Le Maldive sono una destinazione elitaria? Non più. Oggi le Maldive low cost sono una soluzione possibile e l’incanto del paradiso diventa alla portata di tutti se alloggi nelle guest house sulle isole dei pescatori.
Mai avrei pensato di fare una vacanza alle Maldive.
Per due ragioni: il tipo di vacanza e il costo.
Stare una settimana sdraiata su una spiaggia, sotto una palma, con il più bel colore di mare che si possa desiderare non è mai stato il mio ideale di viaggio.
A parte il tipo di viaggio, anche avessi voluto dedicarmi una settimana di assoluto nulla, non avrei potuto permettermelo. I prezzi per una settimana in resort alle Maldive sono di molto superiori al mio standard di viaggio in maggiolina di almeno 3 settimane.
Maldive per tutti: soggiornare in guest house
L’alternativa e la possibilità di conoscere le Maldive sono le guest house. Da un po’ di anni il governo maldiviano ha permesso agli abitanti delle isole di aprire le loro case per ospitare i turisti. Una guest house, generalmente è una tipica casa maldiviana che si trova in una delle isole dei pescatori abitate dali maldiviani. Stare in un’isola dei pescatori vuuol dire, non solo potersi permettere le vacanze alle Maldive, ma anche entrare in contatto con la popolazione e cercare ci capire il loro mondo e il loro stile di vita.
The Lagoon of Vashafaru, la guest house sulla spiaggia
Le guest house stanno sbocciando in tutte le isole delle Maldive, non è difficile trovare una soluzione adatta alle proprie tasche e alle proprie esigenze.
Io ho scelto in base ad un unico elemento: la guest house The Lagoon of Vashafaru è una delle poche, forse l’unica guest house delle Maldive in spiaggia.
Non vicino alla spiaggia, ma sulla spiaggia.
Avere la casa in spiaggia vuol dire dimenticarsi le scarpe e ciabatte, vuol dire uscire dalla camera scalzi e rimanerci per tutto il giorno, vuol dire alzarsi e fare colazione in spiaggia, con i cocchi che cadono dalle palme, pranzare in spiaggia con gli occhi verso il mare aspettando di vedere le mante, cenare in spiaggia con i granchi giganti e i paguri curiosi che arrivano dal mare fin sotto il tavolo. Vuol dire vivere il mare totalmente perché il tuo sguardo non si stacca mai da quell’azzurro.
Vashafaru l’isola che sorride, ancora selvaggia
Vashafaru si trova nell’atollo di Haa Alifu. È l’atollo più a Nord di tutte le Maldive si trova a circa 280 km di distanza dalla capitale delle Maldive, Male.
L’isola è piccola: 2500 metri di lunghezza per circa 500 metri di larghezza, invece di avere la tipica forma rotondeggiante è a forma di sorriso e la sua popolazione registrata conta circa 900 persone, ma in realtà quelli che vivono sull’isola sono in 300 di cui circa la metà bambini.
Come tutte tutto lo stato delle Maldive, la totalità degli abitanti è di religione mussulmana: le donne portano lunghi vestiti e il velo in testa, di moschee ce ne sono be tre, e nonostante la religione mussulmana sono molto tolleranti e sulla spiaggia privata della guest house, anche se non completamente schermata è possibile fare il bagnoe prendere il sole in costume. Se invece si esce dalla casa per andare in paese è bene vestirsi coprendo le spalle e le ginocchia per le donne, e non a torso nudo e i pantaloni troppo corti per gli uomini.
Sull’isola, al momento, c’è una sola guest house, quindi gli abitanti non hanno subìto l’invasione selvaggia dei turisti che sono sempre pochi per volta. L’isola è intatta e selvaggia, gli abitanti curiosi e amichevoli, di quella curiosità poco maliziosa.
Come arrivare a Vashafaru
Il viaggio dall’Italia alle Maldive non è una passeggiata. Noi abbiamo prenotato un volo Emirates da Bologna a Dubai e poi da Dubai a Male. Da Male abbiamo preso un volo interno fino all’isola di Hanimadoo e da Hanimadoo abbiamo preso una barca veloce fino a Vashafaru. In totale con lo scalo a Dubai il nostro viaggio è durato circa 20 ore. Circa un’ora di volo interno (a seconda delle condizioni meteo) e circa mezz’ora di barca veloce. Gli aerei che effettuano il servizio di volo interno sono dei piccoli aerei ad elica.
L’aeroporto di Hanimadoo per quanto piccolo e spartano è un aeroporto internazionale da dove arrivano i voli dall’india.
Sono sincera la durata del viaggio non mi spaventava per niente.
Ero piuttosto emozionata di poter sorvolare l’arcipelago e di vedere gli atolli dall’alto. Avevo già volato sun aereo ad elica e mi dava il senso di stare vivendo un avventura. Non vedevo l’ora di fare questo trasferimento verso la piccola isola.
I rifiuti alle Maldive
I rifiuti alle Maldive sono un problema conosciuto. Lo sapevo prima di andare ed ero pronta a rimanere abbastanza delusa da un paradiso rovinato. Invece sono rimasta molto sorpresa di scoprire che Vashafaru è molto più pulita di come me l’aspettassi. C’è una discarica per raccogliere i rifiuti e le spiagge non sono invase, anzi.
La foresta che in parte copre l’isola risente un po’ di più dell’abbandono dei rifiuti, ma anche a sentire le opinioni dei nostri compagni di viaggio che avevano visto altre isole, Vashafaru è molto pulita.
