Arezzo è una città abbastanza sottovalutata dal punto di vista turistico. Piccolina ma brillante di luce propria se ne sente parlare troppo poco: eppure è molto particolare, organizza eventi particolarmente rilevanti e pullula di artigiani che con le loro mani danno vita a gioielli di manifattura artigianale che prendono origine da antichi mestieri.
Non ero mai stata ad Arezzo, nonostante la relativa vicinanza a casa e la web amicizia con Ilenia.
L’anno scorso a seguito della nostra gita giornaliera in toscana in Vespa, abbiamo preso l’occasione al volo e ci siamo fermati ad Arezzo per pranzare da Ilenia e fare un giro nella sua città.
Arezzo mi era piaciuta molto, nonostante non avessi avuto modo di vedere tantissime cose: il suo centro storico mi aveva dato l’impressione di essere fermo nel tempo.
Piano di testimonianze storiche che affacciano sulla Piazza principale che oltre ad essere contornata da palazzi che ospitano particolarità, come ad esempio l’orologio astronomico , ha una sua caratteristica molto molto particolare: è una Piazza che pende.
Non come la torre di Pisa, ma la Piazza è in salita, (oppure in discesa), non è a livello.
Ci sono tornata quest’anno per un vento particolare: BLOGART: artigiani e Blogger si incontrano. Un incontro fra artigiani di Arezzo e artigiani del web. L’incontro fra chi con le mani crea manufatti di qualità e chi con le mani digita post di qualità.
Una stessa finalità veicolata attraverso strumenti diversi, tecniche e materiali che non hanno niente in comune ma che sono legati da un’unica parola: passione.
La prima vera appassionata è senza ombra di dubbio Ilenia, che ha organizzato l’incontro tra gli artigiani della sua città e gli artigiani del web.
La mattina l’abbiamo trascorsa proprio nella sede di Confartigianato Arezzo che si è resa disponibile come partner di questa iniziativa.
Trucchetti, attrezzature particolari che potrebbero aiutare i blogger nel loro lavoro, e istruzioni per la creazione di particolari effetti video, ci sono stati impartiti da Nedo Baglioni, fotografo aretino e videomaker e Iacopo Giannini web and visual designer, architetto e 3D specialist.
Ecco in questo gli artigiani di Arezzo e gli artigiani del web si differenziano un pochino: gli artigiani di Arezzo possono vantare un’esperienza sul campo che non ha pari e uguali con nessun tipo di formazione, gli artigiani del web hanno bisogno di fare continuamente formazione.
Il maestro pastaio Piero Stocchi
Piero Stocchi ci ha accolto nel suo pastificio artigianale “La Rustica” dove la produzione artigiana non significa non avvalersi delle macchine, ma siginifica lavorare conoscendo a perfezione le caratteristiche delle materie prime, le qualità organolettiche di ciascun prodotto ma occorre soprattutto avere il mestiere nelle mani per poter confezionare velocemente e perfettamente le diverse forme di pasta.
Io so bene cosa vuol dire tirare la pasta a mano e poi formarla, so quanto impegno fisico serve, e quanta esperienza per riuscire a tirare una sfoglia che per rendere al massimo deve essere perfetta come spessore e come umidità. Conoscere la materia prima consente di poter prendere le giuste misure anche con una macchina impastatrice e trafilatrice. L’esperienza dosa l’acqua, l’occhio misura la farina, la mano riconosce lo spessore.
Pietro Stocchi è maestro artigiano che accoglie con gioia gli stagisti delle scuole, si rivolge a noi come fossimo quegli stessi stagisti, parlando del suo lavoro e della sua pasta come se stesse parlando di gioielli.
Gioielli che abbiamo ricevuto serviti su un piatto per poter essere assaggiati perchè alla Rustica, un piatto di pasta artigianale, con un condimento fatto al momento, si può mangiare anche in loco
Cosa ne pensi di questi tortelli al tartufo con le noci?
Il maestro intagliatore Francesco Conti
Se fare il pastaio è un mestiere che risulta essere ancora in qualche modo attuale, l’intagliatore è invece uno di quei mestieri che si possono quasi considerare scomparsi.
