La nostra avventura Sul Trenino Rosso del Bernina comincia da Livigno
Io ad avere qualche giorno di ferie disponibile e non poter andare via, mi sento come aver sprecato del tempo.
Poi capita l’occasione e viene l’idea che era lì che riposava da un po’, un giro veloce sul web e si parte. Tre giorni non sono tanti, ma per noi sono stati sufficienti a vivere emozioni e situazioni come fossimo stati via 15 giorni. Livigno non era la destinazione scelta per il #LollotourSulTrenino, ma il programma prevedeva un giorno di viaggio con tempo a disposizione che bisognava impiegare in qualche modo.
Pure le previsioni ci erano avverse.
Ma il Trenino Rosso del Bernina ci aspettava. Dopo lunga e penosa pianificazione (ma non è vero: ho prenotato il giovedì pomeriggio per partire al sabato mattina!!!) e con l’aiuto prezioso di Valentina di The family Company che ha “praticato” il trenino un annetto fa, più o meno con le stesse condizioni, si era deciso di partire il sabato mattina molto presto, arrivare a Livigno, in mattinata fare una bella passeggiata esplorativa (per lo più dei negozi) e poi raggiungere l’albergo che avevamo prenotato per una notte nei pressi della partenza del Trenino, dormire a Sant Moritz e fare altra bella passeggiata lungolago (e per negozi) e rientrare il giorno successivo con il trenino. Ben organizzato.
Ma le cose, anche se ben organizzate non vanno sempre nel modo previsto e raggiungere Livigno nella mattinata, si è rivelato un’impresa piuttosto ardua per alcune condizioni che si sono verificate in concomitanza.
- Navigatore in versione “easy”: vado dove mi pare e come mi pare! Il disgraziato si è preso la briga si sperimentare percorsi particolarmente fantasiosi.
- Condizioni meteo particolarmente intense. Il meteo ha messo tutta la propria buona volontà nell’esprimersi alla massima potenza in qualunque modo avesse deciso di mostrarsi. Intensità è stata la sua parola d’ordine.
- Quella che chiamano crisi e che invece si poteva definire meglio con la parola caos: tantissima gente, tantissimissima gente!
- E ultimo ma non ultimo il fatto che l’autista Lollo abbia deciso di mettersi in competizione con il navigatore decidendo in autonomia che la strada indicata dall’aggeggio elettronico era palesemente sbagliata, perché lui a Livigno c’era stato a montare una discoteca e si ricordava la strada…. di vent’anni prima!
Insomma arrivare a Livigno è stata davvero dura, la strada da percorrere su strade Statali è davvero tanta, siamo saliti in quota per poi ritornare verso la valle fino a che abbiamo quasi attraversato Bormio e l’acqua si è trasformata in neve.
Da Bormio verso Livigno occorre inerpicarsi su una strada di montagna che attraversa il Passo del Foscagno a 2291 mt. Purtroppo i primi intoppi si sono verificati qui: come si può mettersi in viaggio in modalità SonoSprovvedutoeMeNeVanto?
A 2200 e passa metri, in inverno avere precipitazioni intense e nevose non è proprio un cosa eccezionale. Non si può cercare si raggiungere un passo in questa stagione senza avere le necessarie dotazioni invernali per auto. A volte i pneumatici da neve, non sono assolutamente la soluzione migliore e definitiva, perché quando la neve accumula parecchio e in fretta occorre montare anche le catene! Ne abbiamo visti parecchi fermi e intraversati in mezzo alla strada perché non erano in grado di far salire l’auto lungo la salita che porta al passo, con inevitabili rallentamenti e code.
A Livigno c’ero stata una volta solamente, tanto tempo fa, e me la ricordavo diversa. E’ un paesone di montagna, ma è un paesone veramente grosso che ha preso quasi sembianze di città di pianura. Nel centro pedonale fanno bella mostra di sé sfavillanti vetrine con le migliori marche dell’abbigliamento calzature e accessori mondiali. Livigno è zona franca italiana, questo significa che l’IVA non è gravata sulla vendite con evidente diminunizione del prezzo al pubblico.
