Malta vintage, non perché è una destinazione “superata” ma perché io l’ho conosciuta ben 19 anni fa. Un meta oscura e conosciuta, che quando dissi a mia mamma che andavo a Malta quasi le prendeva un “coccolone”.
Lei nello stesso periodo sarebbe stata a Capo Nord, lei nell’estremo Nord dell’Europa io nell’estremo sud. Saremmo state agli antipodi e sarei partita da sola. Donna, sola, poco più ventenne in un’isola di cui pochi parlavano e che io immaginavo come una sorta di Medina Araba in cui si parla inglese. Era un’avventura a tutti gli effetti, e non avevamo i cellulari e anche le comunicazioni internazionali con i telefoni fissi non erano ad uno stato particolarmente avanzato.
Malta è stata sorpresa: divertimento, caldo e mare, cultura e indipendenza all’ennesima potenza. Mi aveva prenotato la vacanza uno dei miei titolari, allora lavoravo in agenzia viaggi, era appena rientrato da un’educational da quell’isola e aveva messo subito in pratica quello che che gli avevano mostrato, ma con me non era stato di moltissime parole:
Cosa si mangia? ma si si mangia abbastanza bene e internazionale.
Com’è il mare? si è bello….
Com’è la gente? si è tranquilla…
Consigliata ma senza troppo entusiasmo. Ero un pochino titubante, ma avevo avuto un anno devastante a livello lavorativo e personale e non potevo non andare via. Se mi ci mandava voleva dire che mi ci sarei trovata bene!
Mi aveva prenotato tutto lui volo e hotel. L’hotel me lo aveva prenotato a Sliema.
Sliema è una città turistica palazzi, alberghi, pensioni e camere in affitto, una Promenade lungomare e un bel porto turistico. Tante scuole. Perché a Malta ci si andava e ci si va anche per imparare l’Inglese: scuola al mattino e mare al pomeriggio.
Il cuore del divertimento e della movida maltese è a pochissimi chilometri da Sliema, St. Julian, tutto concentrato nella zona denominata Paceville. Locali di tutti i generi, dai pub inglesi, ai bar in stile hawaiano, bar in stile americano, fast food e discoteche degne della migliore Ibiza anni 80, e un gettonatissimo Casinò. Impossibile per una poco più che ventenne non divertirsi.
Divertimento smodato e cultura e natura, a Malta si sposano magnificamente: un mare cristallino e azzurro da far invidia alle migliori immagini caraibiche, spettacolari scogliere bianche e contrastanti con il riflessi del trasparentissimo mare, formazioni geologiche particolari.
Culture arabe e occidentali che ci incontrano e si scontrano, lasciando traccia di una mescola di cultura e architettura che passa dal siculo-barocco, fino ad arrivare al moderno inglese e con intermezzi arabi. Il mistero dei Templari scomparsi, ma sempre presenti nella croce maltese, nell’ordine dei cavalieri di Malta, misteri e imprese eroiche che non smettono di incuriosire e di stupire ad ogni angolo de La Valletta!
E poi le isole Calypsee Gozo e Comino, sorelle minori di Malta, piccoli gioielli seminati in un mare di confine fra l’Europa e l’Africa, talmente sconosciuti a più, da riuscire a mantenere nascosti testimonianze di culture antiche, mare invidiabile e una natura incontaminata da conoscere in jeep su strade sterrate in mezzo a scogliere e paesaggi quasi desertici e bianchi, talmente abbaglianti da rendere ancora più blu quello del mare.
Una vacanza indimenticabile perché è stata la mia prima esperienza all’estero completamente sola, galvanizzata dalla situazione e dell’età non posso fare a meno di ricordarla con euforia, ma non posso negare che le infinite, perché infinite sono davvero, possibilità culturali e naturalistiche, mi hanno davvero convinta su quest’isola di cui così poco si parla.
Vintage lo è per me che la ricordo con foto ingiallite, ma voi che non l’avete mai vista consideratela a giusto diritto una meta inesplorata e sconosciuta ideale anche per un weekend lungo in qualsiasi periodo dell’anno per il clima particolarmente “africano”.
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Malta “vintage” io e lei ci siamo conosciute una ventina di fa….
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