Monica, ha passato il testimone, non riuscendo più a gestire gli appuntamenti per #sensomieiviaggi, ha chiesto una mano e, a turno, ci daremo il cambio nel cercare il tema del mese! Questa settimana, tocca ad Annalisa Guarelli, adorabile per il suo modo vivace di scrivere.
Il tema è spettacolare di nome e di fatto, ci ha chiesto di rappresentare con 3 foto gli spettacoli e menifestazioni dei miei viaggi: le fiere, le manifestazioni, i corsi mascherati, le parate, le feste patronali durante i viaggi. Ed eccoci qua con il post “spettacolare”
Il viaggio oltre che reale è anche nel tempo! Ma quanto ero giovane?! Ok non è questo l’argomento, ma ero giovane davvero, tanto giovane che questo è stato il primo viaggio in uno pseudo hotel-villaggio all inclusive a Palma di Maiorca. E’ stato l’anno della maturità, la mia maturità e l’anniversario dei 20 anni di matrimonio dei miei genitori. Il viaggio è stato il regalo per tutta la famiglia, “anniversandi e maturandi”. A Palma di Maiorca. L’hotel era a Magalluf, il centro più “casinaro” di tutta l’isola, un paese nato per il divertimento, spiaggiona, chiringuitos, discotece come se piovesse, locali, birrerie come se non ci fosse più acqua un domani. I miei genitori avevano scelto questo posto perchè al centro della movida giovanile. Insomma per farci divertire. Poi c’era stata la proposta da parte dei Tour Operator delle varie escursioni tra cui, la serata con il torneo medievale, cavalli e cavalieri armatura e lancia in resta. Il trofeo si svolgeva in un maniero non molto distante da Magalluf, nella campagna all’interno dell’isola nel poderoso Castel Comte Mal. L’escursione comprendeva cena e spettacolo. Oggi come oggi, mi vengono dei dubbi che effettivamenti il castello fosse reale, ricordo che scesi dal pullman l’impressione era maestosa, vagamente somigliante al genere di Castel del Monte. La cena forse non era nemmeno tipica, ricordo l’avocado, non so perchè ma ricordo che ci diedero come antipasto un mezzo avocado farcito con una salsina. A me piaceva. Lo spettacolo era invece un torneo medievale, con cavalieri che con la lancia effettuavo giochi di destrezza ed abilità, cercando di rimanere in sella al cavallo nel modo più elegante possibile, con coivolgimento dei turisti, scelta della “bella” turista di turno che facesse da cavia in una parte di spettacolo. Finte battaglie, acrobazie da circo. Ma mi piacque un sacco, alla mia prima esperienza da turista servita e riverita come una principessa, mi sentii proprio come una prescelta, quando il Comte Mal, mi accolse all’ingresso con la sua signora mettendomi in testa una corona ed esibendosi in un signorile baciamano….. che fece, ovviamente, con tutte le signore presenti.
