La fioritura della piana di Castelluccio di Norcia è un vero e proprio spettacolo delle natura. Ho usato una frase banale e comune, in realtà non ci sono molte altre parole per descrivere, la piana, la fioritura, i colori in un dipinto naturale che la natura crea ogni anno in occasione della fioritura delle lenticchie di Castelluccio di Norcia.
AGGIORNAMENTO 2018
Nel luglio 2016 andai a vedere questo spettacolo che la natura ha offerto per anni sul Pian Grande della Piana di Castelluccio. In agosto 2016 il terremoto ha devastato tutta la zona. Ci sono ancora problemi, Castelluccio di Norcia è ancora un’unica maceria e tutta la popolazione del territorio ha avuto e ha notevoli difficoltà. Banalità anche queste, vero? Eppure a volte sembra quasi che riusciamo a dimenticare che dal 2016 sono passati due anni e che ancora in tanti non hanno trovato soluzione, risoluzione e sollevazione dalle enormi difficoltà che la vita e la natura hanno presentato come un conto molto salato.
Dalla fine di maggio 2018 la piana di Castelluccio è accessibile sia da Norcia, per quello che riguarda la parte umbra, sia da Arquata del Tronto, via Forca di Presta per la parte marchigiana.
E la fioritura di Castelluccio?
La fioritura delle lenticchie nel 2018 ci sarà. Ci sarà eccome. Con caparbia e insistenza i coltivatori, ad inizio aprile 2018, con i trattori hanno raggiunto la Piana per effetture la semina. La fioritura quest’anno è prevista fra la metà-fine giugno e la metà di luglio.
Andiamo a Castelluccio a vedere quello che la natura riesce a dipingere, andiamoci ma con rispetto.
Il rispetto che prima della tragedia bisognava avere per il lavoro dei produttori e che ora più che mai non è derogabile in nessun modo.
C’è la possibilità di dormire sulla piana, ovvero, l’area di sosta del Pian Grande, davanti al maneggio cavalli è aperta. Attenzione: è un’area di sosta e non un campeggio, quindi non mervigliatevi se non vi faranno sostare con la Maggiolina o non vi faranno piantare la tenda.
Rispettiamo la zona, il lavoro e il territorio di chi sta facendo di tutto per sopravvivere e per far sopravvivere un luogo che non eguali nella magia dei colori con nessun altro.
Le indicazioni, i divieti, i consigli che sotto elenco, rimangono validi, per la parte logistica ti consiglio di far riferimento alla pagina facebook Castelluccio di Norcia 1452mt
Le lenticchie di Castelluccio di Norcia
Le lenticchie di Castelluccio di Norcia sono un prodotto IGP, questo significa che sono un prodotto che viene coltivato in una determinata zona geografica, Castelluccio di Norcia, e che per avere le caratteristiche che contraddistinguono la qualità di quel prodotto non può essere coltivato in nessun altro luogo.
Tutto questo significa che le famose, perché famose lo sono davvero, lenticchie di Castelluccio di Norcia, hanno caratteristiche uniche che le rendono un prodotto di nicchia.
La lenticchia coltivata a circa 1500 metri sviluppa una resistenza al maggiore parassita dei legumi, facendo il modo che le lenticchie non debbano essere sottoposte a nessun trattamento per la conservazione.
La lenticchia di Castelluccio ha una buccia di spessore particolarmente sottile che permette di passare direttamente alla cottura del legume senza l’ammollo preventivo in acqua.
Come tutte le lenticchie ha molte proprietà che la rendono un alimento davvero speciale, quelle di Castelluccio ancora di più
La piana di Castelluccio di Norcia: dove fioriscono le lenticchie
Castelluccio di Norcia è in Umbria, sugli appennini, all’interno del Parco dei Monti Sibillini.
Io sono sempre stata una da alta montagna, ho sempre pensato che gli appennini con le cime arrotondate, la vegetazione più mediterranea che alpina non avessero le caratteristiche per essere chiamate montagne.
I monti dell’appennino, per me, erano semplicemente delle collinette, la montagna è ben altra cosa.
Mentre salivamo lungo la strada che ci portava al passo che avremmo valicato e dove avremmo visto la piana, ho guardato spesso l’altitudine che segnava il navigatore: e continuava a salire. Mi dirai che non ci vuole molto, basta guardare una mappa per rendersi conto che anche in appennino ci sono vette che raggiungono altezze davvero notevoli. Sì, ma per me l’appenino è sempre stato solo l’appennino.
