Romea Strata è un cammino millenario che attraversa l’Europa e arriva a Roma partendo da Tallin, nella parte italia si snoda lungo 87 tappe, attraversando 7 regioni italiane con peculiarità e caratteristiche morfologiche, territoriali, tradizionali e culturali. Un antico percorso di pellegrinaggio tutto da scoprire.
- Romea Strata: che cos’è?
- Perchè percorrere un cammino come la via Romea Strata?
- Il percorso della Romea Strata
- La mappa Italiana della Romea Strata
- Come faccio a sapere dove inizia e dove finisce una tratta?
- Come faccio a capire se la tappa è fattibile per me?
- Ma se voglio fare solo una tratta, posso?
- Ma se voglio percorrere diverse tratte, devo prenotare tutto da solo?
- Posso percorrere la Romea Strata in bicicletta?
- Ma se percorro più giorni, dove dormo?
- Ma se dormo in Ostello cosa mi serve?
- Per i pasti come mi regolo?
- Ma esistono le tracce GPX delle tratte?
Romea Strata: che cos’è?
Intanto diciamo che Romea Strata significa “Strada Romea”, un percorso importante per i pellegrini basato sulle rotte commerciali medievali che servivano per portare ambra, sale, ferro, e seta verso l’Italia. Un percorso che ha permesso alle “genti” di muoversi e lasciare tracce del passaggio umano e della cultura attraverso l’arte e l’architettura.
Dopo aver attraversato Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca e Austria la Romea Strata entra il italia attraverso Tarvisio e da qui si snoda lungo 6 regioni per arrivare a Roma, fondendosi e mescolandosi con la Via Francigena.
Perchè percorrere un cammino come la via Romea Strata?
l’esperienza di un cammino è un viaggio lento e sostenibile che ti porta a conoscere territori e persone ma è anche un viaggio che ti permette di entrare in contatto con il tuo tu, il te stesso, che molto spesso durante la routine quotidiana viene un po’ messa da parte.
Il cammino è un modo per attraversare, conoscere e vivere territori con tutti i sensi, un viaggio lento che permette di scoprire peculiarità che con i mezzi di trasporto difficilmente si riescono a notare.
E poi diciamolo, oltre al viaggio verso se stessi, camminare in gruppo, percorrere un cammino rende più facile la conoscenza e l’amicizia con l’altro.
Sapere di essere allo stesso livello, nella stessa “fatica” di chi ti cammina accanto, nelle stesse identiche difficoltà e gioia sicuramente aiuta la socialità che forse è la parte più bella di tutti i cammini: l’incontro.
Ora ti racconto un po’ come funziona in modo pratico questo cammino
Io, se mi segui, forse lo saprai, ho avuto modo di percorrere qualche tappa italiana di questo percorso, ma purtroppo ho dovuto interrompere a causa di un infortunio occorso proprio mentre ero in cammino. Capita!
Ho avuto un piccolo assaggio di questo cammino storico e millenario che voglio aiutarti a conoscere, almeno nella parte Italiana
Il percorso della Romea Strata
Quello che vedi qui sotto è lo storico percorso Europeo e Italiano
Premetto che si tratta di un percorso piuttosto nuovo che fino ad ora è stato fatto conoscere attraverso il Pilgrimage Promotion Tour che si quest’anno si è svolto in Italia, lo scorso anno si è svolto fra Polonia Repubblica Ceca e Austria e l’anno prossimo esplorerà i percorsi che si snodano fra i Paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania)
Io quindi ho avuto un assaggino molto piccolo di quello che rappresenta questo percorso.
Bene, hai capito che la Romea Strata è uno straordinario e vastissimo percorso, io ti parlerò solamente di quello italiano
Qualche numero della Romea Strata Italiana
- 1.400 km
- 82 tappe
- 7 regioni
- 237 Comuni
La portata del progetto è enorme, per percorrere per intero il tratto italiano senza strafare occorrerebbero circa 87 giorni, ma come ogni cammino, anche il percorso della Romea Strata è strutturato e organizzato anche per essere percorso per tratti più brevi.
