#LollotourSulTrenino arriva a St. Moritz
Ci scontriamo con un mondo diverso e con il suggestivo lago.
Siamo arrivati alla stazione di st. Moritz che era già buio. Sul binario a fianco, il treno per Tirano era stipato all’inverosimile, colpa del blocco della circolazione dettato dalle condizioni meteo di quel pomeriggio (ricordate la nostra avventura?).
Dal cielo scendono ancor fiocchetti, ma la luce della luna traspare dalla nuvole, domani sarà una splendida giornata. La neve è per lo più immacolata, oggi ne è scesa veramente tanta anche qui. Traffico non ce n’è, l’aria è tersa, pulita, fredda, ma non gelida.
Cartina alla mano scegliamo il lungolago per raggiungere il nostro Hotel.
Siamo a St. Moritz uno dei posti più cari del pianeta e abbiamo deciso di risparmiare sulle spese di pernottamente scegliendo una camera con bagno in comune. D’altra parte noi siamo abituati ai campeggi, la cosa non ci sconvolge nemmeno un po’. Il lungolago è quasi deserto, solo un demente, passatemi il termine, si avventura con gli sci da fondo sul lago ghiacciato, al buio, vicino a dove il lago sembra davvero poco ghiacciato. Amante del brivido l’intrepido… contento lui! Il paese rimane sulla destra davanti a noi il quartiere dove probabilmente c’è anche il nostro albergo. Sembra di stare in Pedagna, il quartiere della mia città sorto all’inizio anni 80: palazzoni, palazzoni, palazzoni. Enormi condomini che poco hanno a spartire con la poesia di un paese di montagna. L’albergo Casa Franco è senza reception, bisogna rivolgersi ad un altro hotel lì vicino dove ci forniranno indicazioni e chiavi.
Casa Franco è uno di questi enormi condomini, la stanza non è grandissima, ma è pulitissima, senza televisione, e con il bagno a fianco. Il bagno in comune è super pulito e ordinato anche se in vari a quest’ora hanno già fatto la doccia.
Ci sentiamo come i principi e le principesse che nell’Ottocento venivano qui a passare le vacanze: ceniamo in camera. Ma non siamo matti, non ci facciamo portare la cena dall’hotel o da un costossimo ristorante della zona, abbiamo i nostri panini con la bresaola e il tenerello di livigno e le mele che la Siura Maria dell’hotel di Teglio, ci ha regalato per il viaggio.
Usciamo a fare un passeggiata. Siamo decisamente in un quartiere periferico e poco romantico, siamo vista lago, ma per il centro dobbiamo camminare un pochino.
Ammiriamo i pochi negozi che ci sono qui, gli alberi di Natale, ancora addobbati, i cumuli della neve fresca, che rendono tutto pulito, ovattato e silenzioso! Siamo nel paese delle slitte, ma quelle vere, quelle di legno, quelle montanare, quelle decorate
e nel negozio di antiquariato, dove ne addocchiamo una bellissima, sul muro a fianco, anche una stampa d’epoca chiaramente illustrativa sull’uso delle slitte…. e, aggiungo io, sulla condizione maschile, a cui Lollo non è immune.
Il centro è deserto. Io che immaginavo una città molto mondana, rimango delusa. Ok, va bene, saranno tutti a cena… ma proprio nessuno…
Una Ferrari ci romba di fianco, ed entra in zona a traffico limitato. Le Porche sono parcheggiate ovunque! Le vetrine sono il più alto concentrato del lusso e dei marchi mondiali della moda, con prezzi che non si possono guardare. In giro solo io e Lollo che sembriamo sbarcati da una spedizione sul Monte Everest.
No va beh… lo zaino lo abbiamo lasciato in camera… ma siamo arrivati proprio così! Si insomma, come arrivare con Porche Cayenne!
La chiesa e ristoranti da 25 euro per una pizza o un piatto di pasta, condiscono il quadretto della nostra passeggiata.
Il tipo con la Ferrari ci passa di nuovo a fianco ed entra nel parcheggio di una pizzeria, dove un “addetto” gli parcheggia l’auto e lui entra a riservare un tavolo… mi guardo la scena, dalla Ferrari escono in 4. Gulp! Esercizi di contorsionismo??
