Il Castello Malaspina di Gambaro di Ferriere è un castello residenza della potente famiglia dei Malaspina, passato alla gloriosa famiglia Landi-Rivalta che nel Ducato di Parma e Piacenza erano signori indiscussi, ricchi, e potenti. Il castello, che si trova nell’Alta Val Nure, considerata una delle valli più belle della zona, è al confine fra la Provincia di Parma e Piacenza ed è stata un stupefacente tappa del mio itinerario #DestinationYOU
#DestinationYOU il mio itinerario fra i Castelli del Ducato
Il Castello Gambaro di Ferriere è una delle tappe del mio tour #DestinationYOU, il progetto che trasforma i travel blogger in travel blogger agent, l’anello di congiunzione fra i blogger e gli agenti di viaggio.
Se vuoi approfondire il focus e lo svolgimento di questo progetto ti consiglio di leggere qui sotto.
Puoi capire il progetto, ma anche scoprire l’itinerario che ho studiato e testato fra Parma e le colline con i suoi castelli, il food tipico e le attività legate alla natura che ti permeterrano di acquistare il pacchetto per vivere un weekend identico al mio
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Il Castello Malaspina di Gambaro
Dopo aver passato buona parte della giornata a Parma dove ho partecipato al tour guidato Arte & Food e dopo aver scoperto i prodotti tipici di Parma, che non sono solo Prosciutto e Culatello, a metà pomeriggio sono partita per Gambaro con la mia auto.
Dalla pianura alle colline. La località Gambaro si trova sul confine fra la Provincia di Piacenza e la Provincia di Parma nella Val Nure. Dicono che questa valle sia la più bella di questa zona. Il castello si trova in mezzo ad una piccola frazione di pochissime casette, poco più o poco meno di 30 abitanti a circa 860 metri di altitudine.
Ferriere è il Comune.
Non c’è molto qui, se non il Castello dei Malaspina, che ha un aspetto massiccio, possente, severo.
Dall’esterno sembra più un maniero da difesa che un castello residienziale per famiglie ricche e nobili, per feste danzanti.
Anche perché la posizione, abbastanza isolata oggi, non poteva che essere isolata anche ai tempi in cui il castello era abitato.
Il castello è stato la mia sistemazione per la notte, avevo appuntamento per la cena con i padroni di casa, che nella mia fantasia immaginavo ricchi, nobili e snob.
Soggiornare al Castello di Gambaro
Il castello dopo essere passato di famiglia in famiglia, i Malaspina, i Landi, i Bacigalupi ha avuto un vero e proprio momento di declino sia strutturale che come destinazione d’uso.
Dopo l’ulitma famiglia Bacigalupi è stato usato come sede comunale e anche come scuola fino a che sono arrivati gli attuali proprietari che lo hanno ristrutturato e lo hanno fatto diventare un B&B davvero dall’atmosfera antica, ma con i comfort moderni.
Credevo di trovare due proprietari nobili, altezzosi, e magari un po’ snob: di quelli per cui a cena ci devi andare vestita e truccata di tutto punto, di quelli per cui la cena potrebbe diventare un digiuno per non sapere il galateo.
Appena arrivata sono stata accolta da Clara, che è venuta ad aiutarmi con la valigia e i miei dubbi sulle etichette nobiliari si sono subito dissolti.
L’accoglienza di Clara è stata cordiale e quasi materna, la sala dove si fa la colazione al mattino è semplice, ma meravigliosa: pietravista, travoni di legno, e camino, il tetto ribassato che comunica calore e protezione, la sensazione è quella del tepore di casa.
Sì, avevo paura che le fredde e spesse mura del castello non fossero calde e asciutte, avevo paura che l’umido dell’antico lo avrei avvertito appena entrata, invece il castello è magnifico e accogliente, con al sua corte interna di tipo rinascimentale, le torri agli angoli, i muri fuori squadro e le altezze infinite.
Cena al Castello
Il castello, come tipologia di struttura è un B&B, ma nei dintorni del castello non ci sono possibilità di cenare. Avvisando Clara e Valentino per tempo, si può cenare con i “castellani” che preparano la cena personalmente e ti fanno sedere al loro tavolo.
La sala della cena è una sala con lunghi tavoloni, ma qui contravvenendo alla fantasia popolare non si cena uno da una parte e uno dall’altro nel senso della lunghezza con un candelabro in mezzo che ti impedisce anche la visuale. Si cena uno di fronte all’altro ma nel senso della larghezza e si conversa con i proprietari del castello.
Questa è secondo me la parte più bella di tutta questa avventura, Valentino che è addetto ai fuochi serve specialità montanare della collina piacentina come la torta di patate e i tortelli con la coda piacentini, mentre Clara, che in passato era insegnante di storia, racconta le vicende dei Malaspina, dei Landi, e di tutte le dinastie che tra l’Emilia, la Toscana e la Liguria hanno messo piede in questo castello: omicidi, congiure, e misteri.
Come solito, i castelli si trovano nelle zone di passaggio particolarmente attraenti per la funzione che svolgono e il Castello di Gambaro si trova proprio sull’antica via che da Parma portava viandanti e commercianti verso la Liguria, verso il porto di Genova per prendere le materie prime o per vendere i prodotti.
Al Castello di Gambaro i fantasmi non esistono
In tutte queste storie di intrighi e congiure, di matrimoni combinati, di litigi fra fratelli e primogeniti di famiglie di tutto il Ducato, la domanda mi esce da sola: ” E i fantasmi?”