La piana di Castelluccio di Norcia è una piana racchiusa dentro una sorta di catino formato dalle montagne che la circondano, una pianura in quota, perché si trova a quasi 1500 metri di altitudine protetta dalla vette che le stanno intorno e sorvegliata dal minuscolo e pittoresco paesino di Castelluccio di Norcia che se ne sta appollaiato sulla sua collinetta rialzata dominando tutta la piana.
I campi di lenticchie ad un certo punto della loro vita vegetativa fioriscono, quest’anno per altro, abbastanza in ritardo per via delle condizioni climatiche primaverili.
Qui sulla piana quest’anno è nevicato fino al 25 di aprile.
Durante il periodo della fioritura, la natura, in questa zona si trasforma i pittore e dipinge sulla tavolozza della piana, usando pochi colori mescolati per creare un’opera d’arte che non è paragonabile a nessun altra spettacolare manifestazione naturale.
La pianta della lenticchia è una piantina bassa, verde con dei minuscoli fiorellini bianchi con leggere sfumature blu/viola.
Lo spettacolo che la natura crea giocando con i colori e creando l’arcobaleno che attira tanti appassionati di fotografia e curiosi da tutta italia, e da tutta Europa, non è merito della lenticchia. Mentre la lenticchia fiorisce, fioriscono anche altri fiori che si susseguono nel corso delle settimane dando alla piana un aspetto completamente diverso da una settimana all’altra.
I fiori che creano l’arcobaleno di colori si alternano di settimana in settimana dal giallo al rosso al blu mescolato sempre al verde delle montagne che circondano la piana, e delle piantine di lenticchie che timidamente provano a guadagnarsi una piccola ribalta fra i colori sgargianti.
Tanti pensano che i fiori gialli siano i fiori delle lenticchie, ma i gialli sono i fiori della senape selvatica, i rossi sono papaveri e i blu sono fiordalisi.
I colori della piana di Castelluccio sono dovuti a piante infestanti che sovrastano le piantine di lenticchie e per quanto possa essere un bellissimo effetto cromatico, in realtà, agli agricoltori complica la vita quando dovranno raccogliere il loro prodotto e cercare di pulirlo meglio che possono dai fiori infestanti.
Ogni anno la fioritura è diversa, la sequenza dei colori, l’intensità e anche la densità dei fiori stessi.
Dipende dal clima, ovviamente, ma anche dal momento in cui vengono seminate le lenticchie.
Il quadro infatti si forma perché ogni agricoltore semina in momenti diversi rendendo possibile quel gioco geometrico che si nota benissimo dall’alto.
La fioritura vista dall’alto
La fioritura è bellissima da ogni angolazione, ma dall’alto secondo me da il meglio di sé.
Dall’alto si scorgono le divisioni tra un appezzamento e l’altro le differenze dei colori, le sfumature, le geometrie.
Dall’alto la piana di Castelluccio pare davvero un quadro dipinto.
Ma bisogna volare per vedere lo spettacolo dall’alto?
No! Dalla Piana di Castelluccio partono sentieri e percorsi di trekking che ti portano in quota e ti permettono di vedere lo spettacolo come solo i coraggiosi che si avventurano possono fare.
Noi avevamo già deciso che saremmo andati al Lago o laghi di Pilato, ma lungo la strada abbiamo incontrato due escursionisti locali che mi hanno detto che il percorso che avrebbero fatto loro, era decisamente più bello, scenografico, ma lungo e faticoso rispetto a quello che avevo scelto io.
Ci ho pensato per circa un paio d’ore, mentre salivo, arrivata al bivio di Forca Viola, i signori che ci avevano fatto strada mi hanno urlato che la strada scendeva per andare ai laghi di Pilato.
Ho deciso di seguirli e di arrivare in cima al monte Vettore per poter vedere i laghi (anche quelli) dall’alto.
Lungo la strada verso la Cima del Redentore, volgendo lo sguardo in basso, il capolavoro prende forma e diventa sempre più magnifico man mano che si sale.
Eh sì! Lo spettacolo della piana è bellissimo visto dal basso, ma dall’alto diventa un’opera d’arte incredibile che persino le foto non riescono a rendere nel reale splendore.
Quando andare per vedere la fioritura della Piana di Castelluccio
La fioritura non si può certo prevedere, esiste però un sito in cui puoi monitorare giorno per giorno lo stato della fioritura e scegliere il momento migliore per andare. Clicca qui
Ricorda che i fiori gialli sono i primi che sbocciano, quindi tienine conto quando programmi la tua visita.
