In questi giorni e per i prossimi sei mesi Milano sarà il centro del mondo, con il suo Expo2015 lo sarà di certo, eppure io a Milano non ci sono andata per quello.
Milano l’ho frequentata più che altro di passaggio e per lavoro arrivando in un ufficio e chiudendomi lì dentro in zona Manzoni/Montenapoleone, il Duomo l’avevo visto solamente una volta e di sfuggita da una strada da dove si intravedeva un angolo, passando in auto.
Non avevo mai avuto voglia neanche di andare a conoscerla meglio, anzi ho sempre detto che una città come Milano con tutta la sua confusione e il suo smog non mi avrebbe mai potuto attirare, che non avrei mai potuto viverci, che non era il mio genere.
A parte il fatto che “crescendo” (o invecchiando) sto vivendo un processo inverso a quello che normalmente vivono tutti, ovvero che la mia città comincia a starmi stretta e avrei voglia di poter sfruttare quello che le città grosse possono offrire, domenica scorsa ho incontrato Milano e l’ho trovata davvero molto bella.
Occasione: accompagnare due adolescenti all’Alcatraz di Milano in occasione di ITAtube 2015, manifestazione a metà fra concerto, convention e spettacolo dove i protagonisti sono famosi youtuber che si fanno le foto con i fan, non firmano autografi, e forse raccontano come hanno cominciato la loro carriera di youtuber. Se volete avere più dettagli sulla “mammitudine” LePortiamoLeLasciamoEntriamoCeLe Rubano, chiedete e vi sarà dato perché ora vi voglio raccontare quello che abbiamo visto dimenticandoci le nostre figliole dentro a quel locale: abbiamo camminato, io e l’altra mamma, tutto il pomeriggio per Milano.
Dopo un rapido sondaggio in alcuni gruppi Facebook, dove gentili e appassionate Milanesi si sono prodigate in consigli su come passare una giornata in città, avevamo battezzato il nostro percorso: Piazza Gae Aulenti, Corso Como e zona Brera.
Traffico a Milano
Io non so se la zona di Via Valtellina è una zona particolarmente trafficata, ma l’impressione che ne ho avuto è assolutamente diversa da quella che mi ero fatta nella mia fantasia: traffico più che umano, almeno per i canoni che mi immaginavo per Milano, saremo state fortunate, sarà che era domenica verso l’ora di pranzo, sarà che era una domenica caldissima, ma di traffico ce ne era davvero poco e questo ha subito fatto una buonissima impressione. Fortuna? Può essere.
Piazza Gae Aulenti
Si arriva qui e sembra quasi di essere in un altra città, la torre Unicredit svetta abbagliante conficcandosi contro il cielo blu.
Il cielo blu! Ma il colore di Milano non era il grigio? Abbagliate da schegge di luce che saettano dai vetri dei palazzi ci affacciamo sulla Piazza, bella, ampia, luminosa, chiara, bianca, ombreggiata da strutture di acciaio ricoperte di verde. Acqua che scorre ovunque, pozze, fontane e bambini in pannolone e piedi scalzi sgambettano dentro i pochi centimetri di acqua scenografica che dominano la piazza.
Sulla Piazza si affaccia una Feltrinelli da dove esce profumo di pane appena sfornato (ebbene si può anche mangiare in libreria) e Illy Caffè Milano dove, in modo alternativo, invece del caffè abbiamo bevuto una… spremuta? centrifuga? estratto?
Una bevanda di arance spremute o pressate, liscia e vellutata come non ne avevo mai bevute.
Il bosco Verticale
Il bosco Verticale ha un impatto incredibile.
Sono due grattacieli abbracciati da 1000 specie di piante e alberi, che rendono l’immagine delle costruzioni ancora più verticali e proiettati verso il cielo. L’effetto è incredibile, sembra che gli alberi siano abbracciati alla struttura dei grattacieli, con un verde che contrasta con il colore dei materiali da costruzione.
I due edifici che compongono il bosco verticale sono considerati i grattacieli più belli del mondo.
Sotto i grattacieli 5 ettari di grano.
Il campo di grano a Milano
Non è una rima buttata lì a caso. Il campo di grano esiste davvero, 5 ettari di campo, 5000 milanesi volontari che hanno partecipato alla semina su 15500mc di terra coltivabile riportata dove sono stati riversati 5000 kg di concime e 1250 kg di sementi.
Il campo di grano è considerato un’opera d’arte ambientale, realizzata dall’artista americana Agnes Denes. Il campo di grano occupa al momento lo spazio che prossimamente sarà occupato dalla biblioteca degli alberi, un altro progetto, approvato e in attesa di realizzazione che permetterà di convertire questa zona a parco urbano disegnato dall’architetto paesaggista olandese Petra Blaisse.
Corso Como
A me e a Michela, Corso Como è piaciuto tantissimo. Sarà che quando abbiamo messo piede nel corso era già ora di pranzo, sarà che tutti i locali hanno il loro spazio in mezzo al corso coperto da ombrelloni e sarà che un sacco di gente era seduta a pranzo.
Ci siamo lasciate conquistare da Corso Como, e abbiamo assaggiato il brunch americano di California Bakery, noi eravamo entusiaste dei bagel e ci siamo emozionate quando al tavolo vicino al nostro è arrivato un piatto con i club sandwich infilzati in 3 spiedoni. Sarà che ho sempre sognato di aprire un locale o pasticceria americana come questo, abbiamo goduto del clima perfetto, dell’ombra miracolosa e dei buonissimi bagel newyorkesi che abbiamo ordinato e che ci sono arrivati circondati da crostini, patatine, onion rings.
Oh Sì! Quanto ci è piaciuto California Bakery! Anche l’interno ci è piaciuto davvero molto, con la vetrina colma di altissime torte americane e le pareti tappezzate da tovagliolini con messaggi e disegni dei clienti, ceste al soffitto, colori chiari.
Nello stesso istante in cui davamo il primo morso al bagel abbiamo intensamente pensato alle nostre figliole intente a fare la fila per farsi la foto con uno youtuber. Noi con la bocca piena. 😎 😎
Galleria Vittorio Emanuele e il Duomo.
Continuando a camminare siamo arrivati in galleria Vittorio Emanuele e finalmente siamo sbucati sulla Piazza del Duomo. La galleria era strapiena di gente, come immagino possa essere ogni giorno, l’impressione che mi ha lasciato è l’eleganza, al di là dei bei negozi (di cui non si può nemmeno guardare la vetrina per non rischiare di svenire) tutta la galleria è davvero elegante, ma questa non era la prima volta che la vedevo.
Il Duomo finalmente per intero, visto in tutta la sua totalità. Bello, bianco, pulito e di nuovo mi sono chiesta, ma il colore di Milano non era il grigio? Atmosfera talmente tersa che ogni guglia, ogni puntina, ogni angoletto, era perfettamente definito contro il blu del cielo. L’unica cosa che stona in Piazza del Duomo è la mela gigante che ricorda l’Expo: non mi piace!
Bella Milano, bella davvero, al centro del mondo ben oltre l’Expo.
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