Un altra inziativa molto carina sui viaggi di Monica.
Questa volta si parla di cibo, il cibo dei miei viaggi.
Questa volta si parla di cibo, il cibo dei miei viaggi.
Le tradizioni culinarie di un paese o di una regione o di una zona sono fondamentali in un viaggio e io sono una sperimentratrice seria… (seria….(!!!) certe cose “strane” proprio non vanno giù) ma sperimento più che posso e in particolare street food, baracchine, mercati, negozietti…
Le foto che ho scelto per rappresentare i miei viaggi però sono molto simboliche, rappresentano l’essenza del viaggio e lo spirito dei miei viaggi oppure un viaggio “particolare” come quello rappresentato dal piatto seguente:
RISO ALLA PILOTA – Mantova
La ricetta è stata pubblicata anche oggi sul sito di GialloZafferano, vi rimando a loro che sono bravissimi e che lo hanno presentato a fumetti in modo molto carino, io non l’ho ancora fatto… ma…cosa rappresenta questo “comune” piatto di riso alla Pilota?
Rappresenta un weekend di metà settembre,
rappresenta un weekend a Mantova,
rappresenta un weekend dove si è mangiato al ristorante, dove si è dormito in Hotel, dove si è guardato negozi, dove si è visitato Palazzi, dove si è visto un film, dove si è partecipato alla Notte bianca…. senza la Topo…
Rappresenta il primo weekend dopo 11 anni che io e mio marito abbiamo fatto insieme da soli…
Questo risotto è stato mangiato all’Antica Osteria “Fragoletta” (che tra l’altro consiglio vivamente!!!!!), il riso era squisito… non so se era preciso preciso come tradizione vuole, ma squisito.
Prima di arrivare al ristorante eravamo in centro e in una traversa di Piazza delle Erbe, davanti ad un macellaio stavano allestendo un banchetto dove offrivano, ad offerta libera, il risotto Mantovano…
Vista la mia passione per lo street food e i banchetti, mi sono fermata a chiedere informazioni su questo risotto fatto con il “pesto” mantovano. Da quello che mi ha spiegato l’esperto macellaio Mantovano, il loro pesto è carne di maiale macinata (al ristorante e Giallozafferano parlano di salsiccia rosolata), cotta come un ragù bianco (senza pomodoro) condito con pepe, sale e olio, poi aggiunto al riso già cotto e lasciato riposare coperto (riso e carne insieme) per una decina di minuti.
Prima di arrivare al ristorante eravamo in centro e in una traversa di Piazza delle Erbe, davanti ad un macellaio stavano allestendo un banchetto dove offrivano, ad offerta libera, il risotto Mantovano…
Vista la mia passione per lo street food e i banchetti, mi sono fermata a chiedere informazioni su questo risotto fatto con il “pesto” mantovano. Da quello che mi ha spiegato l’esperto macellaio Mantovano, il loro pesto è carne di maiale macinata (al ristorante e Giallozafferano parlano di salsiccia rosolata), cotta come un ragù bianco (senza pomodoro) condito con pepe, sale e olio, poi aggiunto al riso già cotto e lasciato riposare coperto (riso e carne insieme) per una decina di minuti.
Quindi questa “insipida” foto, con luce giallognola, con inquadratura banale, oltre a rappresentare una vera chicca tradizionale per me rappresenta un weekend magico… Insomma… una cosina da niente!!!!!!!
la seconda foto è proprio l’essenza dei miei viaggi…
mercati e street food, come già detto… Grand Bazar di Istanbul… frutta essicata ripiena di frutta secca, banchi colorati e golosi, golosità tipiche turche che non abbiamo mancato di mangiare… un pomeriggio al Gran Bazar e non abbiamo cenato… oltre a godere con gli occhi dei colori, abbiamo goduto con la pancia assagiando borek, kebab, lokum mordide e dure e baklava al pistacchio da svenire per la dolcezza….
Io assaggio quanto più possibile nei mercati anche se non sempre siamo fortunati come a Istanbul, come quella volta nel mercato di Budapest, dove, incuriosita da “cartocci” conici di carta gialla da macellaio, ho provato a chiedere di cosa fossero pieni… il macellaio non parlava una parola di inglese e io non una parola di ungherese… mi ha fatto intendere che era una delizia e ho comprato il cartoccio… ma quello medio… non quello piccolo… si vede che il contenuto mi ispirava proprio…
Pallina di pancetta fritta…
grasso e colesterolo puro…
neanche mio marito che adora la pancetta è riuscito a mangiarne più di una pallina….
