Palermo cosa vedere: un itinerario di 3 giorni per scoprire una città che ha rivelato delle potenzialità oltre le mie aspettative. L’itinerario, per visitare Palermo a piedi, è stato studiato da Raffaella, che ha seguito le mie indicazioni su quello che era per me imperdibile aggiungendo alcuni tocchi molto personali e graditi. Arte, cultura, tradizioni, food e curiosità per 3 giorni pienissimi.
Ho sempre sentito decantare Palermo come una città assolutamente da vedere, una città di una bellezza smisurata, ma come in molti casi la percezione della bellezza e dell’esclusività è sempre molto soggettiva.
Sono partita in direzione Palermo con le aspettative che normalmente nutro per una città che “mediamente” desidero vedere, per poi tornare a casa completamente entusiasta di quello che Palermo mi ha offerto, di quelli che i Palermitani mi hanno offerto, di quello che ho potuto vedere nel tour di Palermo che Raffaella aveva preparato per me e le mie compagne di viaggio.
Raffaella Saba vive a Palermo, è di origini sarde, ma vive a Palermo da più di 10 anni. Ha la fortuna di conoscere la città sotto diversi punti di vista: con gli occhi curiosi di una turista e con la consapevolezza e la conoscenza di una insider.
Raffaella ha un B&B a Palermo che si chiama Piccola Sicilia, piccolo e accogliente, caratterizzato da un’atmosfera davvero famigliare, perché oltre alle due stanze che abbiamo occupato noi, nello stesso appartamento vive anche Raffaella con la sua famiglia.
Quando ho prenotato le stanze, le ho chiesto anche aiuto per organizzare i tre giorni che avevamo disponibili per vedere quanto più si poteva di Palermo e dintorni.
Il periodo in cui siamo andate noi, coincideva con una manifestazione che si tiene tutti gli anni nel mese di ottobre e che ha come obiettivo di far conoscere luoghi di Palermo con biglietti dal costo simbolico, luoghi che non sempre sono aperti al pubblico o luoghi che non sono così facilmente fruibili fuori dal circuito de “Le vie dei Tesori”.
Quindi il percorso a piedi dei nostri tre giorni ruotava attorno a punti di interesse, facenti parte de “Le vie de Tesori” che avevo scelto di visitare.
Abbiamo davvero camminato tanto in questi tre giorni e nonostante siamo riuscite a vedere più di quanto avessimo programmato, sono consapevole che non ho visto tutto quello che si può vedere di importante a Palermo.
Il nostro itinerario si è sviluppato attorno a quelli che avevo deciso di vedere e che faceva parte della manifestazione “Le Vie dei Tesori”
Le vie dei Tesori di Palermo
Le vie dei Tesori è un evento che si svolge nel mese di ottobre. Inizialmente, quando questa manifestazione è stata ideata, coinvolgeva solo la città di Palermo, mentre oggi coinvolge altre città della Sicilia.
La manifestazione è stata ideata da un gruppo di giornalisti e di operatori del turismo che hanno pensato di mettere a disposizione di tutti il patrimonio materiale e immateriale della città, rendendo accessibili luoghi, monumenti, opere d’arte e storiche con un coupon che ha un costo che avaria da 1 a 2 euro.
Accessibili anche perché molto spesso questi luoghi non sono proprio visitabili.
Le “Vie dei Tesori” trasforma la città di Palermo in un museo diffuso che mette a disposizione dei Palermitani e dei turisti palazzi aristocratici abitati dai nobili Siciliani, le peculiarità multiculturali, luoghi storici e letterari.
Dal sito, in prossimità del periodo, si possono vedere le possibilità di visita, tour guidati, prenotazioni di cui si può usufruire durante la manifestazione.Si possono prenotare i biglietti e fare le eventuali prenotazioni che siano necessarie.
Ad esempio io avrei voluto visitare i Qanat, l’opera idraulica sotterranea ideata e realizzata dagli arabi, ma non ho potuto prenotare la visita guidata perché sono arrivata troppo tardi e i biglietti erano già stati tutti venduti.
I tre giorni erano pensati per essere particolarmente intensi, ovviamente il programma iniziale ha subito delle modifiche e degli aggiustamenti in corso d’opera, perché abbiamo fatto tardi, perché abbiamo trovato file, perché ci siamo dedicate a visitare cose che non erano nemmeno in programma.
Partendo sempre a piedi dal B&B Piccola Sicilia, i tre giorni si sono sviluppati in un itinerario a piedi che ci ha permesso di raggiungere una buona parte dei luoghi da non perdere a Palermo. Un itinerario per scoprire cosa vedere a Palermo in tre giorni
Palermo in 3 giorni
Itinerario di tre giorni a Palermo, giorno per giorno
Giorno 1 a Palermo
- B&B Piccola Sicilia
- Villino Florio
- La Ziza e la sua cappella
- mercato del capo
- cattedrale di Palermo
- I Quattro canti
- Cappella Palatina
- Ballarò
- Chiesa della Martorana e chiesa di San Cataldo
- Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
- La camera delle meraviglie
- Il palazzo Conte Federico
- Ballarò per il Ballarò Buskers Festival
- Cattedrale di Palermo
L’itinerario del primo giorno, ma anche gli altri, potrebbe sembrare un tantino complesso. In effetti lo è a vederlo sulla carta, lo diventa molto meno se si segue la lista dei luoghi indicati a fianco.
