorsi alternativi al GT20 per quanto riguarda la bicicletta, ma qui o nei dintorni devi assolutamente fermarti per
- Ammirare le “Calanche di Piana” dalla strada
- ammirare le “Calanche di Piana” dal mare.
Sì organizza una gita in barca che ti porti a vedere queste straordinarie scogliere e il loro caratteristico colore direttamente dal mare, dove è possibile ammirarne meglio le peculiarità
Tra l’altro a Porto, come in altri paesi potrai trovare proprio un’assistenza personalizzata per quello che riguarda la bicicletta. Oltre al fatto che se decidessi di fermarti qui, da Porto partono diversi percorsi cicloturistici da fare proprio con base a Porto.
GT20: il gran Premio della Montagna, tra le alte vette della Corsica
Questa tappa, tanto si teme quanto di desidera. Da porto di pedala verso quella che è la vetta più alta della Corsica che supera i 2700 metri: che per un neofita anche se con bici elettrica può diventare motivo di pensieri, tra cui anche il pensiero di saltare proprio la tappa.
Errore.
Alcune precisazioni: il punto massimo raggiunto dal GT20 è sul Col de Vergio, ai piedi del Monte Cinto, la vetta più alta della Corsica. Il Col de Vergio raggiunge l’altezza di 1461 metri, altitudine che ovviamente partendo da Porto è da fare tutta. Con le Gambe.
Il vantaggio delle bici elettriche è proprio quello di raggiungere destinazioni che diversamente non sarebbero accessibili a chi non è allenatissimo.
E come ho già detto diverse volte, se l’ho fatta io la possono davvero fare tutti.
Sarebbe un errore saltare questa tappa, perché lungo questa tratta montana si esprime tutta la bellezza montana di questa isola mediterranea. Scorci e foreste alpine e in aprile anche la neve ai lati della strada.
Col de vergio: il passo
La strada è tranquilla, ampia, e asfaltata senza troppe buche e sale in modo graduale senza strappi spaccagambe.
Pini altissimi delimitano la sede stradale facendoti immergere in un ambiente montano che difficilmente crederesti di poter trovare in Corsica, visione paradisiaca per gli amanti del genere, amplificato dall’intenso profumo di resina che i pini diffondono nell’aria.
Al Col De Vergio comincia la discesa, una discesa magnifica, che ti consente di recuperare le forze usate per la salita.
la strada scende in modo costante, ci sono curve e tornanti, le pinete anche in questo tratto abbracciano la strada che si percorre volando verso il fondo.
Una divertentissima e lunghissima discesa che ti conduce dritto dritto in un altro dei tratti più spettacolari dell’intero GT20: si entra sempre in discesa in quella che è chiamata Strada della Scala della Regina una strada che si insinua nello stretto canyon dove scorre il fiume Golo che serpeggia costeggiando le pareti rocciose verticali che si appoggiano sulla strada, regalando scorci e passaggi che nulla ha da invidiare alle molto più conosciute e famose gole che si possono trovare sulle Alpi.
Una tratto di strada in cui ti sentirai in difficoltà: lasciare andare le ruote e goderti il percorso, o fermarti ad ogni curva per scattare le foto al panorama e alle “opere architettoniche” disegnate dalla roccia.
GT20: Da Corte ad Levia, dal cuore della Corsica verso Bonifacio
Come in tutte le altre tappe, per mancanza di tempo, io ho percorso alcuni tratti del GT20 in bus e per arrivare poi a Zicavo dove abbiamo nuovamente informato la bici in direzione Alluene.
Il paesaggio è nuovamente cambiato, al posto delle altissime pinete troviamo foreste più mediterranee e lo sguardo spazia sul massiccio montuoso più alto della Corsica che abbiamo visto il giorno precedente, con le cime innevate.
Maialini, mucche vitelli trotterellano liberi e felici sulla sede stradale guardandoci con aria curiosa e sorniona
Alluene
La strada è in salita a tratti, una salita graduale che da Zicavo ci conduce ad Alluene dove siamo stati accolti da un pranzo particolare in una location molto particolare.
Ad Alluene abbiamo pranzato in una biscotteria, che ci aveva preparato un buffet con tantissimi prodotti tipici che conoscevo già ma anche con altre tipicità che mai avevo mai sentito nominare e che ti sfido a dirmi che tu conosci:
- Bastel di Alluena
- Ciaccia di Brocciu
- Caccavelli con uovo
- Bignè di Brocciu
Aggiornerò il mio post sulle specialità tipiche della Corsica aggiungendo anche queste
La nostra destinazione finale, dopo poco più di 50 km è Levia
Levia
A Levia siamo in un paese di artigianato tipico, quale altra tipicità possiamo aver scoperto e conosciuto in questo paese: i coltellini corsi
I coltelli corsi
I coltelli Corsi, sono un’antica tradizione: nessun pastore poteva fare a meno di averne uno, ma ancora di più ogni uomo ne possedeva uno che doveva servire per la caccia, per il lavoro, per difendersi.
I coltelli venivano prodotti dal fabbro, ma venivano completati con manici in legno di ulivo o corno ed erano delle piccole opere d’arte.
A Levia siamo entrati nella fucina del fabbro che ci ha mostrato esattamente come la lama viene temprata e forgiata dando vita ad una piccola opera d’arte.
La lavorazione di quello che il fabbro ci ha mostrato era molto semplice, ma nel negozio a fianco c’erano coltelli le cui lame erano finemente e straordinariamente lavorate e decorate. Dei piccoli gioielli davvero.
L’ultima tappa: arrivo a Bonifacio
A dire il vero non posso raccontarti molto di questa ultima tappa, quando ci siamo preparati per affrontarla abbiamo dovuto desistere per via del troppo vento, non per la fatica, ma per la pericolosità che si prospettava con quelle condizioni climatiche.
Abbiamo percorso il tragitto con un Minibus godendoci i meravigliosi panorami che questa tratta regala: curve e tornanti di montagna con vista mare sul sud della Corsica.
E poi Bonifacio che anche se con vento forte e tempo grigio rimane sempre una città meravigliosa e scenografica.
Il tour finisce qui. A Bonifacio.
Per il rientro puoi decidere come procedere: la strada costiera che porta da Bonifacio a Bastia è molto meno panoramica di tutte quelle che hai percorso sulla costa Ovest e nel centro dell’Isola, e con un’auto o un minibus è percorribile in circa 2,5 ore.
Per rendere tutto più semplice se affidi l’organizzazione del tuo tour ad un’agenzia specializzata come ti ho già consigliato nel mio post sulla Corsica in Bici
Post scritto in collaborazione con L’Ente del Turismo Francese, Corsica Sardinia Ferries, Europe Active Ciclyng che mi hanno invitato in Corsica per provare l’esperienza della GT20
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flavio
Buongiorno, vorrei sapere, in caso di difficoltà durante le tappe, è semplice trovare un bus che ti porti a fine tappa.
Caricando la bicicletta? Grazie