Qualche settimana fa sono andata a Montepulciano per provare l’esperienza di un vintage tour: un itinerario stradale, a due ruote, nella val d’Orcia, fra colline e campagna toccando alcuni dei borghi più belli della toscana come Pienza, Bagno Vignoni, Monticchiello e Montepulciano.
Dario Il proprietario di Vintage Tours noleggia Vespe e Lambretta d’epoca, per itinerari da vivere slow a cavallo delle due ruote più famose d’Italia, attraverso percorsi stradali particolarmente suggestivi e famosi. Talmente famosi che il primo pensiero che ho avuto, quando ho letto dell’attività di Dario, è andato subito al film Il Ciclone di Pieraccioni.
Levante, il protagonista, all’inizio del film percorre le polverose stradine della Toscana a cavallo di una moto, che non è una Vespa, mentre colline, prati, campi di girasole e filari di cipressi ai lati della strada scorrono accompagnando il suo monologo iniziale: l’immagine più famosa, ricercata, e apprezzata di questa parte di Toscana, da attraversare in modo lento per apprezzare i famosi panorami della Val d’Orcia.
Beh! Devo dirlo! Ero particolarmente elettrizzata, e forse anche mio marito che è sempre stato motociclista, ma che da quando ci siamo conosciuti non ha più fatto viaggi in moto. E poi diciamocelo pure: la Vespa d’epoca fa sempre un certo effetto, essendo simbolo del made in Italy Italiano e identificativa di un preciso periodo che, quelli della SUA età, ricordano di sicuro con nostalgia e piacere.
Il nostro Vintage Tours di gruppo è partito da Montepulciano, dalla sede del noleggio. Noi siamo stati i primi ad arrivare all’appuntamento e per questo ci siamo scelti una meravigliosa Vespa:
l’ho scelta del colore dei girasoli. Quei girasoli che avevo visto nella scena finale del film di Pieraccioni e che non avrei visto di sicuro in aprile. La nostra Vespa doveva spiccare sulla strada in mezzo al verde delle colline.
Qualche momento di difficoltà per far partire tutti quegli scooter d’epoca che non tutti sono abituati a guidare.
Dario aveva organizzato un itinerario stradale che ci portato a visitare località che non avevo mai visto, ma di cui avevo sempre sentito parlare.
Pienza
Pienza è il centro abitato più rinomato di tutta la Val d’Orcia, è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco, ma io l’ho sempre conosciuto per il suo pecorino, il pecorino di Pienza, appunto! Pienza, che rimane il paese più famoso della zona, mi è un po’ scivolato accanto, per quanto ero impegnata a fare foto, reggermi al pilota che ogni tanto si faceva prendere la mano dalla nostra Vespa giallo-girasole, e improvvisarmi regista d’assalto con il mio cellulare. Lungo la strada ci siamo fermati per ammirare quello che è considerato il panorama più famoso di tutta la Val d’Orcia, peccato per l’atmosfera un po’ grigia del cielo.
Ma del Pecorino di Pienza te l’ho già detto? Sì, forse qualche riga più su, ma il food è stato protagonista della successiva sosta al Dopolavoro Rurale La Foce di Pienza. Prodotti tipici rielaborati dallo chef, Olio Extra vergine di Oliva, vini di cantine locali, prodotti dell’orto che si trova proprio di fronte al locale e, che su prenotazione, si può anche visitare. Locale adatto per una sosta durante i viaggi in moto: oltre a noi, motociclisti della domenica (anzi del sabato), c’era parecchi gruppi di motociclisti più seri.
Che solo perché la cucina della Toscana è tanto famosa ci si crede di sapere tutto e invece ho scoperto che quello che ci hanno servito per pranzo era sconosciuto anche ai toscani: il Bico.
Il Bico
Il Bico è una specie di focaccia tipica della provincia di Siena, in particolare di una piccolissima frazione che si chiama Piazze che festeggia questo prodotto con una sagra dedicata.
