Quando i piani che hai fatto vanno a rotoli, non resta che trovare l’alternativa e così abbiamo fatto noi nel breve, brevissimo tour di Cracovia.
Due mezze giornate e un giorno intero erano il poco tempo a disposizione per una visita lampo alla “capitale” della cultura della Polonia. La giornata piena sarebbe stata dedicata alla visita di Auschwitz e Birkenau, diciamo che tutto ruotava attorno a questa visita.
A fatica avevamo trovato posto e contenti della sofferta prenotazione abbiamo lasciato all’improvvisazione come occupare le due mezze giornate restanti.
Peccato che pochi giorni prima della partenza ci sia stata annullata la vista al museo e ai campi: avevamo scelto come giorno della vista il 3 maggio senza sapere che in Polonia è festa nazionale, nientemeno che il giorno della Costituzione.
A questo punto tutto è stato improvvisato, visto che anche il meteo remava contro di noi prospettando nubifragi.
Appena atterrati, nel primo pomeriggio abbiamo preso il treno che dall’aeroporto ti porta direttamente in centro, proprio sotto ad un enorme Centro Commerciale.
Da lì, di buon passo ci siamo diretti all’hotel Lavender (una vera chicca) senza mai smettere di ammirare la città che si è rivelata subito stupenda, con i tram, le carrozze e i palazzi pieni di storia.
Per scoprire bene un paese è “d’obbligo” assaporarne il cibo tipico, immergersi nelle tradizioni, e dopo esserci informati ad hoc sui locali più tipici ci siamo diretti a cena.
Nel menu tipico polacco si trovano principalmente zuppe e carne, l’unico piatto di “pasta” sono i Pierogi, una specie di ravioli cotti al vapore o in padella e vengono proposti con diversi ripieni sia salati che dolci. Diciamo che ho preferito la versione salata, quelli dolci che ho assaggiato erano ripieni di formaggio e ricoperti da una crema dolcissima, buoni ma non riuscivi a mangiarne più di tre da quanto saziavano!
Le zuppe preparate con patate, carne, funghi o anche verdure poi sono servite a volte dentro un recipiente di pane che ne arricchisce il gusto.
E dopo una cena gustosa come non provare a bere una vodka? Ho scovato il Vodka Cafè Bar, un localino minuscolo dove puoi trovarne di moltissimi tipi e volendo si può fare la degustazione di 6 “cicchetti” diversi, inutile dire che è assolutamente da provare.
Il giorno libero, inizialmente dedicato ad Auschwitz, è stato quindi riempito passeggiando in lungo e in largo per Cracovia, passando dal centro al castello del Wawel, circondato da giardini domina dall’alto di una collinetta la città assieme alla omonima Cattedrale.
Non ci siamo fatti mancare il classico giro turistico in battello sulla Vistola, per ammirare da un altro punto di vista la città e poi siamo nuovamente tornati nel centro città per la visita alla imponente Basilica di Santa Maria e al Mercato dei Tessuti
La particolarità esterna della cattedrale in stile gotico sono le due torri, asimmetriche e di altezze diverse; si narra che l’incarico fu dato a due fratelli, tra i quali nacque una competizione tanto che ognuno provò a farla più alta dell’altro. Il fratello minore uscì sconfitto e accecato dall’invidia colpì a morte con un coltello il fratello maggiore, preso poi dal rimorso si tolse la vita con la stessa arma. A ricordo di questo accadimento il coltello è conservato all’ingresso del Mercato dei tessuti.
Quest’edificio sorge al centro della piazza principale ed era il centro del commercio dei tessuti nei secoli scorsi, poi distrutto da un incendio è stato ricostruito in stile rinascimentale ed ora è sede, al primo piano della Galleria di pittura polacca, mentre al piano terra è adibito a vendita souvenir e artigianato.
Durante le serate, trascorse nella piazza principale lastricata di ciottoli, si veniva come per magia catapultati nel periodo della Principessa Sissi, tra cavalli cocchieri e carrozze addobbate a festa, se non fosse per i led posti nella parte sottostante delle carrozze stesse che ti riportavano alla realtà dei giorni nostri.
Cracovia è stata una scoperta molto piacevole, sicuramente da approfondire con qualche giorno in più a disposizione e con un’accurata pianificazione dei luoghi da visitare, stando attenti alle festività locali che possono pregiudicare la visita ad alcuni monumenti.
Non a caso non siamo riusciti ad accedere nemmeno al Museo Nazionale di Cracovia, causa orari ridotti per festività, dove si trova il famoso dipinto di Leonardo Da Vinci “La Dama con l’Ermellino“
Cracovia, presto torneremo!!
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Brillante descrizione e descrizione coinvolgente. Sembra di vivere il viaggio in prima persona