Il Capodanno in montagna è molto meno eclatante che nelle piazze di pianura. Spazi e climi diversi costringono i montanari ad inventarsi qualche cosa di diverso dalla festa in piazza con fuochi e musica a palla fino a mattina. Ovvero, la musica a palla è una costante, i fuochi pure ci sono, ma generalmente in montagna, mancano la piazza, manca di arrivare fino a mattina fuori all’aperto. In tutti i posti in cui sia andata in montagna nel periodo di Capodanno, la fiaccolata sulle piste da sci è unclassico. C’è chi aggiunge anche le sfilate dei capi d’abbigliamento da neve (sfido a farle in costume!!!), le dimostrazioni dei maestri di sci, ma la fiaccolata non manca mai e alla fine partono i fuochi artificiali. Se non sei invitato ad una festa privata, difficilmente riuscirai a fare mattina sulle piste, nonostante ci si vesta per essere imbottiti come un “Omino Michelin” il freddo non da tregua e rimanere in piedi un paio di ore sulla neve, comporta un assideramento delle parti terminali degli arti, i geloni e un dolore atroce quasi incredibile. Non a caso, a bordo pista c’è sempre il pentolone con il vin brulè, che secondo me viene somministrato anche ai bambini e la gente che balla e saltella come colpiti dal fuoco di Sant’Antonio. La musica a palla serve a far credere che la gente balli e si diverta e non che si muova per non morire assiderata. Poi parte la fiaccolata, sulla pista, con i maestri di sci e a volte persino con gli allievi della scuola sci. la musica discotecara, diventa coinvolgente e meditativa, sulla pista buia si disegnano coreografie e la mente vola ai buoni propositi e alle belle speranze per il nuovo anno. Io adoro questi Capodanni gelidi e intensi! Questo è il capodanno della ESF, la scuola di sci francese:
Rimanendo in tema montagna ora ti ci porto, ma in agosto. Aosta! Conosci la città di Aosta? E’ una città SPLEN-DI-DA! Lo è anche con niente, ma in agosto si trasforma in una ernorme festa a cielo aperto, allegra, colorata e molto interessante, La Foire d’été, la Fiera d’estate, nata per dare risalto alle lavorazioni artigianali della Valle, dalla pietra, ai vimini, al legno, arti antiche affiancate da quelle artigianali più giovani. La Fiera si snoda lungo le bellissime vie romane della città, con una scenografia di sfondo che ha dell’incredibile, la massiccia, maestosa e stupefacente porta Pretoria e le cime innevate sullo sfondo. Gli artigiani, circa 500 quelli che espongono, diventano ogni anno più bravi e con gli stessi materiali di sempre inventano ogni anno nuove e originali forme, di legno, di pietra di ferro battuto, di quelle che fanno casa, di quelle che in una casa fanno calore solo a guardarle, di quelle che se mio marito non mi toglie il portafoglio son guai… Oltre tutto ad Aosta all’ingresso del centro storico entrando dalla parte della porta di Augusto, sulla sinistra c’è una pasticceria che durante il mese di agosto, proprio in onore della Foire, produce una torta di mele rotonda grande quanto un pneumatico da camion che, da sola, varrebbe il viaggio per arrivare in città! Io vi vedo già: quest’anno ad agosto tutti alla Foire d’été.
Annalisa Guarelli Pedrina
Che bei racconti! Gli spettacoli nei villaggi turistici rappresentano un bel ricordo anche per me… Capodanno in montagna l’ho passato spesso, ma solo per cinque minuti fuori e poi subito dentro al calduccio! La fiera di Aosta non la conoscevo. Dev’essere proprio bella.
Monica Liverani
La Fiera di Aosta è davvero bella! Anche perchè bellissima la città stessa!
@AGuarelli
#sensomieiviaggi: villaggi turistici, fiaccolate e artigianato per Monica – http://t.co/RLTfNVo7RZ
Chiara
La fiaccolata sulle piste per Capodanno dev’essere davvero un bello spettacolo, che però mi limito ad ammirare dalle tue foto…davvero troppo freddo! 🙂
Monica Liverani
Se soffri il freddo la fiaccolata è proprio una tortura, ma io ho sempre una carica e l’adrenalina a mille che basta tenere in movimento i piedi e le mani a tempo di musica che il resto si scalda!
federica
Che bella che è aosta!
io non ci son mai stata per la fiera d’estate, ma ricordo come un incubo quella di Sant’Orso per quanta gente ci fosse!
Una volta sono stata anche ad un bel festival degli artisti di strada a inizio settembre, non so se lo fanno ancora ma era proprio carino
Norma
Che bella deve essere stata la fiaccolata ma non ci sarei mai andata soffro troppo il freddo.
Non conoscevo la fiera d’estate ma del resto non conosco neppure Aosta, devo rimediare
Grazie
Ciao
Norma