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Valencia è stata la prima tappa di #AndalusiaonTheRoad. A dire il vero è stata un pochino sfortunata con noi: probabilmente non le abbiamo tributato la necessaria attenzione.
Credo che ci possiamo ritenere giustificati, Valencia rimane fuori dall’Andalusia e noi eravamo eslclusivamente concentrati su quella regione e poi è stata la prima tappa dopo 1536 km fatti tutti in un’unica tirata, attraverso l’italia, la Francia, la Spagna.
Abbiamo dedicato a Valencia una solo giornata di visita, Il tempo necessario per riprenderci dallo stordimento post-viaggio: fare tanti km in una volta sola è un po’ come avere cambiato il fuso orario.
Non abbiamo avuto modo di conoscerla approfonditamente. Ci siamo limitati a passeggiare e girellare per la città, senza addentrarci in modo particolare sui monumenti e i palazzi storici.
L’ora del pranzo, prima o poi arriva, e la piccola Topo, comincia a reclamare qualche cosa da masticare, in questo momento dediciamo cosa visiteremo di questa città: il Mercat Central.
Il Mercat Central di Valencia è un’istituzione, la sua prima apparizione, per mano mussulmana risale al 1200 quando la zona del mercato, la stessa dove sorge ora, era posizionata fuori le mura della città. Con il tempo il perimetro della città è cambiato in modo da poter annettere anche la zona del mercato e farla diventare una zona interna di Valencia. Il Mercato cambia location e ritorna nel corso degli anni, fino agli inizi del 1900 quando viene deciso di ristrutturarlo fino a farlo diventare una struttura di ferro, vetro e ceramica, tipico dello stile modernista: Il Mercat Central di Valencia come è oggi!
La struttura tipica del periodo della ristrutturazione, austera a tratti e ammorbidita dalla luce che entra dai vetri e dai colori delle piastrelle applicate all’esterno è ancora oggi il vero punto di riferimento commerciale per i prodotti agro-alimentare e ittico. E’ il Mercat dove i valenciani vanno a fare la spesa nella loro quotidianità. All’interno è luminossimo e ospita circa 300 operatori commerciali che espongono i propri prodotti nel modo più appetibile possibile.
E qui facciamo il primo incontro con il mitico prosciutto spagnolo, senza ancora avere la benchè minima nozione su questo prodotto che merita veramente il primato come miglior prosciutto del mondo. Li vediamo appesi, camminiamo in mezzo, odoriamo il profumo, e ci meravigliamo delle rilevanti differenze di prezzo fra i vari pezzi esposti, e fra il prezzo di questo e il nostro italiano.
Il mercato ortofrutta e ittico è uno sfavillio di colori intensi e prodotti di dimensioni fuori dal comune. Sarà il sole della Spagna che fa maturare prodotti così grandi e “pescado” così colorato?
Può essere! Passeggiamo fra le corsie del mercato inebriati dal profumo di “jamon” e chorizo e raccogliamo dai banchi gli assaggi che ciascuno commerciante offre nel proprio banco.
Sotto la cupola centrale del mercato, che è stata progettata per dare molta luce al mercato, in una piazzetta è stata allestita una postazione di cottura, con tavoli per l’assaggio: preprano paella espressa che qualcuno non manca di assaggiare. Dopo i salumi ci facciamo tentare dai colorati bicchieri conservati in montagne di ghiaccio e beviamo succo di frutta spremuto all’istante concludendo il tour assaggi con una serie di biscotti ripieni di strane marmellate e particolari abbinamenti.
Lo stile modernista del Mercat Central ci piace molto ed è effettivamente molto luminoso, abbiamo toccato con mano la nostra prima Spagna, mescolandoci ai Valenciani in una ordinaria giornata di spese. Non male! Oppure quello che ci è piaciuto di più sono stati gli assaggi?
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