Lungo la Strada Atlantica Rv 17 attraversiamo la Norvegia da Nord a Sud passando da quasi set cinematografici, a panorami spettacolari fino ad un viaggio indietro nel tempo
Siamo in Norvegia, è vero, ma è come se fossimo ai caraibi! Si l’acqua ha gli stessi colori soprattutto alle Lofoten, ma noi siamo qui che ricordiamo il film “Pirati dei Caraibi-ai confini dei mondo!. Ricordate l’ultima scena del film quando il secondo di Jack Sparrow urla “Maelstrom!!!!” Ecco Qui in Norvegia oltre ai colori carabici delle Lofoten hanno anche il Maelstrom. Il Maelstrom è gorgo gigante che si forma in uno stretto da una particolare conformazione stretta e bassa in cui le correnti entranti e le correnti uscenti formano questo fenomeno. Ci sono gli orari sul ponte, perchè il flusso delle correnti è condizionato alle fasi lunari. Il gorgo è molto pericoloso specialmente per le imbarcazioni di piccole dimensioni, che però non esistano ad avvicinarsi per sfidare il mare.
Immaginiamo, per scherzo, insieme alla Topina di vedere qualche barca infilarsi nel gorgo per vedere l’effetto che fa, ripercorrendo le scene del film, meglio di no va, ma la fantasia dei bambini è enorme!
Riprendiamo la strada Atalantica Rv17 che ci accompagna attraverso panorami grandiosi. Montagne strepitose, ghiacciai enormi e fiordi incantati. Come lo Svartisen il secondo ghiacciaio più vasto della Norvegia che si tuffa direttamente nel mare.
Ma non è questo il ghiaccio che vogliamo vedere noi da vicino. Questo percorso lungo la strada Atlantica Rv17 ci porterà alla fine direttamente sul ghiacciaio più ampio di tutta la Norvegia e non solo, ma la strada è ancora lunga!
Attraversiamo nuovamente la linea immaginaria che identifica il Circolo Polare Artico. L’attraversiamo in traghetto. I passaggi in traghetto si sprecano in questa zona. Siamo sulla strada dei fiordi e a volte è molto meglio attraversarli in barca piuttosto che seguire la circonferenza.
Finalmente esce anche il sole permettendoci di vedere i colori e spaziare un po’ di più con la vista.
Deviamo in direzione Trondehim, finalmente i panorami nordici si svelano!
Ricomincia a piovere, ma non rinunciamo ad una deviazione per andare a vedere le incisioni rupestri di Bolarein.
Le incisioni rupestri sono incisioni dell’età della pietra… 5000 ani fa! Stanno lì sulle pietre e fanno bella mostra di loro. Alcune di loro sono particolarmente evidenti come la renna, altre sono state ripassate con il colore rosso (ma recentemente, il rosso non è il loro colore originale) altre sono meno evidenti, ma guardando bene, le figure sono riconoscibili.
Il Sito di Bolarein è molto meno rappresentativo e famoso rispetto a quello di Alta che si trova molto più a nord e che conta più di 5000 graffiti databili fra il 4200 e il 500 A.C. ed è stato nominato Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ma quello di Bolarein si trova un delizioso bosco con area pic-nic annessa e negozio di souvenir, è gratuito, e per i bambini è un esempio più che esaustivo dell’età della Pietra. Il fatto che le incisioni rupestri siano molte meno e che siano anche un po’ nascoste, fa si che non si annoino e che possano far finta di fare una caccia al tesoro per trovare le testimonianze degli uomini della Preistoria.Si ok, in questa foto ci vuole un po’ di fantasia per capire cosa c’è, ve lo dico io: l’incisione rappresenta un uomo con qualche cosa nei piedi che può ricordare vagamente degli sci o delle ciaspole… o comunque qualche cosa che aiuti a camminare nella neve alta che probabilmente 5000 anni fa era anche molto di più di quella che scende ora.
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Nostalgia da Norvegia Norvegia: Maelstrom, panorami e incisioni primitive – http://t.co/2cjDvZYgqw http://t.co/FbVKygC8u0
@framorinfo Noi le abbiamo viste in Norvegia http://t.co/Sp2Oc1KpUu , ma quelle della Valcamonica sono decisamente da vedere