Monemvasia è una piccola penisola nel Sud del Peloponeso.
Siamo in Grecia, uno dei Paesi che maggiormente adoro e di cui forse ho sempre parlato poco.
Forse perché voglio conservare gelosamente esperienze, panorami e stati d’animo che non ho trovato da nessuna altra parte, se non in Grecia.
La Grecia è tutta splendida davvero: mare, entroterra, spiagge, città e anche le antichissime “pietre” che Lollo cerca di evitare con tutte le sue forze.
Quindi siamo arrivati a Momnevasia, e ci siamo arrivati dritti dritti dopo essere sbarcati da [ilink url=”https://www.ideedituttounpo.it/elafonissos-che-spettacolo/”]Elafonissos[/ilink] , un isola talmente piccola e con un mare talmente bello sa sembrare irreale.
Momnevasia è un promontorio collegato alla terra ferma da un striscia di strada.
Si sente parlare di Momnevasia anche con altri nomi, c’è chi la chiama la Mont Sant Michel di Grecia, e chi le attribuisce fattezze e somiglianze con Gibilterra. Io, che a [ilink url=”https://www.ideedituttounpo.it/gibilterra-per-curiosita-ma-si-puo-saltare-a-piedi-pari/”]Gibilterra[/ilink] ci sono stata, e non mi è piaciuta molto, preferisco paragonarla alla montagna francese in mezzo al mare.
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Non si può parcheggiare sulla penisola, è bene trovare un parcheggio sulla “terra ferma” e dirigersi verso il promontorio a piedi. La distanza è veramente irrisoria: 400 metri di strada sottile in mezzo al mare per trovarsi davanti alla porta e alle maestose mura della cittadella fortificata.
Che cosa ha di particolare Monevmasia?
Monemvasia è una cittadina bizantina, fortificata perfettamente conservata, una 40 di chiese e anche un hamman, eredità della dominazione ottomana arrivata dal mare.
Le sue viuzze sono strette e lastricate, le costruzioni sono perfettamente incastrate l’una nell’altra quasi a formare un labirinto.
La città ha la tipica struttura bizantina: una cittadella sulla punta più alta del promontorio e due accessi fortificati lungo le mura a valle.
Cosa significa Monemvasia?
Monemvasia significa accesso unico, il promontorio è abbastanza isolato da terra e l’unico accesso è quell’unica striscia di terra di 400 metri che la separa dalla terra ferma.
Per questa sua caratteristica sembrerebbe essere stato un luogo inespugnabile,e invece Monemvasia ha subito diverse dominazioni bizantine, turche, veneziane e ottomane ancora e ciascuna di esse ha lasciato il segno su questo promontorio, a partire dalla piccola Hagia Sofia, che ha mantenuto il nome proprio perché somigliante alla più famosa sorella di Costantinopoli.
La salita al Castello sulla strada antica, lastricata a tratti, non è faticosa se non fosse per l’implacabile sole che picchia inarrestabile sulle nostre teste.
In cima i resti dell’antico castello lasciano immaginare un grande fermento giornaliero, una fervida vitalità durante le attività quotidiane, all’orizzonte il mare blu, di un blu come solo il mare greco sa essere.
Il promontorio è stato teatro di assedi, ha resistito all’interno delle proprie mura, ha fronteggiato l’attacco dei turchi famosi per essere particolarmente feroci: guardo all’orizzonte e vedo le navi turche, mi guardo intorno e penso alla popolazione allo stremo in procinto di soccombere all’attacco.
Immersa nei pensieri storici, con il mio personale film davanti agli occhi, guardando in basso, mi salta all’occhio quanto il paese sia ordinato e ristrutturato, quanto sia stato fortemente fatto rinascere dopo essere stato abbandonato fino agli settanta.
Non ci sono auto a Monemvasia, quelle rimangono tutte al di là del mare, qui le stradine si inerpicano ripide e strette, a gradini, lastricate, bassi passaggi che collegano una casa all’altra e tutto è perfetto.
Qualche negozio di souvenir, hotel esclusivi e scorci di blu e azzurro, verde di viti, rosmarino e olivi.
Questa non è la Grecia delle Cicladi, mondane, chiassose e affollate, Monemvasia è la Grecia del silenzio e dei panorami, del blu profondo e del rumore del vento che canta fra gli stretti vicoli.
Conoscevi Monemvasia? È un luogo incantevole, che riserva molte soprese? Che ne pensi di questo angolo di Grecia?
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questo posto sembra un paradiso…lo terrò a mente per i prossimi viaggi…
Si Sara, bello e con poca confusione!