Ho letto che la focaccia era un semplice impasto di farina e acqua cotto sotto la cenere. Era considerato un pane povero che serviva come accompagnamento per i prodotti dell’orto. Nel corso del tempo, la ricetta si è evoluta: al semplice impasto di acqua e farina si sono aggiunti lievito e olio extra vergine di oliva e le farciture sono diventate di salumi e formaggi. Il Bico si presta benissimo ad essere farcito e servito con un bel bicchiere di Nobile di Montepulciano.
Bagno Vignoni
Bagno Vignoni, come anche le terme di San Filippo, dove non abbiamo fatto in tempo ad andare, sono uno di quei posto di cui ho sempre sentito parlare tanto e bene. Bagno Vignoni, che non a caso ha questo nome è un Borgo medievale bellissimo, ben conservato e anche famoso per le sue terme che sono in attività dai tempi dei Romani. La caratteristica che lo rende speciale e molto particolare rispetto ad altri paesi della toscana è la vasca termale centrale. Il Borgo si sviluppa tutto attorno alla vasca, che occupa il posto della piazza. Nella piscina centrale, dove è assolutamente vietato bagnarsi, affiora l’acqua termale dovuta all’attività vulcanica del sottosuolo. Da molto desideravo vedere questo piccolo paese che ha uno stabilimento termale proprio in centro e delle vasche di travertino dove è possibile bagnarsi proprio fuori dal paese
Monticchiello di Pienza
Questo paese è delizioso, talmente perfetto da sembrare quasi finto. Il borgo è minuscolo, le sue vie sono intricate e acciottolate, il centro è tutto un saliscendi raccolto all’interno delle mura, con una meravigliosa veduta panoramica sulla Val d’Orcia. Di sicuro meriterebbe di essere annoverato fra i Borghi più belli della val d’Orcia mentre rimane un pochino in ombra rispetto alla più famosa Pienza, di sicuro è da inserire tra le tappe dei tuoi itinerari in moto.
I formaggi di Cugusi
Dopo Montichiello ci aspettava un’altra sosta al caseificio Cugusi . Il caseificio è uno di quei posti dove potrei entrare e morire felice. La location è immersa nel verde, con vista panoramica sulle colline dove le mandrie pascolano in modo naturale. La degustazione è stata falcidiante, non perché terribile, ma perché i formaggi che ci erano stati preparati per l’assaggio erano davvero troppo buoni: tre tipi diversi di stagionature, tre tipi diversi di formaggio, tutti particolarmente saporiti e fondenti, che abbiamo accompagnato con i vini che ci sono stati fatti provare dalle cantine Tiberini di Montepulciano e Cignozza di Chianciano Terme. I formaggi sono la mia passione non potevano non piacermi, ma in questa azienda a conduzione famigliare e prettamente femminile si sperimenta: i formaggi locali sono incrociati con altri tipi di formaggi con risultati esaltanti. Un esempio su tutti? Il Pecorino inoculato con il Roquefort che mi è piaciuto tantissimo e poi i fermentati in coccio, le riserve come il marzolino e il cenerino che viene conservato e maturato sotto la cenere come una volta, quando i frigoriferi non c’erano e la cenere serviva per tenere lontana la mosca, e poi gli erborinati e i fioriti simili al Brie francese, ma fatti con il latte di pecora.
E dopo una merenda così come si fa a mettersi in sella alla Vespa Piaggio per partire di nuovo?
Si fa, si salta in sella e a volte si salta anche giù dalla sella, visto che il cavallino giallo-girasole che avevo sotto il sedere ha alzato la testa più di una volta, e si vola verso Montepulciano, la nostra ultima tappa.
Montepulciano
A Montepulciano siamo entrati direttamente in piazza con le Vespe, che abbiamo parcheggiato tutte in fila di fronte al pozzo della piazza.
