Marzamemi e Portopalo di Capo Passero sono due località della Sicilia Sud Orientale. Portopalo di Capo Passero è considerato il punto più a Sud di tutta la Sicilia. Le due località si trovano nel Comune di Pachino, noto ai più per la produzione dei famosi pomodori IGP.
Siamo partiti per la Sicilia allo sbaraglio, abbiamo deciso mentre venivano a casa da Numana il sabato pomeriggio e arrivati a casa abbiamo fatto un veloce cambio “bagagli” per ripartire all’alba della domenica.
Come da nostra abitudine, siamo andati dritti alla meta e alla sera alle 20.00 eravamo già posizionati nel campeggio di Portopalo in attesa dell’arrivo del gruppo di amici che si trovava già in Sicilia. Noi in questo viaggio eravamo gli infiltrati, ci siamo aggregati ad un gruppo di amici che stavano seguendo il proprio itinerario in camper: ci hanno dato le coordinate, e noi siamo arrivati. Io non sapevo nulla della Sicilia sud Orientale.
Portopalo di Capo Passero
Arrivare a Portopalo di Capo Passero, vuol dire entrare nel cuore della zona di produzione del Pachino. Prima di riuscire a vedere il mare di questa zona, si attraversano distese di campi, ricoperte di serre di pomodori. Le serre a tunnel o le coperture estive che proteggono le coltivazioni dei pomodori sono il panorama predominante che puoi vedere dalla cittadina di Pachino scendendo verso Sud, verso il punto più meridionale della Sicilia.
La località di Portopalo di Capo Passero è una piccolo paese affacciato sul mare di fronte all’isola di Capo Passero.
L’isola di Capo Passero è un minuscolo francobollo di terra gettato nel mare Ionio e raggiungibile anche a piedi attraverso un passaggio, per lo più sommerso che è però facilmente percorribile con la bassa marea. Diversamente l’isoletta si può raggiungere dalla spiaggia con una canoa, un pedalò o con le piccole barche dei pescatori, che, ad orari prestabiliti effettuano il servizio fino all’isola. Sull’isola c’è un forte e un’antica tonnara.
Per la sosta a Portopalo di Capo Passero è presente un’area di sosta camper che ci avrebbe accolto anche noi con la Maggiolina se non fosse già stata al completo. Questa area di sosta è la soluzione più economica, e forse anche la più comoda, visto che si trova affacciata sul mare, e praticamente in centro al paese.
L’area di sosta la Cicogna è piccina, avendo pochi posti non accetta prenotazioni, non dispone di bagni, ma di docce e lavandini si, è dotata di colonnine per l’energia elettrica.
Non avendo trovato posto a Portopalo, ci siamo spostati a Isola delle Correnti.
Isola delle Correnti
È sempre una località di Portopalo di Capo Passero. Venendo da Pachino quando si entra nel paese di Portopalo si tiene la sinistra seguendo le indicazioni per Isola delle Correnti, allontanandosi dal centro del paese e attraversando altri campi di pomodori pachino. L’isola delle Correnti è davvero il punto più meridionale della Sicilia: in linea d’aria si trova al di sotto del parallelo di Tunisi pur rimanendo in Italia. Anche questa piccola Isola, con ridotta superficie, quasi totale assenza di flora, fauna per lo più costituita di gabbiani e lucertole, qualche costruzione e il vecchio in faro in disuso, era una penisola come l’Isola di Capo Passero.
Il suo nome deriva dal fatto che l’isoletta si trova all’incrocio fra il mare Ionio e il Mare Mediterraneo, le correnti marine e del vento si intrecciano davanti a questa isola dandole il nome. Non è un caso che nei pochi giorni che siamo stati, da un lato della spiaggia il mare fosse sempre mosso, mentre dall’altro più calmo.
L’isola è facilmente raggiungibile a piedi, specialmente se c’è la bassa marea, il percorso è roccioso, ma facilmente percorribile, sempre e comunque a “mollo” nell’acqua anche con bassa marea.