Siamo entrati nella piccola bottega di Francesco Conti, e quasi non riuscivamo ad entrarci tutti. La bottega è piccola, non così piccola, ma è piena incredibilmente piena: pezzi di legno, semi manufatti, pezzi artistici da riparare e opere d’arte pronte. Francesco raccoglie pezzi di antiquariato e dona loro nuova vita, Francesco plasma la materia con pochi attrezzi, diverse misure, ma lo stesso tipo di attrezzo che rappresenta il suo lavoro: la sgorbia. Francesco non ha bisogno di disegni e progetti, colpisce il pezzo di legno con sgorbia e martello e render vive le sue fantasie.
Chi mai potrebbe avere bisogno di un maestro intagliatore? Eppure c’è qualcuno che cerca questi maestri per farsi creare oggetti e particolari con cura e amore. Francesco ci ha rivelato che sta lavorando ad una grossa commessa per conto di un brand super famoso. L’arte di Francesco accompagnerà un immagine molto famosa. Ecco chi cerca i lavori di un maestro intagliatore: chi ha deciso di veicolare la propria immagine con i lavori di chi produce manufatti di qualità
Fratelli Bruschi: pasticceri da 4 generazioni
Fare pasticceria è sempre un stato un mestiere affascinante per me. Per un certo periodo mi ci sono dedicata con impegno, dedizione e fatica. Fare i pasticceri è faticossisimo. La pasticceria è una scienza esatta, in pasticceria niente è lasciato al caso. Le dosi delle ricette sono misurate al grammo, la pasticceria è magia, alchimia, il pasticciere è un mago, un chimico, un alchimista che tramanda pozioni magiche e formule chimiche.
Alla pasticceria Bruschi tutto è rimasto immobile, l’arredamento ti catapulta nel tempo andato. C’è profumo di vaniglia e di zucchero, e di caffè. Il laboratorio è pulito, ordinato come deve essere un laboratorio pasticcerie.
La ciotola della crema pronta per farcire un millefoglie fa venire voglia di infilarci dentro un dito, mi trattengo per educazione, la tentazione è tanta.
Carlo Donati: Sartoria di alto livello
Sentire palrare Carlo Donati è come sentire raccontare un pezzo di storia di Arezzo. La sua storia non è solo quella di un sarto che confeziona abitati per politici internazionali o ricchi arabi provenienti da Dubai, La storia di Carlo Donati è anche la storia di chi ha fatto del mestiere artigiano tutto il filo consduttore della sua vita. È stato Presidente di Confartigianato per lungo tempo conosce il mondo degli artigiani. Conosce il mestiere di essere artigiano dal punto di vista burocratico e anche dal punto di vista del maestro artigiano. La sua storia è costellata di incontri importanti fatti sempre con il metro intorno al collo e le forbici in mano. La sua missione più grande è tramandare la sua arte ed è orgoglioso di presentare il suo giovane apprendista mentre taglia e imbastisce i pezzi di una giacca.
Abbiamo completato il nostro giro nella sede del quartiere di Porta Santo Spirito, uno dei quartieri che partecipano alla famosa giostra del Saracino. Questi non sono artigiani, ma sono parte integrante della città come lo è la giostra del Saracino, una rievocazione storica di un torneo medievale. In realtà la giostra del saracino è ben più di una rievocazione storica, ma immagino che non farne parte voglia dire non capire esattamente lo spirito competitivo (e questo è per gli aretini che mi leggeranno: non voglio essere crocifissa subito per aver detto che è una semplice rievocazione storica 😆 😆 )
Arrivo al dunque, perchè poi ad Arezzo ci sono andata per scoprire la città attraverso le botteghe degli artigiani: Arezzo è una bellissima città, che vive un pochino nell’ombra, eppure ha gioielli che risplendono al sole. Il carattere di una città si scopre anche chi ci abita e chi ci lavora e questo carattere è parte fondamentale della città come la Giostra del Saracino.
Arezzo è una città che vive di abitudini e tradizioni, come un piccolo paese e questa è la sua forza: la forza di chi scalpella a mano un pezzo di legno, di chi cuce a mano tessuti preziosi, di chi forgia la pasta come piccole opere d’arte e di chi crea dolci momenti.
Ah certo anche questa volta non ho visto tutto: Arezzo aspettami
Lascia un commento