Dal colore che stai vedendo nelle foto potrai avere un’idea di quanto potrebbe durare la fioritura.
Io avevo visto la fioritura gialla nelle foto e ho deciso di andare il weekend successivo, azzeccando perfettamente la stagione e potando ammirare i colori rosso e blu insieme.
Dove dormire quando vai alla Piana di Castelluccio di Norcia
Castelluccio di Norcia, che sovrasta appollaiato sulla propria collinetta la piana delle lenticchie, è un minuscolo paesino che non offre possibilità infinite: conosco persone che hanno prenotato una stanza a febbraio per andare a vedere al fioritura a inizio luglio.
Attenzione però, prenotando così presto non puoi avere certezza dell’esatta situazione della fioritura.
Noi siamo andati a Castelluccio con la Maggiolina.
Mi era stato suggerito che si poteva parcheggiare e sostare sulla piana nei parcheggi recintati, dalla mia “local musa” Fabiola di In Viaggio con Fabila .
Nei parcheggi recintati i camper vengono fatti sostare durante la notte del venerdì, mentre dal sabato mattina, in base a quello che ci è stato detto dai gestori del parcheggio, la sosta notturna non è permessa.
Noi siamo arrivati di venerdì sera e quindi ci hanno fatto entrare per quanto fossero perplessi sul nostro mezzo, non capendo esattamente dove avremmo dormito.
Il parcheggio era pieno di camper, ma la mattina successiva il parcheggio ospitava anche una piccola tenda e un’auto in cui gli ospiti dormivano dentro: niente tenda, niente camper, niente maggiolina. Ne ho dedotto che il livello di tolleranza del venerdì sera sia molto alto.
Il campeggio sulla piana è vietato, per cui meglio informarsi sul sito del “]Parco dei Monti Sibillini o sul sito del Comune di Norcia per capire se sono state emanate ordinanze temporanee che vietino anche la sosta del venerdì notte. In alternativa a qualche decina di km si trovano alcuni campeggi che io non ho provato perché ho sostato sulla Piana il venerdì notte e in un campeggio vicino a Norcia il sabato notte.
Attenzione ai divieti
Nel periodo della fioritura, Castelluccio di Norcia, e la piana sono sottoposti a una serie di divieti, che purtroppo non vengono rispettati:
- Non si possono calpestare i prati, cioè i campi delle lenticchie, non si può andare a fare le foto in mezzo ai prati. Nella parte di piana che guarda verso il paese di Castelluccio, i campi sono recintanti con cartelli che vietano di entrare, ma migliaia di persone, evidentemente analfabeti non leggono questi cartelli.
- Non è possibile sostare o parcheggiare l’auto sui bordi delle strade che costeggiano i campi: dalla mattina verso le 11.00 fino a dopo il tramonto le strade che incrociano sulla piana sono piene di auto in sosta o parcheggiate.
- A parte l’ordinanza con il divieto di sosta e i parcheggio sul bordo della strada, che è disposta con cartelli e avvisi lungo la strada, il regolamento del Parco io non l’ho visto da nessuna parte, ma mi hanno detto che è vietatissimo avere anche solo un tacchetto di pneumatico sull’erba.
Per quest’ultima regola noi ci siamo trovati un verbale, anzi un preavviso di accertamento, per aver parcheggiato all’inizio della pista che porta a Capanna Ghezzi per andare in escursione.
Peccato che non ci fosse nessun divieto di sosta, nessun cartello che riportasse ordinanze temporanee, nessuna indicazione sul cartello del Parco dei Sibillini, che si trova all’ingresso della pista dove sono riportate le indicazioni per le escursioni, i tempi, le leggende, le altimetrie, le difficoltà e nessun accenno al regolamento del parco.
Quando siamo tornati dall’escursione abbiamo trovato l’ingresso sbarrato con un divieto di accesso e la nostra auto dentro, con il preavviso di verbale fatto esattamente 20 minuti dopo che avevamo parcheggiato.
Per evitare inconvenienti come il nostro, informati preventivamente, perché mi hanno raccontato che è abbastanza comune che i divieti di sosta e di parcheggio vengano posizionati DOPO che avrai parcheggiato.
beh, a questo punto che dire? non ci resta che fare un bel giretto con le ciaspole in notturna il prox febbraio! 😉
Eggià! Magari!! Ci pensiamo eccome.