Sembrava di essere all’arrivo di una corsa interminabile, di quelle imprese memorabili, come il giro del mondo su una ruota sola, che ti fanno sentire un eroe. O un Vip. Ci guardavano tutti, ma d’altra parte non è cosa usuale entrare in piazza a Montepulciano in sella a delle Vespe Vintage. Montepulciano non ci ha accolto solo come degli eroi, ma anche come degli ospiti speciali offrendoci il suo Rosso e la sua migliore vista sulla Valle d’Orcia dalla terrazza dove si trova l’ingresso delle cantine del Redi.
Le Cantide del Redi
Questa cantina è stata nominata dalla stampa specializzata del settore come la cantina più bella del mondo, viene anche chiamata la
Cattedrale del vino, per la sua architettura interna che ricorda proprio una cattedrale. In realtà il progetto iniziale era stato proprio quella della cattedrale, ma con l’avvicendarsi delle guerre il progetto rimase sospeso e qui rimasero solo le cantine. La cattedrale del Vino si trova a 45 mt. sotto la piazza principale di Montepulciano: questa profondità permette di avere una temperatura e un’umidità costanti. Della cantina fa parte anche una grotta abitativa di origine etrusca. Su questa grotta si narra una storia che racconta la nascita della famiglia De Ricci proprietaria di questa cantina. Nella grotta era stato rinchiuso un uomo condannato dall’inquisizione per eresia in quanto faceva le previsioni del tempo studiando i ricci. La chiesa lo condannò, ma lo prese anche simpatia e non lo uccise e lo portò a vivere qui, battezandolo Riccio de Ricci. La conservazione di questa grotta è proprio voluta dalla famiglia in quanto è il posto dove tutto ha avuto origine.
Vintage Tours
Vintage Tours è il noleggio delle Vespa. Dario, ci ha accolti nel suo negozio, e ci ha fornito i mezzi che per tutto il giorno ci hanno permesso di percorrere itinerari stradali particolarmente belli e adatti alla Vespa. Montepulciano si trova a metà strada fra Roma e Firenze, la Val d’Orcia è attraversata dalla Cassia e dalla Francigena che sono percorsi stradali particolarmente belli da fare in moto e soprattutto con le Vespa, visto che gli itinerari stradali seguono i dolci pendii delle colline toscane. Per fare un giro come quello che ho fatto io mettiti in contatto con Dario per prenotare giorno, orario e mezzo, ma ricordati che:
- Per noleggiare la Vespa è sufficiente avere la patente B, i mezzi di Vintage Tours, che siano Vespa Piaggio o Lambretta (eh sì, ha pure le Lambretta) sono quasi tutte di cilindrata 125cc.
- Sono a disposizione due tipi di Vespa: un tipo più vecchio con il cambio manuale che è meglio guidare se hai già avuto altre esperienze con moto di questo tipo, oppure un tipo un po’ più recente dove non è necessario saper usare il cambio perché sono come scooter vintage.
- per noleggiare il mezzo, la patente te la devi portare dietro, come in qualsiasi altro tipo di noleggio: no documento, no mezzo.
- Dario di Vintage Tours è in grado di organizzarti sia itinerari stradali da seguire in autonomia, sia percorsi stradali in moto da fare in gruppo, guidati da lui o dal suo staff.
- Prima della partenza verrai istruito sull’uso della moto: l’accensione della Vespa, l’apertura della miscela, l’aria per aiutare l’accensione
- La dotazione completa della Vespa comprende: casco per i vespisti, sottocasco personalizzato Vintage Tours, k-way in caso di pioggia e anche selfie-stick per fare una montagna di foto e divertenti riprese on the road.
Io ero tanto emozionata prima della partenza ma l’esperienza moto-eno-gastronomica non ha affatto deluso le aspettative: il tour vintage è stato divertente, rilassante e appagante.
Pssss! Te lo dico a bassa voce in un orecchio: Lollo si è divertito un sacco (e ormai sai quanto sia in-emozionabile.)
Allora per quando prenoterai il tuo Vintage Tours? Ti aspetto per raccontarmi tutto!
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