Se c’è una cosa su cui non mi faccio problemi nei viaggi improvvisati, è il cibo. Come un cane da tartufo, fiuto la preda, la seguo, seguo la gente, la scruto, e la intervisto: di fame, in viaggio, non muoio di sicuro.
Il primo cibo che cerco con gli occhi e con il naso quando sono in un posto nuovo, ormai lo sai, è lo street food, quello che quando esci dal museo ti invita a seguire la scia, quello che esplode di aromi nei mercati centrali delle città, quello che vedi in mano alla gente del posto mentre passeggi per le vie centrali.
A Praga, viaggio in cui nulla era stato organizzato, non sono sicuramente morta di fame, e nemmeno mi sono data alla ricerca spasmodica di qualche cosa da mangiare. Il periodo festivo è una festa di profumi e colori e i mercatini di Natale sono l’essenza dello street food.
Se nei mercatini che ho visto in Italia, si ha una grande prevalenza anche di manifuatti artigianali, a Praga la maggior parte delle bancarelle dei mercatini sono dedicate al cibo e al beveraggio: allo street Food
Il Trdlo
Sono sicura che questo tipico dolce, non solo di Praga, visto che l’ho incontrato anche a Budapest, lo incontrerai ovunque volgerai lo sguardo, anche fuori dal periodo natalizio.
La traduzione italiana di questa impronunciabile parola è “manicotto di Boemia“, per la forma rotondeggiante che lo caratterizza e lo rende simili al cilindro di pelliccia usato fin dal 1400 dalle signore di una certa caratura sociale per riscaldare le mani.
Il Trdlo è un dolce che forse è stato inventato da un ungherese in terra slovacca perché, in realtà, ai tempi dell’impero Asburgico, la Slovacchia altro non era che una regione molto industrializzata dell’Ungheria. Contaminazione di culture e tradizioni trasportate da un territorio all’altro.
Il Trdlo è un dolce anche se la parola starebbe ad identificare l’attrezzo su cui il dolce viene cotto. Il manicotto di Boemia è costituito da una pasta lievitata ma tirata sottile, l’impasto è composto da poche uova, poco burro, poco zucchero e latte, oltre che farina.
La formatura avviene arrotolondando sottili strisce di pasta sul Trdlo, il ferro usato per la cottura, l’impasto viene rotolato in una miscela di zucchero e frutta secca e messo a cuocere sul fuoco vivo.
Come si fa con uno spiedo.
Il ferro continua a girare fino a che tutto il dolce non assume la colorazione bruna e l’esterno si presenta croccante.
Il Trdlo è la tipica colazione da passeggio, la merenda, lo spuntino dolce.
Passeggiare mangiando un il dolce caldo è proprio come avere un manicotto, scalda le mani e la golosità.
Credo che i detti “la necessità aguzza l’ingenio” e “fare di necessità virtù” siano conosciuti in tutto il mondo e la necessità di produrre reddito ha portato a modificare l’offerta di questo dolce. Vedendolo, non ti sei subito chiesto con che cosa potresti riempire quell’enorme buco? Io me lo sono chiesto fino al momento in cui non ho trovato qualcuno che ha soddisfatto letteralmente questa curiosità.
Good Food Bakery
Da noi sarebbe un locale classificato nella categoria panetteria, focacceria, Good Food Bakery è uno di quei posti dove appena sei entrato gli occhi ti diventano a cuore 😍😍😍. Colazione, pranzo, merenda, cena, qui puoi scegliere di fare il pasto che preferisci, il menù varia dal dolce al salato ma il loro cavallo di battaglia sono i Trdlo classici, che vengono trasformati in Chimney.
Camini, manicotti ripieni di bontà.
Ci siamo fermati a fare colazione e abbiamo scelto il Chimney strudel con panna montata. L’interno ricorda in tutto e per tutto il ripieno dello strudel ed è sormontato da un ciuffo di panna montata. I gusti sono vari, e sono da leccarsi i baffi, ma se preferisci qualche cosa di salato o più leggero puoi scegliere fra Trdlo-pizza, vuoto, ma fatto con un impasto salato che ricorda la pizza, le quiche con le verdure, le salsicce arrotolate in un involucro di pasta, oppure le classiche brioche.