Ci sono strade che abbiamo percorso più volte tornando sui nostri passi per vedere cose che avevamo saltato, come ad esempio la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti che sarebbe stata molto più comoda da fare dopo la cappella Palatina.
In realtà eravamo legate anche ad orari e ad appuntamenti per cui abbiamo stravolto il percorso e fatto tanti chilometri a piedi, senza mai sentire la fatica, perché ogni vicolo di Palermo è una sorpresa.
Di questo primo giorno raccomando la prenotazione alla Camera delle Meraviglie, che essendo dentro una casa privata è necessaria per essere sicuri di poter accedere.
Che non ti venga in mente di saltare la Cappella Palatina, dove potresti trovare coda all’ingresso: è di una bellezza e di una ricchezza da non credere.
Anche il Palazzo Federico è un palazzo abitato, ma ha orari di apertura e si possono effettuare visite guidate. Noi in occasione dell’evento “le vie dei Tesori” abbiamo potuto usufruire dell’apertura serale, fortunatamente, altrimenti ce lo saremmo perso. E tra l’altro ci siamo arrivati per caso perché nella via della “camera delle meraviglie” abbiamo incontrato una famiglia che lo stava cercando e ce ne ha parlato facendoci diventare curiosi.
Anche a Ballarò siamo tornati due volte, nel primo pomeriggio per il pranzo e alla sera perché in quel weekend in questo famoso mercato di Palermo, si svolgeva il Ballarò Buskers Festival
Giorno 2 a Palermo
- Teatro Massimo
- Sala del calendario
- Archivio di Stato
- Piazza Bellini
- Vucciria
- Trattoria Zia Pina
- Teatro Massimo
- Chiesa di Santa Maria dello Spasimo
- Piazza Bellini
- Il teatro dei Pupi di Cuticchipo
- Ballarò Buskers Festival
- Vicolo Brugnò
- B&B Piccola Sicilia
Se possibile, il secondo giorno è stato ancora più contorto del primo, perché abbiamo avuto problemi di orari e di code e perchè abbiamo voluto aggiungere una chicca imperdibile, che abbiamo dovuto cercare, trovare, prenotare per poi ritornare: il Teatro dei Pupi Figli D’arte Cuticchio.
Il primo intoppo sul percorso lo abbiamo avuto alla prima tappa: al Teatro Massimo, splendente da fuori e incredibile da dentro. Uno dei biglietti che avevamo per le “Vie dei Tesori” era proprio per il teatro Massimo, ma all’orario di apertura c’era una fila che non finiva più. Quindi siamo tornate nel pomeriggio, appena in tempo per entrare prima della chiusura della fila per gli ingressi, anche se avevamo prenotato l’orario non c’era modo di superare la fila per accedere. Ma è andato tutto bene.
Per il pranzo in questo secondo giorno abbiamo optato non per mercato e street food, ma per una trattoria che è una vera istituzione di Palermo “Trattoria Zia Pina” un ambiente molto informale, dove Pina non c’è più, ma c’è un nuovo “Pino” autoctono che ha reso il pranzo un momento palermintano divino. Tra le altre cose abbiamo anche mangiato bene, e tanto.
Non ci siamo fatti mancare un altro dei mercati famosi di Palermo, la Vucciria, in cui le bancarelle stavano chiudendo quando siamo passate noi, ma che è in una zona di street art molto significativo. E bello da vedere.
Siamo tornati ancora a Ballarò perchè il Buskers Festival, al sabato sera entrava nel vivo davvero con spettacoli, musica, venditori di castagne arrosto e mercatini di artigiani e di riciclo che mi hanno fatto perdere la testa.
Assolutamente imperdibile, tornando verso la Cattedrale e poi verso il Bed & Breakfast, il vicolo Brugnò. Una sintesi perfetta dell’immagine e della filosofia di vita di Palermo, uno spaccato di vita, un’immersione “dentro” alle case dei Palermitani.
Giorno 3 a Palermo
- B&B Piccola Sicilia
- Teatro Politeama
- Mondello
- Maria “Narrante”
- Teatro Politeama
- B&B Piccola Sicilia
- Aeroporto
Non posso dire che il terzo giorno sia stato il più particolare, ma di sicuro abbiamo provato un’esperienza particolare.
A Mondello ci siamo arrivate con i mezzi pubblici dietro indicazioni di Raffaella, siamo andate in spiaggia, ho fatto il bagno. Decisamente un colpo d’occhio notevole.
Per il pranzo abbiamo raggiunto Maria “narrante”, a casa sua, dove abbiamo pranzato accompagnate da storie, origine dei piatti, aneddoti di vita di Maria, che è anche un scrittrice, che ci ha ubriacato di storie, pensieri e letture. Ma anche questo te lo racconterò in un post più esplicativo.
Sapevo che avrei trovato una bella città, lo dicevano tutti.
Non immaginavo che fosse così meravigliosamente splendida e ricca di cose da vedere.
Non abbiamo visto tutto, camminando per la città ti rendi conto di quante cose scorrono a fianco a te, mentre cerchi di seguire il programma, però questo itinerario di 3 giorni abbinato alla manifestazione le “Vie dei Tesori” ci ha permesso di vedere molto di più di quello che cmi sarei aspettata.
Devo tornarci, ma devo anche scrivere un post dettagliato per ciascuno dei giorni.
Ehy sei mai stato a Palermo?
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