Post fuori periodo.
Ma mica tanto poi.
A Babbo Natale ci si può credere tutto l’anno. E il Lollotour (NOI, ndr), per almeno due terzi, ci crede intensamente.
Alla Topo, questo mistero si è svelato abbastanza tardi, abbiamo voluto che potesse credere in un bel mondo per più tempo possibile anche se da più parti le arrivano voci discordanti sull’esistenza del mitico Babbo, ma lei si è sempre dimostrata fiera e decisa sulla sua posizione.
Come poteva non esserlo? Aveva le prove.
Ha sempre sostenuto con tutti di avere le prove. Ha sempre creduto ogni, anno che Babbo Natale venisse a trovarla a casa per portarle i regali, l’ha visto più volte e poi lo è andato a trovare a casa.
Come una paladina della giustizia ha sempre difeso a spada tratta, con i propri amichetti la sua teoria orgogliosa e fiera con la prova tangibile che Babbo Natale non poteva essere papà, perché in questa foto siamo tutti presenti.
Lei è comunque abbastanza interdetta (Lollo sembra invece che sia il migliore amico del Babbo!!!), è perplessa, in primis del fatto che Babbo Natale non abbia gli stivali, ma i calzettoni, ma gliel’abbiamo giustificato con il fatto che eravamo in agosto e non poteva mettersi anche quelli, poi per il fatto che Babbo Natale, abbia parlato prima di lei con un altro bambino in una lingua incomprensibile, poi con lei in Italiano!
Ovviamente le ha chiesto da dove veniva e Babbo Natale ha associato benissimo la nostra provenienza con i tortellini e con L’Autodromo per la F1. Che mitico questo Babbo Natale!
La magia di Rovaniemi è qui: in questa stanza, nell’ufficio postale, davvero pieno di folletti e letterine vere che provengono da ogni parte della terra, per il resto si riduce a negozi di souvenir. Ma come non si può credere a Babbo Natale, dopo essersi sorbiti più di 5000 km in auto attraversando 5 nazioni per arrivare a conoscere la persona più fantastica che possa esistere per un bambino?
E nonostante la sua faccina perplessa è stato bellissimo assistere alla sua convinta determinazione nell’affermare l’esistenza di questo signore a chiunque cercasse di smontarle il mito nel corso degli anni che hanno seguito questo incontro.
E poi… tutte quelle renne, che pascolano tranquille come fossero caprette e che trotterellano tranquillamente in mezzo alla strada davanti a te che cerchi di superarle.
Nei paesi scandinavi dicono che la differenza fra alci e renne è che gli alci sono paurosi e quindi difficili da vedere, mentre le renne sono stupide e te le ritrovi che trotterellano in mezzo alla strada! Ma sono belle e con tutte quelle renne, vuoi continuare a dire che Babbo Natale non esiste?
Inutile dire che di alci…. neanche l’ombra!
Ma a Rovaniemi, oltre ad aver attraversato il confine fra realtà e immaginazione abbiamo attraversato un altro confine, il 66° parallelo Nord, l’ultimo, quello oltre il quale non ce ne sono altri, quello oltre il quale si arriva a Capo Nord, il punto più settentrionale dell’Europa, un po’ come se fosse la fine del mondo, un confine lontano, una meta simbolica, una linea sulla carta, che alla fin fine, non tutti hanno attraversato: Napapiiri
Io e la Topo siamo arrivati ad una conclusione sulla questione Babbo Natale:
Babbo Natale esiste per chi ci vuole credere e noi vogliamo crederci ancora!
che esperienza bellissima!! ci andrei anche io a trovare babbo natale!!!
Già! Un pelino “commerciale” … ma vale assolutamente la pena, soprattutto se credi a Babbo Natale!
Già! Un pelino “commerciale” … ma vale assolutamente la pena, soprattutto se credi a Babbo Natale!