Dopo aver effettuato lo stop tecnico a Valencia, Granada rappresentava per me la porta di ingresso alla regione dell’Andalusia.
Durante il tragitto scorrevole, senza intoppi e decisamente bollente ammiro il panorama impaziente di vedere finalmente quel cartello “Andalucia”. E’ musica… ripetetelo, suona anche a ripeterlo e evoca caldo, musica e colori. Tantissime aspettative da questa regione
Granada, primo approccio andaluso, inserita nel programma di viaggio solo per via dell’Alhambra, e senza attrattive degne di nota me la figuravo “vecchia”, ben tenuta, ma poco divertente, poco movimentata, sonnolenta e triste. Retaggi immaginari della maliconica canzone cantata da Claudio Villa?
L’alhambra, invece, non avrei potuto perderla per niente al mondo, letta e immaginata come un luogo super “più” di quei “più” che collezioniamo in giro per il mondo.
L’ingresso all’Alhambra era stato prenotato con un pochino di margine in anticipo visto che viaggiando on the road non sempre è facile rispettare i tempi prefissati. Avevo considerato di passare in questa città una giornata piena e una dedicata completamente alla visita dell’Alhambra, ma la fugace visita alla tappa precedente, ci ha regalato un giorno in più. Da un certo punto di vista, la cosa non mi entusiasmava tanto, mi sembrava di sprecare un giorno dell’intero itinenario in una città che per me rivestiva ben poco interesse, tanto che nel tardo pomeriggio del nostro arrivo in città, dopo la doverosa “abluzione” rinfrescante nella piscina del campeggio (benedette piscine nei campeggi Andalusi), la prima visita che abbiamo deciso di fare è stata…. una passeggiata nel grandissimo centro commerciale di fronte al campeggio.
Lo so, questa cosa non è normale, ma tanto dovevamo fare anche la spesa e poi a noi piacciono i supermercati e i negozi alimentari dei paesi dove sostiamo perchè sono un punto strategico per osservare la vita quotidiana dei locali e per avere un punto di partenza dei prodotti che prima o dopo nel nostro viaggio, sicuramente acquisteremo.
E’ quasi superfluo che vi faccia vedere questa foto, ho già abbondamente descritto la questione famigliare sul budget e i souvenir, la paellera, anzi le paellere acquistate al ritorno sono ben altra cosa rispetto a queste prime che avevamo visto.
Si programma il giorno successivo. Giornata regalata da riempire con un fuoriprogramma. Un fuoriprogramma davvero entusiasmante. Per fortuna che ci siamo fermati un giorno un più!
Andalusia…. eccoci!
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