Un po’ come era previsto che facessi io che ho percorso le prime due tappe in partenza da Aquileia, poi ho percorso una tratta (e anche qui avrei dovuto percorrerne due) tra il Veneto e l’Emilia, poi un paio di tratte in Toscana e infine due tappe per raggiungere Roma.
Capisci bene che potresti anche pensare di percorrerla piano piano “a weekend” in modo lento, come si addice ad un cammino e ad un pellegrinaggio.
La mappa Italiana della Romea Strata
Eccolo qua il percorso italiano.
Vadiamo di rispondere a qualche domanda su questo percorso
Come faccio a sapere dove inizia e dove finisce una tratta?
Sul sito della Romea Strata puoi trovare la specifica di tutte le tratte, con le localizzazioni delle partenze e degli arrivi, con le distanze, i dislivelli i tempi e anche le strutture dove puoi eventualmente soggiornare.
Come faccio a capire se la tappa è fattibile per me?
Le indicazioni che trovi sul sito, per ogni tratta, come i chilometri e i tempi ti dovrebbero fare capire se tu sei in grado di sostenere quella tappa. Oltre a questi dati trovi anche le altimentrie, ovvero la sagoma del percorso con i dislivelli informazione che ti dovrebbe aiutare ancora di più
Ma se voglio fare solo una tratta, posso?
La Romea Strata è composta da tanti piccoli pezzi, quindi sì, puoi percorrerne le tratte come preferisci, io personalmente ho incontrato persone che facevano le tratte vicino a casa, in giornata quindi al mattino partivano da casa, raggiungevano il punto di partenza e poi all’arrivo rientravano a casa.
Ma se voglio percorrere diverse tratte, devo prenotare tutto da solo?
Puoi scegliere le strutture che puoi trovare nelle schede del percorso che hai deciso di intraprendere, scegli la struttura e prenoti.
Posso percorrere la Romea Strata in bicicletta?
Sì, la Romea Strata si può percorrere anche in bicicletta, ci sono già stati diversi personaggi che l’hanno percorsa su due ruote tutta intera da Tallin a Roma. Se ti interessa puoi trovare anche le tratte per la Romea Strata in bicicletta
[Foto credit: Romea Strata | IT | Fondazione Homo Viator, AERS]
Ma se percorro più giorni, dove dormo?
Le possibilità per il pernotto sono diverse, proprio perché in ogni scheda di tratta puoi scegliere dove dormire puoi trovare la soluzione che più si adatta alla tuo modo di viaggiare.
Io ho dormito sia in Hotel che in Ostello
Ma se dormo in Ostello cosa mi serve?
Io avevo il sacco lenzuolo ma anche il sacco a pelo, ma non ho avuto bisogno di nulla, ma ti consiglio di chiedere alle strutture quando prenoti, se necessiti di qualsiasi cosa fosse anche solo un asciugamano.
Per i pasti come mi regolo?
Sempre consultando le schede che ci sono sul sito puoi consultare esattamente la mappa e capire se dove alloggi c’è un paese, un negozio, oppure se lo attraversi strada facendo. Per la cena e la colazione di solito provvedono le strutture dove dormi, quindi ti consiglio di prendere accordi con chi ti aiuta a prenotare oppure direttamente con le strutture
Ma esistono le tracce GPX delle tratte?
Ovviamente sì, esistono le tracce e le puoi scaricare da ciascuna scheda di ciascuna tratta.
Hai altre domande prima di partire?
La mia esperienza
Io sono partita da Aquileia la cui basilica è di una bellezza estrema, il pavimento a mosaico è una sorta di grande enciclopedia piena zeppa di informazioni.
Infatti questo mosaico spesso veniva usato per insegnare la religione e per far comprendere le letture religiose ai popolani analfabeti.
Bellissimo anche tutto il contorno attorno alla Basilica, un enorme museo a cielo aperto che ti riporta ai tempi dei Romani.
Quindi questo cammino, che ricordiamoci, era un cammino commerciale e di pellegrinaggio, oltre all’azione del camminare che ti mette in profonda connessione con te stesso, ti permette anche di fare esperienze culturali e di turismo, oltre che umane.