Le spiagge di fronte all’isola sono due e s’incontrano in una punta che sembra fare da spartiacque naturale fra i due mari. La sabbia è dorata, quasi rossastra e il mare, nella zona dove è calmo è caldo e trasparente.
Tutto l’ambiente da una sensazione di desertico e lunare: non ci sono grandi alberi, anzi quasi nessuno, e la sabbia rossastra rende il panorama molto suggestivo. La brezza soffia incessante: più debole al mattino, molto più intensa nel pomeriggio movimentando lo specchio di acqua mediterraneo.
Camping Captain
Abbiamo sostato un paio di giorni nel campeggio Captain che si trova direttamente in spiaggia, proprio sulla punta che si allunga vero l’Isola delle Correnti.
Il campeggio è abbastanza grande, ma di ombra non ce n’è molta, in molti casi si benedice anche la brezza pomeridiana.
I servizi sono piuttosto spartani, l’acqua calda non esiste, solo temperatura ambiente (c’è da sperare che sia molto caldo). Il campeggio Captain è dotato anche di bungalow rotondi che sembrano dei tucul. C’è un bar e mini mini market, sembra che non abbia quasi nulla, ma in realtà si riescono a comprare molte cose. Quello che non si trova al minimarket, si compra al bar che fa anche da ristorante e da pizzeria a bassissimo costo. I piatti che preparano sono economici, abbondanti e buoni, la pizza costa nulla ed è davvero buona. Spesso c’è la fila per acquistare da mangiare. Paradossalmente costa quasi meno comprare al ristorante che al minimarket.
Sinceramente per i servizi che offre il camping Captain, il costo è un po’ caro, ma sono anche l’unica possibilità di campeggio in zona, a parte la piccola area di sosta di Portopalo.
Il terreno è completamente sabbioso, le ultime piazzole verso la spiaggia, sono in spiaggia: abbandonate e dimenticate per sempre le scarpe e abituatevi a dormire con i granelli nelle lenzuola.
I tramonti dalla terrazza sopra il bar sono davvero seducenti, intorno al campeggio, oltre al mare da una parte, e i campi di pomodoro dall’altra, il nulla assoluto. Quando vieni qui è perché ti vuoi dimenticare del tuo mondo di ogni giorno. Vieni attrezzato perché per fare la spesa ti serve un mezzo e non ci sono autobus o navette che ti portino, per quanto vicino, a Portopalo.
A parte il rapporto qualità/prezzo, il luogo è magico, è uno di quei posti dove puoi andare in spiaggia alla sera con la chitarra, dove puoi decidere di rimanere sul bagnasciuga fino oltre al tramonto, un posto dove i vestiti non servono, le scarpe le puoi dimenticare, dove puoi leggere e finire il tuo libro, giocare a frisbee, comunicare con i vicini di piazzola e riposare tanto.
Pomodoro pachino
Il Comune di Pachino è molto noto per il suoi pomodori di Pachino IGP. Ho sempre creduto che la varietà di pomodoro che si potesse fregiare dell’etichetta IGP fosse unicamente il pomodoro ciliegino, ovvero, per me il ciliegino era esclusivamente pomodoro di Pachino e il pomodoro di Pachino era esclusivamente il pomodoro ciliegino.
No! I pomodori che vengono coltivati nella zona di Pachino e che possono vantare l’appartenenza alla categoria IGP sono di tre tipi diversi: il pomodoro ciliegino, il pomodoro costoluto e il pomodoro tondo liscio. Tutti pomodori di Pachino prodotti e raccolti in zona IGP. Come ogni IGP che si rispetti c’è un disciplinare di produzione da rispettare che detta le regole per la coltivazione, per garantire una qualità di prodotto eccezionale.
Il pomodoro di Pachino però non è originario della Sicilia, è stato trapiantato in questa zona da una società sementiera israeliana che ho attenuto questa particolare varietà che si può conservare anche se raccolta rossa e matura.
