La multiculturalità di una città ne accresce sempre la bellezza, come a Lisbona: popoli differenti che vivono a stretto contatto nella stessa città e condividono festività, usanze e condomini; popoli a cui la differenza non importa ma a cui importa l’amicizia e l’aiutarsi tra di loro.
Questo è ciò che accade a Lisbona, la capitale del Portogallo; camminando per le vie della città si possono ammirare culture diverse che si incontrano e si sostengono.
Ma Lisbona è anche una città piena di testimonianze di storia e soprattutto di piazze; ce n’è una ogni 50 metri. Questo perché dopo il terremoto del XVIII secolo il marchese de Pombal al posto di far ricostruire la città sulle sue orme precedenti, per non spendere ulteriormente, fece abbattere i resti della città vecchia e fece costruire moltissime piazze. Ma queste piazze, se guardate dall’alto, sono molto particolari: infatti sono tutte decorate con piastrelle per creare fantasie e motivi geometrici davvero belli!
Se nella città non volete visitare monumenti o musei potete benissimo fare una passeggiata per le vie e vialetti di Lisbona (anche se sono tutti in salita) e magari fermarvi in un bar a mangiare una deliziosa pastel de nata o una crocchetta al baccalà.
Sono queste le principali prelibatezze portoghesi, ma in particolare di Lisbona.
Un’altra cosa da ammirare per le strade di Lisbona sono gli spazi dedicati agli artisti di street art che non si possono non notare: per la strada che va al miradouro di Santa Luzia si possono ammirare degli splendidi graffiti che ritraggono la storia di Lisbona messa sotto forma di caricatura; questi graffiti sono stati fatti per un iniziativa di migliorare il quartiere povero della Mouraria e renderlo più bello e affascinante agli occhi dei turisti.
Se poi, come me, siete appassionati di scienza non potete sicuramente perdervi una visita all’Oceanario di Lisbona; dentro a questa struttura posta nel quartiere che era stato costruito per l’EXPO e vicino anche al museo della scienza (che a malincuore non mi hanno fatto visitare) potrai vedere le specie marine che vivono negli oceani più profondi e, se varai fortuna, anche vedere un sub che nutre gli squali e le razze nell’enorme vasca al centro della struttura. Nonostante la grande affluenza di persone, visitarlo è veramente un must.
Un’altra cosa da non farsi mancare è fare un giro lungofiume nel quartiere di Belem mentre ci si gusta una buonissima pastel de Belem presa dopo aver fatto un lunghissima fila nella pasticceria originale, oppure, per fare prima, sedendosi e mangiandola nella pasticceria accompagnata da un caffè o da un succo di frutta (una volta seduti si possono ordinare anche delle pastel da portare via; trucchetto saltafila). A Belem non ci si può perdere il monastero de lo Jeronimos e la torre di Belem; due monumenti che anche se visti solo da fuori vale la pena visitare.
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