Ci dispiace quasi uscire dal Museo della Scienza di Valencia per la gradevole temperatura che offre, ignara che comunque questa non sarà la città più calda che incotreremo nel nostro viaggio nella calda Andalusia. Facciamoci coraggio abbiamo ancora tutto il pomeriggio per dedicarci alla città.
La splendida cattedrale di Valencia, costruita su quella che era stata una moschea Araba, è una mescolanza di stili diversi, quasi a voler mettere l’accento sulla “mescolanza” di genti, tradizioni, culture, religioni che per molto tempo hanno convissuto in questa terra. Gotico, Romanico e Barocco spagnolo si sono lasciati riconoscere dalle transennature che in parte coprivano le facciate a causa di lavori. Particolare assolutamente non trascurabile, il fatto che qui sia contenuto il Sacro Gral.
Spendiamo un patrimonio in quintali di acqua che continuiamo a comprare per combattere il caldo terrificante.
Volgiamo l’interesse altrove, primo fra tutti il negozio monomarca di espadrillas, davanti al quale passiamo prima di raggiungere il Palazzo della Lonja. Non crediate che siamo passati indenni davanti al negozio, abbiamo acquistato il nostro primo souvenir spagnolo per la Topo e che fortuna… quest’anno sono tornate tanto di moda anche in Italia. Espadrillas di tutti i colori, anche con tessuti diversi, rigorosamente con il fondo di corda… Una punta di nostalgia mi/ci/vi assale.. Le avevo anche io “ai miei tempi”. Siamo soddisfatti dell’acquisto poco dispendioso e originale, € 10.00 e scarpe orginali che sono quelle con la cucitura ai lati.
Il palazzo della Lonja era il vecchio palazzo della Borsa della Seta, un importante mercato, in cui veniva contrattato un materiale estremamente prezioso, dove l’onestà dei mercanti è decantata sulle pareti, talmente bello da essere anche Patrimonio dell’Umanità. Io sono particolarmente rapita dagli animaletti scolpiti che sporgono dalle gronde del palazzo…
Non so perchè ma mi ricordano tanto il film animato “Esmeralda” e vagamente la cattedrale di Notre Dame, che dire la mia fantasia spazia da un capo all’altro dell’Europa.
E’ caldo, caldo, tanto caldo e se ci siamo fermati a Valencia, oltre allo stop per via dei tanti km, è anche perchè dobbiamo assaggiare l’Horcata!
L’horchata è tipicamente Valenciana, come la Paella, che tra parentesi qui non abbiamo nemmeno mangiato (volete sapere cosa abbiamo mangiato qui? Non ve lo dico che mi faccio prendere in giro). Fino al momento di questo viaggio, ho sempre creduto, retaggio dell’infanzia, in cui ne bevevo dei litri, che l’horchata potesse essere quello che io avevo conociuto come Orzata, che era uno sciroppo di mandorle, allungato con acqua e ghiaccio. Erroneamente, a casa mia, anche confuso con il latte di mandorle. Non è nè l’uno nè l’altro.
L’horchata valenciana è una bevanda fresca e dissetante che si ottiene dalla spremitura delle radici del chufa, tipica pianta diffusa nella zona di Valencia. E non è che siamo venuti qui a bere un’horchata qualsiasi, noi vogliamo proprio l’horchata dell’horchateria di Santa Catalina. Un’altra istituzione Valenciana.
L’Horchateria è un locale storico: horcateria, cioccolateria e pasticceria. E’ lì sempre nello stesso posto da più di 100 anni e si fregia dell’onore di aver servito nel 1909 la regina Isabella. Golosa la regina Eh?
Ad entrare nel locale sembra di fare un salto indietro nel tempo. Le pareti sono ricoperte di piastrelle di ceramica di Manises che vissero il loro periodo di maggior splendore nel XVI secolo. Le piastrelle ricccamente decorate e disegnate erano in quel periodo piastrelle araldiche, e sulle pareti dell’Horchateria, raccontano secoli di storia.
L’Ambiente è fresco e l’horchata è una golosità rinfrescante, molto energetica, ma per una volta…
ok due… abbiamo fatto il bis, ma solo due!
Le Tappe classiche di Valencia le abbiamo fatte, rientramo nel nostro particolare “alloggio” pronti a raggiungere davvero l’Andalusia, ma abbiamo delle difficoltà a ritrovare la Metro …. ci siamo fidate di Lollo che aveva addocchiato le indicazioni per la Metro… Ma… ma… ma si può??? NON E’ L’INDICAZIONE DELLA METRO!!
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@lucalfier @VisitaValencia @SpagnaInItalia il meglio di #Valencia riassunto in una foto.Anche a noi sono piaciuti http://t.co/PSeG3mUMcb
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Per quale ragione andreste a #Valencia? Per l’#horchata io sicuramente ci tornerei! http://t.co/E52E3YxaqT http://t.co/T8abuy3ebO
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Ovunque vada, qualche cosa da mangiare lo cerco sempre… in realtà a #Valencia era a bere! uhm mi lecco i baffi… http://t.co/cuWaoNb1Ae