Dal primo giorno che l’ho “provata” per me è stata la città ideale, così pulita, così ordinata, così tranquilla, così maestosa, così regale e reale.
Una Capitale molto tranquilla, giri per la città e si senti sereno, nessuna sirena, niente volanti.
Penso che si possa lasciare la borsa aperta in mezzo alla strada per poterla ritrovare il giorno dopo nello stesso posto con dentro le stesse cose.
Stoccolma galleggia sull’acqua un po’ dolce un po’ salata, un po’ mare, un po’ lago, il Malareen .Questa è acqua dolce, la parte di lago della città di Stoccolma nella cui baia c’è il campeggio piccolo e spartano che ci ha ospitato.
In ogni caso il campeggio è dotato di cucina e anche di piatti e stoviglie per cucinare (!!!!). Nonostante il mio forte spirito di adattamento, mangiare nel piatto di uno che forse lo ha solo sciacquato o forse neanche non mi riesce proprio, ma questo è un mio problema, in quel campeggio puoi proprio arrivare con lo zaino e la tenda e poco altro che il resto è tutta dotazione standard del campeggio.
La reception si trova in un caseggiato, un po’ decadente che offre anche camere tipo ostello ed in cima ad una collinetta dietro alla reception con vista panoramica sul lago Malareen una costruzione stile casa degli Adams funge da Pub. Nel complesso l’aria è davvero tutta un po’ decadente, ma sicuramente giovane.
Neo davvero difficile da sopportare di questo posto tutto sommato neanche troppo malvagio, la terribile umidità che ci faceva alzare al mattino bagnati come pulcini… ma ci è piaciuta per l’economicità e la comodità della posizione.
Un po’ come a Parigi sulla Senna, un po’ come a Budapest sul Danubio, un po’ come a Venezia o in qualsiasi altra città “galleggiante” le gite in barca o battello, con tanto di audio guida sono una costante, facile e comoda per avere una veloce panoramica della città. un po’ come gli Hop On Off, i servizi di Pullman che di fare il giro completo della città, delle attrazioni, dei monumento con possibilità di scendere a visitare e risalire al giro seguente. Non ce lo siamo lasciati scappare e abbiamo scoperto che Stoccolma, come tutta la Svezia, sarebbe proprio un bel posto per viverci.
Abbiamo scoperto che il welfare è la priorità principale del Re! Come in Italia direi…
Abbiamo scoperto che il Re non ha origini divine o regali, ma che discende da un soldato molto benvoluto dal suo sovrano tanto da adottarlo e farlo diventare suo successore! Come essere al posto giusto, al momento giusto…
Abbiamo scoperto che il popolo ama il suo Re! Come in Italia direi….
Abbiamo scoperto che la sanità e la casa sono un diritto di tutti! Come in Italia direi…
Abbiamo scoperto che le famiglie sono molte numerose perché hanno disponibilità economiche che garantiscano tranquillità e perché le mamme sono tutelate ai massimi livelli” Come in Italia direi….
Abbiamo scoperto che l’istruzione è garantita e gratuita dalla nascita al Master! Come in Italia direi…
Abbiamo scoperto che Stoccolma sembra davvero un gran bel posto per viverci. Come in Italia direi…
Ci raccontano però anche della immensa voglia di sole e caldo di cui gli svedesi soffrono, tanto è che in giornate come quelle che abbiamo avuto noi, si ammassano letteralmente sulle rocce ai bordi del lago o del mare per poter prendere tutto il sole e il caldo possibile. Li abbiamo visti dal battello, attaccati alle rocce come delle cozze, nella migliore delle ipotesi riescono a stare seduti su uno “sprocchio” di roccia, diversamente li vedi in piedi appoggiati alla roccia con il telo sulla spalla, che prendono il sole o leggono un libro… sembravano tante formiche!
Sull’acqua non solo battelli, ma anche canoe, noleggiate per le gite in solitaria, lungo i canali o sul lago. Mentre siamo sul ponte ad aspettare il trasmonto, osserviamo due giapponesi che noleggiamo una canoa. Supponiamo che il noleggiatore gli stia dando indicazioni su come comportarsi, che gli dica di non allontanarsi, caricano tutto sulla canoa, compreso le loro immancabili macchine fotografiche…. mentre in noleggiatore si spreca in raccomandazioni.
Il tempo di fare non più di 4 remate e raggiungere circa la metà del canale, e la canoa si ribalta, perdendo tutto il suo carico prezioso di tecnologia e persone. Uno ha il giubbotto di salvataggio, e rimane aggrappato alla canoa rovesciata, probabilmente non sa nuotare, l’altro raggiunge a nuoto la riva, il noleggiatore si dispera lanciando funi verso il nuotatore! Questi, che sono partiti come “super esperti” all’avventura con la canoa, sono rimasti in meno di 10 minuti in mutande. La scena è stata davvero comica e la Topo ride ancora al pensiero di questi due “fenomen” giapponesi ribaltati a Stoccolma!
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