La giornata nazionale del trekking Urbano è il 31 ottobre, io ho partecipato a uno dei percorsi di Bologna.
In realtà era nato tutto come un pretesto per passare un pomeriggio insieme con un’amica, tanto che il percorso era stato pensato inizialmente per i bambini dagli otto agli undici anni. In realtà si è trasformato in una meravigliosa scoperta di Bologna o Bononia, se preferite, alla romana.
Bononia sotto sopra era il titolo completo e il percorso si sviluppava sopra e sotto la città.
Ora, è vero, che io Bologna, in superficie non la conosco benissimo e non so esattamente quali opportunità storiche, artistiche possa offrire, ma sono rimasta incredula dallo scoprire che Bononia era soprattutto sotto.
Nell’epoca romana imperiale, Bononia era in superficie, ma la superficie del tempo era qualche metro sotto la superficie di oggi. I resti di allora sono sotto la città.
Il percorso, pensato da Start, si è sviluppato partendo proprio dal sotto il locale che ospita l’associazione. E il primo incontro è stato con un pezzo di Via Emilia antica, addirittura con marciapiede e da lì siamo usciti passando a fianco di un mosaico che testimonia la presenza di una casa proprio sotto la Piazza Maggiore di oggi
Eh sì, Piazza Maggiore di oggi non è proprio la stessa di allora, anzi non c’era proprio nell’età imperiale e lo spazio era occupato da case, le case di Bononia, di una piccola Bononia che a metà dell’attuale Strada Maggiore era già aperta campagna.
Con la faccia appoggiata alle pareti di vetro che lasciano intravedere il mondo antico, e il naso rivolto all’insù per cercare ci capire in che punto della Bologna moderna potessi essere… come una bambina meravigliata dalle storie raccontate da Daniela, l’archeologa che guida la visita.
Una cosa su tutte mi ha incredibilmente impressionato anzi due: la prima è che i resti di quell’era imperiale sono nascosti nei palazzi bolognesi e alcuni sono anche visitabili. Un pezzo della Via Emilia si trova dentro il famoso Hotel Baglioni e uno dentro al negozio di Roche Bobois e si possono andare a vedere, anche se non si è clienti né dell’hotel né del negozio.
La seconda cosa davvero affascinante è che Bononia era una sorta di luogo di villeggiatura, di riposo, i veterani romani venivano qua a trascorrere la loro pensione perché come compenso ricevevano delle terre che qui in pianura erano davvero abbondanti. L’ambiente che si era creato a Bononia era così un ambiente vivace che per il divertimento dei cittadini Nerone aveva fatto costruire il più bell’anfiteatro di tutto l’impero: tutto ricoperto di marmo.
All’interno dell’anfiteatro un capolavoro che ora è conservato al Museo Civico Archeologico di Bologna: la statua di Nerone. La statua è senza testa, com’era uso del tempo: la damnatio memoriae per cui le teste delle statue erano tolte con l’intenzione di cancellare l’immagine di quei personaggi illustri considerati nemici dello stato.
Sotto la sala borsa c’è un mondo… a parte la sala borsa sopra che è bellissima, (ma io dove ho vissuto i miei ultimi trent’anni?) sotto ci sono degli scavi veramente complessi, ma qui, accompagnati da una guida, si percepisce, si capisce, si vede tutta la storia di Bologna.
La visita prosegue in superficie con un accenno al fiume e al ponte sotterraneo che passano in prossimità delle due torri, sono intrigata anche da questo.
Sono estasiata e sorpresa di tutte queste chicche di notizie … tutte dietro l’angolo, tutte sconosciute… La visita che prosegue in superficie fino alla Chiesa di Santo Stefano e poi a Palazzo Pepoli…
Palazzo Pepoli è il Museo della Storia di Bologna e il nostro trekking urbano a piedi fra la storia sotto e sopra termina qui, in una sala con un pezzo di Via Emilia.
Questa Via Emilia è diversa da quella che si vede sotto Piazza Maggiore o all’Hotel Baglioni: questa mostra nitidamente i solchi dei carri che sono transitati sopra e che non si vedono nella via Emilia dell’hotel e del negozio.
Dove la strada passava nel centro, i carri non potevano transitare: c’era l’isola pedonale.
Il percorso era pensato per i bambini: forse sono tornata bambina o forse è stato talmente interessante che è adatto anche un pubblico adulto.
Hai capito in cosa consiste il trekking Urbano? Camminare, imparare, scoprire!
L’intenzione inziale era quella di passare un pomeriggio con un’amica, ma ero talmente impegnata ad ascoltare la guida che con lei non ci siamo quasi considerate. Poco male abbiamo rimediato con un aperitivo in una delle meravigliose, coloratissime e vivacissime vie del centro di Bologna.
Milly, mi prenoto anche per il prossimo anno.
- Il trekking Urbano nasce a Siena, ma sono moltissime le città che aderiscono con percorsi a tema.
- Il famoso anfiteatro, più bello di tutto l’impero, al momento non è visitabile perché si trova sotto un negozio che in questo momento è chiuso.
- Del Museo Civico Archeologico abbiamo visto solo un piccolissimo pezzo, ma mi sembra che sia da non perdere.
- Purtroppo il fiume sotterraneo e il ponte sono chiusi. Io tengo d’occhio BolognaWelcome nella speranza che prima o poi si possa tornare a visitarli.
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