Probabilmente l’introduzione di questo prodotto ha comportato notevoli modifiche nel panorama del territorio.
Marzamemi
Di Marzamemi avevo sentito parlare da mia mamma, che era andata durante le feste di Natale. Un gioiellino da vedere!
Lasciato Portopalo di Capo Passero in direzione Nord verso Noto, ci siamo fermati a Marzamemi. È un borgo di pescatori tranquillo e sonnolento di giorno, vivace e mondano di sera. Il suo piccolo centro perfetto, ordinato, chiaro, con una bella piazza, vicoli caratteristici tutti bianchi e terrazze affacciate sul mare è diventato il teatro della vita notturna e mondana della zona. Non andare troppo presto, non troveresti niente di aperto e nessuno a passeggio, come se fosse un paese fantasma.
Anche i parcheggi a prima vista possono sembrare abbandonati, ma basta avvicinarsi alla sbarra dell’ingresso e il proprietario ti raggiungerà in pochissimo tempo per farti parcheggiare e per incassare.
Marzamemi ha il cuore della Sicilia, il profumo del mare, il sapore del tonno, i colori delle piccole barche del porto.
Marzamemi è davvero un gioiello.
Siamo arrivati troppo presto e l’abbiamo trovata deserta e sonnecchiosa, fulgente sotto il sotto l’implacabile sole siciliano d’agosto. L’abbiamo trovata meravigliosa, ordinata e antica.
La storia di questo piccolo borgo risale al 1752 quando il principe di Villadorata, proprietario di tutto il centro storico, arrivò dopo gli arabi e la fortificò trasformandola nella gemma di oggi.
All’inizio del Novecento venne costruita la tonnara e anche il deposito del ghiaccio. Una tonnara che faceva concorrenza a quella più grande di Portopalo di Capo Passero.
Poi è tutto finito, quando i tonni sono spariti da questo tratto di mare e il paese ha finito la sua ragione d’essere.
Ora rivive, vive di sera e di notte, vive di una vita diversa dall’attività della pesca ma è incantevole.
Il paese è minuscolo anche se con grandi panorami e straordinari scorci.
Il giro è breve soprattutto se arrivi prima delle undici quando il paese dorme ancora. Abbiamo fatto una sosta alle spalle della Piazza Regina Margherita, lungo via Letizia, dove ho avuto il primo fantastico approccio con la granita ai gelsi con la panna. Folgorata!
Abbiamo fatto sosta anche da Adelfio un magazzino che vende esclusivamente prodotti tipici siciliani, e in particolare prodotti derivati dalla lavorazione del pesce. Diciamo che ci abbiamo perso una buona parte del nostro tempo e che quando siamo usciti il paese cominciava ad animarsi.
La Lonely Planet della Sicilia che mi ha accompagnato in viaggio, recitava che la zona Sud Orientale della Sicilia è una zona non particolarmente interessante dal punto di vista storico e paesaggistico limitandosi a descriverla come una zona dall’atmosfera rilassata e priva di cementificazione, senza parlare nè di Portopalo di Capo Passero, e nemmeno di Marzamemi: per fortuna, dico io, lasciamo che questa zona rimanga sconosciuta e intatta perché è di una bellezza disarmante.
Sara
Mi hai incantata con questa bellissima descrizione…sarà perché è da tempo che Marzamemi mi ha conquistata!!!
avevo già guardato tutto, poi alla fine non sono andata…ma resta nel mio cuore e prima o poi (spero prima) andrò di sicuro!!!
Monica Liverani
Infatti mi pare che ne avessimo già parlato. Marzamemi incanta a prescindere
Vincenzo Buscema
Salve questo è il mio cellulare 3334412742 mi può contattare gentilmente…ho di bisogno delle informazioni…Vincezo ..
Monica Liverani
Buongiorno Vincenzo, se hai bisogno di informazioni puoi chiedere anche qui.