Purtroppo ho potuto percorrere poche tappe a causa di un infortunio alla caviglia che mi ha costretto ha saltare tutte le tappe successive, ma per farti qualche esempio ti posso elencare le cose che mi sono rimaste più impresse delle mie tappe a parte Aquileia che è stata la partenza
Torviscosa: è un piccolo Comune del Friuli Venezia Giulia molto particolare già a partire dal nome che racconta la vocazione di questo paese. Era nato come città industriale, il cui focus principale era quello della produzione di fibre per il tessile (la viscosa), l’altra pecualiarità che la rende particolarmente riconoscibile è la sua architettura tipica del ventennio, infatti questa città era nata a partire dal 1938 e nell’architettura della scuola, del Comune e del parco si riconoscono tutti i tratti tipici del periodo, un po’ come una piccola Tresigallo, la città metafisica per eccellenza, in miniatura
Badia Polesine: anche questo un piccolo comune, nella regione Veneto, in cui ho trovato un centro carino e tranquillo molto rurale, ma che nella cattedrale di San Lorenzo, conserva le reliquie di San Teobaldo. Sai chi è Sa Teobaldo, oltre ad essere il patrono di Badia Polesine? Protettore di conciatori e carbonai è considerato anche un po’ il protettore dei pellegrini della Romea Strata. La cosa molto interessante sono i racconti che Don Alex mi ha regalato circa gli studi fatti dall’Università di Padova che con l’ausilio della tecnologia è riuscita a ricostruire il volto del Santo.
Altro posto molto caratteristico attraversato in Veneto è Trecenta, minuscolo Comune del Rovigotto, la cui origine pare Etrusca, poi passato ai Romani, governato dal Papato e saccheggiato dai Barbari, ma la cosa particolare di questo posto sono i Gorghi di Trecenta: particolari zone paludose che si sono formate per causa delle esondazioni del fiume. Queste esondazioni hanno creato delle depressioni che si sono riempite di acqua formando, visivamente dei laghetti. In realtà per la loro conformazione non possono essere considerati solo laghetti, e questa è proprio la particolarità
Tra questi Gorghi ce n’è uno che si chiama Gorgo della Sposa, legato ad una leggenda, secondo cui una giovane sposa costretta ad un matrimonio combinato dalla famiglia, ma innamorata di un altro giovine, si sarebbe uccisa prima del matrimonio gettandosi nelle acque di questo Gorgo.
Ma oltre ad arricchire lo spirito (durante il cammino i pensieri fluiscono velocemente e liberamente) il cammino arricchisce anche le relazioni.
Ho camminato con persone bellissime, ognuna di loro mi ha lasciato qualche cosa di sè: da chi ci ha accompagnato nelle varie tappe, ai compagni di avventura.
Il cammino invita alla relazione, ti senti parte della stessa avventura, le gioie e i dolori, le cose belle e le difficoltà tue diventano quelle del gruppo. La conoscenza diventa fondamentale, perché in quel frangente, magari in mezzo alla campagna, ai boschi, alle montagne o anche sulla strada, quelli che camminano con te sono veramente le persone su cui puoi contare, come si suol dire, nel bene o nel male. I cammini inducono una sorta di comunanza o fratellanza che alla fine del cammino ti lascia appagato e soddisfatto. Pieno di belle parole, belle storie, bella condivisione.
Ma c’è ancora di più e il più sono le persone che incontri anche lungo la strada attraversando i paesi, ma anche quelle che si incontrano in assolate e deserte stradine di campagna. Le persone che ti vedono in cammino sono portate ad aprirsi al prossimo, sono portate a chiederti dove stai andando, perché lo fai, quale percorso seguirai ammirati e curiosi. Ma scatta anche una sorta di generosità per cui ad esempio durante il cammino da dentro ai cortili delle case ci sono stati offerti qualche minuto di ombra seduti, un caffè e l’acqua.
Ora che hai capito quanto sia importante questo cammino, quanto sia fisico, ma anche spirituale, culturale, di fede o di turismo vero e proprio non ti resta che scegliere: ti auguro di poterlo camminare tutto quanto (almeno il tratto italiano) ma in alternativa anche percorrere solo qualche tappa, è sicuramente una bella esperienza.
Se hai domande o curiosità, lasciami un commento qui sotto, in modo che possa risponderti
Se ti piace fare Trekking potrebbero interessarti leggere altro:
Lascia un commento