A Firenze ci sono miliardi di cose da fare e da vedere. Ma in una mezza giornata ce n’è una imperdibile, che sicuramente in tantissimi non conoscono ancora e non hanno mai sentito nominare.
Intanto per raggiungere Firenze dalla Romagna, in treno esiste una tratta che non passa da Bologna, che non utilizza la linea dell’alta velocità ma che permette di raggiungere Firenze in due orette di viaggio su un treno regionale più che piacevole: la tratta Faentina è sufficientemente lenta e panoramica da rendere il viaggio davvero piacevole. Il treno parte da Faenza e ve ne ho già parlato in altra occasione, capisco però che questa è una chicca di cui si possa godere solo se abita in prossimità della Romagna.
Prima cosa da non perdere assolutamente se si arriva a Firenze con un certo languorino è il
Mercato Centrale di Firenze
Che io adori i mercati n on è una novità, mi ci immergo con piacere e curiosità in ogni luogo, perché rappresentano per me la vera essenza di chi abita in quel posto. Niente è così indicativo di abitudini, tradizioni e scoperte quanto un mercato.
Negli ultimi tempi i Mercati stanno cominciando a vivere davvero una seconda vita in parecchie città, senza andare troppo lontano, Bologna con il suo Mercato di Mezzo, la mia stessa Imola con il suo Mercato Ortofrutticolo che al venerdì pomeriggio si trasforma in Mercato della Terra: prodotti del territorio e festa, aggregazione e nuova vita per la location e prodotti slow food, al Mercato Centrale di Firenze che ha rivisto la luce nella primavera del 2014, dopo una ristrutturazione e una conversione di utilizzo degli spazi che ne fanno un luogo imperdibile ed entusiasmante.
Come nasce il Mercato Centrale di Firenze
Posso assicurare con estrema certezza che le emozioni nell’essere entrata nel nuovo mercato centrale non erano affatto dettate dal languorino dell’orario di pranzo, ma proprio dall’incredibile panorama che si presenta salendo al primo piano di quella costruzione di ferro e vetro che vide la luce nel 1865 quando Firenze divenne Capitale d’Italia e la zona venne riqualificata perché era una zona di degrado urbano troppo vicino ai luoghi del Potere.
Dopo l’abbandono di parte delle attività commerciali del primo piano, del piano interrato, dopo l’alluvione del 1966 e dello spazio intorno alla costruzione, dalla primavera scorsa il Mercato Centrale splende di nuova luce.
E che luce!
Cosa c’è al Mercato Centrale di Firenze
Mentre al piano terra le bancarelle dell’ortofrutta continuano a tenere banco (ma non ho potuto vederle perché sono andata di domenica), al primo piano sembra di entrare nel paese dei balocchi, dove si può passeggiare, osservare, odorare, mangiare, gustare, chiacchierare, sedersi, bere e meravigliarsi…
Veramente… passeggiare non è proprio così semplice… siamo arrivati poco prima delle 13.00 e in meno di un quarto d’ora camminare in mezzo ai banchi era quasi impossibile. Il Mercato Centrale di Firenze è la quinta essenza dello Street food, magari non proprio fiorentino, ma spesso rivisitato in chiave fiorentina: l’hamburger che ordinato Carlotta era un gigantesco hamburger di Chianina. Io invece non ho potuto fare a meno di cercare il banchetto del lampredotto a cui sinceramente corro dietro da molto tempo.
Sul lampredotto devo spendere due parole: da tempo cercavo di mangiare questa tipicità fiorentina senza riuscirci, le occasioni mi sfuggivano sotto il naso e non sempre la compagnia mi ha permesso di andare in cerca di una baracchina che lo vendesse.
Il panino al lampredotto viene venduto, come tutto lo street food che si rispetti, per strada, nelle baracchine. E’ un panino. E’ ripieno. Il ripieno del panino è un po’ particolare ma da assaggiare: si tratta del quarto stomaco del bovino.
Viene fatto bollire in una sorta di brodo con gli odori per varie ore, poi viene tolto dal brodo, tagliuzzato e battuto a coltello, servito accompagnato con una salsina che può essere la classica da bollito, quella verde, oppure ai peperoni oppure piccante. Il pane tondeggiante a cui viene tolto un po’ di mollicca per fare posto al pezzo di carne viene imbevuto nel brodo del lampredotto e richiuso. Non a tutti può piacere, ma io me lo sono proprio gustato (non come l’aringa cruda di Amsterdam)
Ma ci sono banchetti che servono pasta, tartufo, pizza, formaggi, salumi, dolci, gelati, caffè, e anche banchetti vegani, vegetariani e bio.
Solo per osservare i prodotti esposti ci si potrebbe passare il pomeriggio.
La location è particolare. La struttura esterna è la stessa del 1865, a me ricorda moltissimo il Mercat Central di Valencia.
All’interno, gli esercizi commerciali sono disposti lungo i lati laterali e al centro e come design si armonizzano perfettamente con l’architettura. Le sedute, le sedie, i tavoli, i funghi per riscaldamento sono allestiti sotto gazebi, di legno coperti da teloni trasparenti, utilizzati anche sui lati probabilmente per il freddo, ma con tutta la gente che girava nell’orario di pranzo non abbiamo risentito del problema.
La confusione, i colori, i prodotti esposti, il vociare: tutto ricorda una festa, una immensa festa del gusto e della tradizione italiana.
Brava Firenze hai fatto proprio un bel lavoro!
Info Utili:
- Mercato Centrale dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella, si raggiunge in circa 10 minuti a piedi
- Il primo piano è aperto tutti i giorni dalle 10.00 all’01.00
- L’ora del pranzo è assolutamente è davvero affollata.
- Se volete anche sapere quali tipi di esercizi sono presenti e orientarvi con una piantina potete consultare il sito ufficiale del Mercato Centrale di Firenze
RT @ileniamontagni: Il Mercato Centrale di #Firenze , devo provare il lampredotto via @ideedituttounpo , Monica torniamoci insieme – http:…
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