Clara mi disillude subito, in questo Castello i fantasmi non esistono e non ha nemmeno voluto inventarselo perchè, come giustamente dice, non avrebbe senso raccontare una storia che non è propria del luogo.
La bellezza e le caratteristiche di questo posto sono altre, e spuntano i Draghi che di nome e di fatto abitano proprio a Gambaro.
Evidentemente tra tutti gli assassini e le congiure avvenute al castello, di cui una addirittura nella stanza dove stavamo cenando, probabilmente non si sono avuti omicidi così efferati da lasciare l’anima a vagare fra le mura.
Le stanze del castello
Le stanze sono tutte al piano superiore. Una bella scala di legno larghissima e maestosa recuperata sull’originale scala che probabilmente era di pietra conduce al piano superiore dove su un lungo corridoio si affacciano le porticine delle 5 stanze.
Suggestivi il tetto spiovente, gli arredi e soprattutto l’illuminazione, che anche se i fantasmi non ci sono, induce la fantasia verso ectoplasmi e lenzuoli volanti.
Le porte delle camere sono piccole e basse, le camere dall’altra parte sono enormi.
Ecco quando sono entrata in camera mi sono sentita davvero una principessa nel suo castello. Il letto perfettamente a tema, gli arredi, il soggiorno, il divano, il tavolo, le poltroncine: questa stanza è enorme, ma calda, le finestre piccole come si addice ad un maniero da difesa, gli scuretti sono interni. Il bagno è tutto rivestito in legno scuro e caldo, i particolari sono ricercati, ma c’è la Tv via satellite, e anche il wifi che funziona a meraviglia.
E pensare che ero da sola in tutto quello spazio dove avrei potuto fare anche una festa.
Visita guidata al Castello di Gambaro
Non è che si può venire al Castello di Gambaro di Ferriere e non approfittare di Clara.
Il Castello è dotato di storica in loco, e non si può perdere l’occasione. Dopo la meravigliosa colazione preparata da Valentino, ricca come una colazione nobile, Clara può accompagnare i suoi ospiti nel giro del castello con annessa spiegazione storica che parte dall’ingresso e dall’alba dei tempi, prima ancora di quando è stato fondato il castello, con le leggende che ruotano intorno alla piccola frazione e alle montagne che la circondano.
Non tutto è come era in origine, a causa del lungo periodo di abbandono, la struttura ha subito dei danni, elementi architettonici sono stati portati via, alcune zone non si è riusciti a recuperarle per portarle allo stato originale come ad esempio una delle torri di cui si vede l’impostazione, ma che non ha più le proprie forme originali.
Clara racconta con passione, non solo per la sua formazione storica, lei è proprio innamorata del suo castello e ha condotto ricerche private per dare forma ad eventi e luoghi, resti e mattoni appartenuti a nobili famiglie che ora sono il suo patrimonio da coltivare, da conservare, da raccontare e da far vivere.
Luoghi “segreti” del Castello
Come in ogni bel castello che si rispetti anche questo ha i suoi luoghi segreti.
In realtà non sono luoghi segreti, ma sono angoli magnifici. Durante la visita guidata chiedete a Clara di farvi vedere le cantine. Non c’è molto ma sono enormi, ariose e luminose, ci sono le celle con le antiche porte, e lo spazio è gigantesco: sarebbe quasi da farci una festa.
Oltre alle 5 stanze nel castello è disponibile anche un appartamento dotato di cucina, con almeno 6 posti letti. Per arrivare all’appartamento si passa da una sala comune di relax che non vi dico che cosa è: qui ci sente proprio nobili.
Cosa fare al Castello dei Malaspina
Oltre alla visita guidata in compagnia di Clara, le attività da fare quando si soggiorna al castello sono varie, dalle passeggiate sui monti o nei boschi, alla ricerca di funghi insieme a Valentino che oltre ad occuparsi degli ospiti e della cucina è anche espertissimo di funghi e tartufi. La sua attività precedente all’acquisto del Castello era proprio quella ci commercializzare funghi e tartufi, quindi è un vero conoscitore del prodotto.
C’è anche l’antica via che collegava Parma alla Liguria, che bello sarebbe ripercorrere la strada dei commercianti del 1500 che da Parma prendevano la via della Liguria che era la via preferenziale per il commercio e gli affari.
La mia permanenza è durata troppo poco, stavo prendendo gusto a sentirmi nobile e principessa, tanto più che Clara, oltre a fare la castellana, la guida turistica, la storica e la ricamatrice, è anche appassionata di cucito e in previsione della festa di Halloween aveva cucito i vestiti per la compagnia teatrale che avrebbe fatto la rappresentazione della congiura Malaspina al castello.
Così ridendo e scherzando mi ha fatto indossare gli abiti della rappresentazione e mi sono trasformata per il tempo di qualche foto in Giovanna Scotti di Vigoleno moglie del Marchese Ghisello II Malaspina ucciso nel castello nel 1520 da parte dei suoi cugini Malaspina di Santo Stefano d’Aveto per impadronirsi del feudo di Gambaro.
Clara ha voluto tanto che io provassi l’abito: ha detto che il colore dei mie capelli e il mio viso ricordavano tanto quelli di Giovanna. E sì, in quel momento mi sono sentita proprio la moglie del Marchese.
Ambientazione splendida, ambiente rilassato, cena ottima, storie avvincenti. Mi sono mancate le passeggiate e i funghi, e quindi ho buoni motivi per tornare, ti consiglio l’esperienza del Castello Malaspina di Gambaro per un weekend alternativo ed avvincente
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