Ho già saltato due puntate dell’iniziativa di Monica dedicata al Senso dei miei Viaggi ,e non volevo saltarne anche una terza… ma che difficile!!!!! Non ho volti! Non riesco mai a beccare il momento giusto, e sapendo di non essere capace, non mi ci metto proprio per niente.
Poi succede che mentre sto cercando una cosa ne trovo un’altra… Trovo un sacco di CD che avevo fatto chissà quando e chissà come e mi ritrovo davanti a foto che pensavo che non avrei mai più recuperato…
Una foto con due volti, una Topo di 4 anni e un leggendario Topolino.
Disneyworld, ad Orlando, era sempre stato un sogno per me… ed è dovuto diventare il sogno anche della Topo di 4 anni, che ovviamente non ha fatto minimamente fatica a diventare la responsabile dell’avverarsi di questa magia.
Io sono tornata assolutamente appagata dal viaggio in Florida, ma la piccola Topo, nonostante la tenerissima età, ricorda questo viaggio molto meglio di qualsiasi altro.
Poi “ravano” ancora dentro alla scatola dei CD e scopro altre fotografie che avevo dimenticato di aver fatto, che mostrano una piccola Topo cresciuta, che dai personaggi della fantasia è passata alle persone reali.
Valnotney 2008, sul sentiero che porta al Rifugio Sella, tardo pomeriggio.
Noi scendiamo dal rifugio, c’è chi sale.
Questo incontro a metà strada.
Lei è una bambina della stessa età della mia Topo, stava vivendo una vacanza che per me è un’impresa straordinaria, con i suoi genitori stava percorrendo l’Alta Via n. 2 della Valle D’Aosta.
Che cos’è? E’ un percorso di trekking attraverso panorami d’eccezione, che si snoda da Courmayeur a Donnas, con tratte che richiedono in media 3-5 ore di marcia ciascuna.
Questa bambina, con assoluto entusiasmo non ha fatto altro che camminare per 10 giorni su e giù per le montagne della Valle D’Aosta, dormendo in campeggi e in rifugi, in compagnia dei suoi genitori e di un amico dei loro genitori.
Lei e mia figlia si sono incontrate sull’autobus che da Cogne porta in Valnontey, il giorno prima di questa foto, nel tardo pomeriggio, mentre sia noi che loro stavamo raggiungendo il campeggio.
Hanno fatto amicizia, come solo le bambine di 7 anni sanno fare, sono andate a fare la doccia insieme, hanno giocato a nascondino, hanno saltato, hanno corso, entrambe dopo una giornata di trekking, e mentre il giorno dopo, al mattino, noi salivamo al Sella, loro si organizzavano per passare mezza giornata in relax e partire nel tardo pomeriggio per lo stesso rifugio (e ci vogliono almeno 3 ore per raggiungerlo) per poter pernottare in quota, per vedere al tramonto gli stambecchi che scendono dalle cime più alte per mangiare, e ripartire già in quota il giorno seguente.
Il volto della bambina è l’entusiasmo di partecipare ad un viaggio incredibile, senza compagnia, senza Nintendo, senza Tv.
Per me, il suo, è il volto di un’impresa eccezionale, mentre il volto di mia figlia è quello di una bambina che sta imparando a cogliere l’attimo, un’amicizia veloce, un racconto, una storia, un piccolo pezzo di bagaglio per la vita.
Poi spulcio ancora i Cd e trovo altro ancora.
Trovo una parte di volto, trovo due occhi dietro un paio di occhiali da grandi, che osservano con entusiasmo una città da grandi.
Perché Londra è una città da “grandi” soprattutto se ci vai con le tue amiche (e due mamme!).
E anche se grandi ancora non lo si è, con le esperienze, con i viaggi, con la magia e i sogni, con i regali che le lasciano le amicizie e le conoscenzeche entrano ed escono alla velocità della luce nella sua vita, grande lo diventerà e continuerà a vedere il mondo e le persone con quegli occhi curiosi da bambina, attraverso quegli occhiali da adulta.
Le parole che accompagnano la seconda foto sono fantastiche …
le ho lette, rilette e lette ancora. Andrebbero imparate a memoria.
grazie per il bellissimo taglio che hai voluto dare all’iniziativa!
Ti aspetto anche alla prossima, eh?!?!?! 😉
Grazie a te… per me è un onore quello che dici tu!
che bellissime parole Monica..da lacrimoni!!!
hai davvero tanti talenti, non solo quello della cucina..
un bacio
Tanti baci Saretta!!!! Grazie mille!!!!