Non potete sbagliare venendo dal Ponte Carlo e proseguendo verso Stare Mesto, verso il Municipio, la torre dell’orologio, lo trovi poco dopo aver attraversato la strada, sulla destra. Impossibile non vederlo e non seguire il profumo.
Langoše
Il o la Langoše, non so se sia maschile o femminile. Per me potrebbe essere femminile visto che somiglia ad UNA pizza fritta. L’impasto lievitato è molto elastico e viene fritto per poi venire condito a piacimento. Lo standard sarebbe una specie di salsa all’aglio che viene pennellata sull’impasto già fritto, che poi viene ricoperta con salsa di pomodoro e spolverata di formaggio di tipo non ben identificato. È enorme e difficile da finire da soli, io l’ho voluta prendere a tutti i costi per poterla assaggiare ma in due abbiamo fatto fatica a finirla, presumo anche a causa di tutto quello che avevamo mangiato durante la giornata.
Prosciutto di Praga
Il prosciutto di Praga è prosciutto cotto affumicato. Io non avevo mai pensato che questo tipo di prosciutto potesse venire considerato un uno street food, ma vicino alle baracchine vengono approntati dei veri e propri focolai in cui il prosciutto viene messo a scaldare. Il Prosciutto di Praga viene infatti preparato siringando la coscia con gli aromi (diversi da ricetta a ricetta a seconda del produttore), affumicato con trucioli di abete e cotto con l’osso. La caratteristica del prosciutto di Praga è quella però di essere venduto tagliato a mano, a fette e caldo. I prosciutti pronti vengono scaldati sui bracieri che nei mercatini sono allestiti e preparati con la legna. Quando chiederai una porzione di prosciutto di Praga, che ti verrà servito su un piatto con una grossa fetta di pane scuro, ricordati di dire basta: il prosciutto viene venduto a peso, il piatto viene passato in bilancia e loro non risparmiano di certo sulle porzioni.
Salsicce, gnocchi e patate.
Salsicce, gnocchi e patate sono i piatti che detengono maggiormente banco in tutte le baracchine sparse nelle varie piazze di Praga. Le salsicce, che in realtà somigliano molto di più ai wurstel, vengono cotte direttamente in piazza e vengono servite su grosse fette di pane oppure in mezzo a panini come fossero hotdog, Le salsicce sono più lunghe, più curve e più sottili dei wurstel austriaci o tedeschi e vengono tenute calde in gradi padelle che sembrano delle paellere spagnole.
I gnocchi sono presenti ovunque, mescolati a verdure, mescolati a salsicce, sono belli, carichi di sapore, i piatti sono super abbondanti, il costo è minimo e la soddisfazione notevole. Le grandi padelle dove le preparazioni vengono tenute in caldo e in mostra sono particolarmente colorate e attraenti. Essendo in una città del Nord-Est Europa i sapori sono molto decisi e i condimenti abbondanti i piatti particolarmente ricchi, ma tanto si assaggia una volta e poi si torna a casa.
Dopo tutto questo cibo, mi è venuta anche un pochino di sete e a parte le numerose birre (Praga è un paradiso per gli amanti delle birre) di cui ti parlerò in altro momento, ci sono due bevande particolarmente adatte all’atmosfera natalizia o almeno alle temperature invernali.
Idromele o Medovina
La Medovina è un liquore fermentato. Forse il più antico fermentato che si conosca e si ricava dalla fermentazione di acqua e miele. È particolarmente saporito e anche abbastanza “forte” viene conservato tenendolo in caldo in contenitori. E nelle serate invernali è bellissimo poter tenere in mano il bicchiere che riscalda le mani e annusare i vapori bollenti e profumati prima di riscaldare con il calore e l’alcool tutto il corpo.
In alternativa, se la Medovina ti sembra un po’ troppo intraprendente come gusto, si può optare per un analcolico succo di mele caldo. Praticamente un brulè analcolico.
Hai mai assaggiato nessuno di questi street food di Praga? Oppure io me ne sono persa qualcuno? Puoi suggerirmi tutto quello che ti viene in mente, tanto io a Praga ci voglio tornare e non mi farò mancare l’occasione per assaggiare qualche cosa di nuovo.
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