Però io me la ricordavo diversa!
Livigno me lo ricordavo come il paese dove si andava per comprare una buona macchina fotografica ad un prezzo vantaggioso. Me la ricordavo come il paese dei balocchi per l’elettronica. Ma i negozi sono principalmente di abbigliamento, accessori, calzature, oreficerie e profumerie. Senza ombra di dubbio i marchi sono i migliori al mondo, prezzi che probabilmente sono i migliori possibili che si possano trovare, ma non per questo bassi. Certo il rapporto qualità prezzo, è sicuramente migliore che in qualsiasi altra città italiana, ma i prezzi sono alti!
Noi, che più che mondaNi siamo monTani, abbiamo apprezzato le innumerevoli costruzioni vecchie di legno, ristrutturate che sono sparse in mezzo al centro pedonale, e in mezzo alle più nuove costruzioni che ospitano i negozi. L’intensità della nevicata e la dimensione dei fiocchi, hanno comunque reso abbastanza suggestiva la nostra breve passeggiata.
Delle piste e degli impianti però siamo riusciti a vedere solamente le stazioni molto a valle, Il paese di Livigno si trova a 1816 mt per cui in una giornata di neve, come abbiamo preso noi, le nuvole erano molto basse da precludere la vista a qualunque cosa fosse sopra la mia media altezza. Gli impianti di risalita partono praticamente dal centro della città che può essere bellissimo per chi alloggia in centro ma può creare un po’ di disagi considerato che la zona centrale è a traffico limitato, che i parcheggi non sono tantissimi, che tantissima gente passeggia e che nevicate come quelle del 4 gennaio hanno reso davvero difficile la vita agli avventori automuniti che si sono trovati a dover rimanere in coda in mezzo al paese dietro ad un autobus che non riusciva più a proseguire il proprio percorso per troppa neve.
Ovviamente siamo in un paese dedito al turismo e allo sci. E sono abbastanza organizzati, per cui per chi non alloggia in centro raggiungere gli impianti di risalita è facilitato dal fatto che circa un paio di chilometri prima di entrare a Livigno ci sono partenze di impianti collegati a quelli del centro dotate di ampi parcheggi!
La discesa da Livigno verso Bormio per raggiungere poi Teglio dove avevamo prenotato l’hotel è stata altrettanto difficoltosa che la salita. Con le strade ancora più innevate e ancora più intasate da automobilisti sprovveduti e senza catene.
Ma il paesaggio era da favola e rimanere in coda o procedere a passo lento ci ha permesso di goderne fino all’ultimo fiocco!
Non ci siamo risparmiati il giro per i negozi, ma mi è stato concesso solo di guardare, e per consolarmi ho dovuto ripiegare sull’assaggio di una fetta di Torta Livigno!
Si può tornare a Livigno per:
- altitudine elevata: certezza di trovare la neve!
- La torta di Livigno: pesantuccia, ma buona buona!
- I boschi e le foreste, paessaggio da favola lungo il tragitto sulla strada del passo del Foscagno
- Lo shopping! I negozi del lusso hanno prezzi sicuramente più vantaggiosi rispetto alla media italiana.
- Fare il pieno nell’auto: riuscire a riempire un serbatotio con metà della spesa rispetto a quello che si fa normalmente, non ha prezzo!
Quanta neve!!!! davvero dei bei paesaggi!!! un pò di invidia..
E non è finita qui!
#LollotourSulTrenino è partito da #Livigno http://t.co/4LSWRTwPTm poi…
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Che nevicata, forse la più spettacolare cui abbia assistito http://t.co/tJ3Gcl6q84
Livigno, insieme al lago di Como, è una delle mie destinazioni preferite. La consiglio vivamente come prossima meta per le vacanze