Dopo aver visto una parte delle vetrine, scorgiamo i bastioni di quello che potrebbe sembrare un castello… andiamo a vedere! Magari qualche cosa di tipico, in mezzo a questi condomini svizzeri alti quanto grattacieli.
Bello eh… proprio bello… ma non è un castello… ma lo sembra… con un albero da favola davanti, di quelli che si vedono solo nei film e 4,5,6 concierge e un traffico di taxi che vanno e vengono a più non posso… ora capisco… gli alpinisti dell’Everest, vanno a piedi, i principi vanno in taxi ecco perchè il centro è deserto.
La strada è completamente addobbata con le lucine natalizie, tutto ha un aspetto regale, maestoso e molto lussuoso, i 4,5,6 concierge che si trovano all’ingresso sono molto impegnati a dirigere il traffico degli ospiti e dei taxi… io rimango incantata a guardare tanto sfarzo e mi chiedo in quanti possano permettersi un posto del genere…. Visto il traffico, visto i taxi e visto il numero di concierge alla porta… direi TANTI!
Si torna a Casa Franco. La bresaola di Livigno si fa sentire ci fermiamo al bar dell’Hotel Sonne (dove ci hanno consegnato le chiavi) e per ammazzare la sete da breasola e dimenticare la nostra condizione di “poveri sherpa” anneghiamo i nostri pensieri nella birra!
La colazione al mattino, compresa nella nostra lussuossima stanza con bagno in comune, si fa all’hotel Sonne. Colazione a buffet, ottima, abbondante e con prodotti freschi e non confezionati. Leggo alla reception un interessante promozione che poi noterò che molti alberghi di questo quartiere applicano… (di sicuro non l’hotel-castello). Con più di due notti di pernottamento, lo skipass lo regala l’hotel, che sia colpa della crisi?
La giornata è Spa-zia-le! Il sole non è ancora arrivato, ma le cime sono illuminate, noi facciamo un giro fino in centro (con lo zaino in spalla questa volta) e poi andiamo a prendere il trenino. Non vorremo esserci persi qualche negozio top. No, veramente ieri sul trenino la guida ci ha parlato dell’unica, vera, tipica costruzione di St. Moritz che ora ospita una pasticceria e che è il simbolo della città, come possiamo perdercela?
Il Lungo lago questa mattina è davvero suggestivo, ghiacciato e foggy, sembra incantato
Anche questa mattina non c’è molta gente in giro. I negozi sono ancora chiusi, e girano per lo più furgoncini di corrieri che si affrettano nelle consegne e imprese di pulizie che puliscono i negozi prima dell’apertura. I ragazzini vanno già a scuola e sono in fila davanti al portone. Noi fotografiamo i due simboli di S. Moritz la casa tipica engandinese e Casa Futura, un esperimento di design… che boh…
La vedete là dietro la casa Futura??? Un fagiolone enorme sospeso… Foster e Partners lo studio di architettura… nomi grossi! Ma io sono perplessa ugualmente… se lo volete vedere meglio guardate qui.
A prendere il treno ora! Ci aspetta una giornata fantastica sul valico alpino più bello del mondo! Ma la nostra avventura non è finita qui…. sono riuscita a mettere in crisi la proverbiale perfezione svizzera! Alla prossima puntata….
Ps. Arrivati a casa, ho verificato: l’Hotel da mille (euro?) e una notte: è un Hotel storico del 1856 estremamente di lusso ed estremamente caro… forse anche di più di quello che potete immaginare… Badrutt’s Palace
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#LollotourSultrenino Neve, neve, e ancora neve!!!!! adesso non cade più… ma quanta ce n’è? http://t.co/y9RNx1REB5 http://t.co/5nly6s1Hw0
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#LollotourSulTrenino Che suggestione il lago di St. Moritz … foggy! http://t.co/4M9RsLDO7n
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#LollotourSulTrenino sta per lasciare St. Moritz. direzione Tirano, ma avete già letto le nostre impressioni su… http://t.co/u31MxDQL71