La vita in una Guest House alle Maldive
Chi mi conosce me lo ha chiesto: “cosa vai a fare tu in un’isola piccolissima dove non c’è niente da fare?” Sono andata a fare le vacanze, quelle che non faccio mai perchè i miei viaggi sono ben poco rilassanti. Sono andata a passare una settimana con mio marito, cosa che non facciamo mai. Sono andata a prendermi il tempo di non fare assolutamente niente. Sono andata a godermi i colori di un mare che non somiglia a nessuno dei mari che avevo visto fino ad ora.
Sono andata per stare scalza, per conoscere l’isola, per capire una realtà diversa dalla mia, per vedere la barriera corallina, per inseguire le tartarughe sott’acqua, per vedere tante piccole Dory nuotare vicino a me, per giocare con i granchi, per staccare una settimana dalla routine.
La semplicità della vita in Guest house e della vita degli abitanti dell’isola di Vashafaru.
Per spezzare la troppa tranquillità, vengono organizzate escursioni nei dintorni di Vashafaru: all’isola deserta che si trova di fronte alla spiaggia privata, uscite per pescare al bolentino, e l’uscita sulla lingua di sabbia, che per me è stata la più suggestiva.
Escursione alla lingua di sabbia
La lingua di sabbia è un affioramento di sabbia in mezzo al mare, dove non c’è vegetazione, l’unica cosa che c’è è la sabbia di un bianco accecante. Approdare con il dhoni sulla lingua di sabbia è una cosa meravigliosa, perchè il bianco accecante della sabbia regala colori impossibili da descrivere. Sono stata la prima a scendere dal dhoni e guardando dalla spiaggia verso la barca, sembrava quasi che la barca fosse sospesa nel nulla, sembrava fluttuare a metà tra il cielo e la terra.
Cosa si mangia in Guest House
La domanda mi è già stata posta.
Una vacanza in resort, generalmente prevede una cucina internazionale, in guest house no. Essere in Guest House vuol dire essere ospiti di un maldiviano, nel caso di The Lagoon of Vashafaru, si è in casa di un maldiviano, ma la casa è gestita da Paola, italiana, aiutata da un maldiviano e da un ragazzo del Bangladesh. La cucina è gestita direttamente da Paola e dai suoi collaboratori. Il pranzo e la cena sono i pranzi e le cene simili a quelli che si avrebbero in una casa maldiviana, con la differenza che viene servita anche la pasta.
Il resto del pasto è costituito da pollo e pesce.
Se il giorno prima sei uscito a pesca, il pesce che mangerai sarà quello che hai pescato.
Pollo e pesce alla griglia, al forno, in padella, con il sugo, accompagnato da Curry, carote, patate, o noodles.
In alcune occasioni particolari, come quella che abbiamo vissuto noi, Paola prepara italianissimi bomboloni e ciambelle dolci.
Ma del cibo particolare e della festa che ci ha preparato Paola, te ne parlo in un’altra occasione.
Dimmi, cosa ne pensi delle Maldive in Guest house? Se sono andata io, sono davvero alla portata di tutti.
Io non cambierei l’esperienza dalla Guest house con quella de resort per niente al mondo: essere a contatto con le popolazioni locali e vivere il mare 24 ore su 24 è davvero impagabile.
Allora tu quando parti per Vashafaru?
AGGIORNAMENTO DEL 21 MARZO 2017
ATTENZIONE LA GUEST HOUSE “THE LAGOON OF VASHAFARU” È CHIUSA.
Le impressione sull’isola e sulla possibilità di vivere le Maldive sulle isole dei pescatori, come viaggio alla portata di tutti sono sempre vallide per qualsiasi atollo e per qualsiasi guest house. Se sei interessato, posso consigliarti altre Guest House testate dal mio network.
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Immaginarti ferma a rilassare mi fa strano. 😉 Sei più energetica di una duracell!
Ricordo la sensazione di uscire di casa scalza perché dopo le scalette c’era la sabbia e il mare immenso. Ho vissuto questa sensazione a S. Tomé.
Le foto poi sono stupende! Ti ho seguita durante il viaggio sui social. 😉 Sono la tua stalker!!!
Buon fine settimana!
Ferma proprio no! Il primo giorno l’ho passato in giro per il paese, Conosco ogni centimetro dei muri di corallo, ho osservato ogni via, ogni palma, sono anche andata a vedere la discarica.
Conosco anche tutti i paguri della spiaggia.
Però si rispetto al mio solito ero abbastanza immobile.
Io, però, l’ho sempre detto: una settimana all’anno in questo modo si fa volentieri!.
Io neanche sapevo dove fosse S.Tomè e ci penso da quando l’ho letto da te! E se le scarpe sono un optional anche lì, allora ci penso ancora di più. 😉
Stalker, No! Anzi!
Buon weekend anche a te
Che spettacolo Monica, avete fatto proprio bene a prendervi una settimana di pausa in un paradiso simile!!! Baci, Sara
Siiiii, siamo stati benissimo! <3
Ciao Monica, sono anch’io una viaggiatrice compulsiva che quest’anno ha deciso (insieme al mio compagno) di fare una vacanza diversa dal solito (per noi). Leggo però che la guest house dell’articolo ha chiuso definitivamente e ci sono rimasta malissimo! Stavo già sognando di trascorrerci almeno due settimane. Conosci altri posti alle Maldive come quello?
Grazie e spero di riuscire ad organizzare per Novembre… Nel frattempo vado a vedermi altri tuoi articoli, così… per farmi un’idea!
Ciao e a presto,
Tinah
Ciao Tinah ti ho inviato una mail 😉