Come si fa a friggere la pancetta??? Ma va bene… anche questo fa parte dei sapori dei miei viaggi…
Io assaggio quanto più possibile nei mercati anche se non sempre siamo fortunati come a Istanbul, come quella volta nel mercato di Budapest, dove, incuriosita da “cartocci” conici di carta gialla da macellaio, ho provato a chiedere di cosa fossero pieni… il macellaio non parlava una parola di inglese e io non una parola di ungherese… mi ha fatto intendere che era una delizia e ho comprato il cartoccio… ma quello medio… non quello piccolo… si vede che il contenuto mi ispirava proprio…
Pallina di pancetta fritta…
grasso e colesterolo puro…
neanche mio marito che adora la pancetta è riuscito a mangiarne più di una pallina….
Come si fa a friggere la pancetta??? Ma va bene… anche questo fa parte dei sapori dei miei viaggi…
Ultima foto: Corsica
A vederla così sembrerebbe che questa foto non abbia niente a che fare con il cibo e i sapori dei miei viaggi… E invece calza perfettamente con lo “spirito” dei miei viaggi…
Siamo a Porto Pollo una piccolissima località a Sud-Ovest della Corsica 18 km da Propriano. In fondo alla strada il campeggio… dove alle 09.00 di sera chiudono l’acqua, e dove nonostante questo non c’è fretta… non ci si può perdere lo spettacolo del sole che tramonta, una temperatura ideale ancora per stare in costume e più tardi per togliere il sale di dosso con una tanica di acqua scaldata al sole e tenere i capelli bagnati fino a quando si va a dormire… La Topo sta mangiando in spiaggia al tramonto… lei lo adora, noi anche…
In questo caso baguette e caprino… direi proprio una cena francese, ma il sapore più intenso che rappresenta questa foto è la libertà di non aver un orario per cenare, di non avere un orario per fare la doccia (tanto l’acqua non c’è) di non aver l’orario di rientrare dalla spiaggia, di non aver nessun obbligo e di potersi godere ogni minuto e ogni secondo di ogni singola giornata… Questo sapore di baguette e caprino, mi riempie davvero il cuore!
In questo caso baguette e caprino… direi proprio una cena francese, ma il sapore più intenso che rappresenta questa foto è la libertà di non aver un orario per cenare, di non avere un orario per fare la doccia (tanto l’acqua non c’è) di non aver l’orario di rientrare dalla spiaggia, di non aver nessun obbligo e di potersi godere ogni minuto e ogni secondo di ogni singola giornata… Questo sapore di baguette e caprino, mi riempie davvero il cuore!
Bellissimi scatti di viaggi! Con tanto di storia dietro… bel post! Io ho scelto una foto dal mio ultimo viaggio, una tutta italiana e una islandese…
Grazie mille… corro a leggere il tuo… l’islanda è una meta-sogno da realizzare appena possibile
Cara Monica,
che dire? Quando ho lanciato il tema speravo proprio di leggere post così. Un piatto, un sapore – buono o meno, non impporta – un profumo che aleggia per strada e … il ricordo indimenticabile di un viaggio. Complimenti: hai centrato in pieno il bersaglio! anche con l’ultima foto …
Monica
PS: sai che anch’io adoro lo street food e andare ad assaggiare nei mercatini?
Grazie mille Monica, non sai come mi inorgogliosisca (parolone!!!!!) leggere questo commento..
spero di partecipare ancora per molto ad altre tue inziative!
La ricetta di quel risotto è da provare, io lo faccio in modo simile. La foto sarà insipida ma la ricetta salva l’immagine in modo egregio. Ciao, un saluto.
Grazie mille per il tuo intervento… i consigli e i commenti mi insegnano molto.
un salut anche a te
ciao Monica
sono giunta qui dopo il tuo commento. davv carinissime le tue tre foto, l’ultima l’avevo intuita subito sai?
io adoro fare scatti cosi mentre si mangiucchia il residuo del pic nic e si gode l’ultima luce del tramonto..
vaty
Più che residuo…noi ceniamo proprio in spiaggia… Comunque grazie per le tue parole… E spero che Monica riesca ad inserirti nel gioco”gran buffet”. Monica