Dai documenti necessari al ripasso dell’inglese, cinque consigli per godersi al meglio gli States.
Programmare un viaggio in America non è così facile e scontato come si può immaginare. Sono tante le cose a cui pensare, gli aspetti da organizzare, tutto quel che serve una volta atterrati in terra straniera. Nel momento in cui si decide di partire non bisogna concentrarsi solo ed esclusivamente su tutta la documentazione (ovviamente fondamentale) che servirà prima e dopo la partenza, ma anche su alcuni gesti che per noi non sono importanti, mentre per gli americani lo sono, eccome.
Pochi e semplici accorgimenti, quindi, permetteranno di non rovinare un viaggio che, senza dubbio, sarà meraviglioso.
1- Portate tutti i documenti necessari
Sembra scontato dirlo, ma senza passaporto in corso di validità non si parte. È necessario anche procurarsi l’ESTA, un’autorizzazione al viaggio che ti consente di soggiornare negli USA senza che sia necessario richiedere il Visto. L’ESTA è a pagamento, il costo attualmente è di $ 14,00. Per richiedere l’ESTA è sufficiente compilare il modulo che puoi trovare sul [ilink url=”https://esta.cbp.dhs.gov/esta/application.html?execution=e1s1″]sito[/ilink] predisposto dall’amministrazione americana. Dato che la prudenza non è mai troppa, porta con te anche la carta d’identità e la patente di guida, sono comunque documenti di riconoscimento che potrebbero tornarti utili.
2- Carta di credito, Postepay, soldi in contanti
La soluzione ottimale in terra statunitense è sempre quella di [ilink url=”https://www.linkedin.com/pulse/moneta-trevelers-cheque-o-carta-di-credito-monica-liverani” style=”tick”]utilizzare la carta di credito[/ilink]. Probabilmente noi italiani non siamo ancora totalmente entrati nell’ottica di pagare qualsiasi cosa con la carta, forse per esperienze negative o chissà altro, ma in America questa rappresenta la soluzione migliore. Anche i soldi in contanti, chiaramente, sono accettati, è semplicemente una questione di comodità. Sia che paghi con carta o con soldi in contanti, però, ricordati una cosa: lasciare la mancia non è obbligatorio, ma è un segno di rispetto nei confronti di chi lavora.
3- Mance
È un punto che bisogna approfondire perché, seppur non obbligatorie, noterete che nello scontrino di qualunque posto in cui andrai a mangiare o bere, c’è uno spazio bianco in cui scrivere quanta mancia vuoi lasciare al cameriere che vi ha servito. Solitamente la mancia è pari al 15% del totale, ma potrai scegliere tu la cifra più appropriata. Da ricordare che, in alcuni luoghi, è già inclusa nella somma totale (quindi attenzione a non lasciare doppia mancia, se non vuoi finire i vostri soldi nel giro di qualche giorno).
4- Ripassate l’inglese, se ne avete bisogno
Se non hai una buona conoscenza dell’inglese sicuramente un ripasso generale non potrà che farti bene. Sono tanti i modi per rinfrescare le tue conoscenze, ma uno dei migliori è fare un [ilink url=”http://www.ihmilano.it/accedi-al-quiz/”]test inglese online[/ilink], in questo modo avrai un immediato feedback sul livello del tuo inglese e, prima di partire, sarai in tempo per ripassarlo un po’.
Un ultimo, ma non meno importante, accorgimento è relativo al comportamento da mantenere in un luogo che non si conosce: evita rischi di qualsiasi tipo, le leggi e il carattere delle forze dell’ordine cambiano di città in città e, onde evitare di trovarsi in spiacevoli situazioni, è sempre meglio mantenere un certo aplomb.
Articolo scritto in collaborazione con [ilink url=”http://www.ihmilano.it/”]IH Milano[/ilink] , scuola di lingue internazionale presente a Milano e
San Donato dal 1982.
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Buon viaggio in America. Una novità per il passaporto :da luglio 2014 non si deve piu’ pagare la tassa di bollo annuale sul passaporto…ma è meglio non gioire perchè si deve pagare una tassa amministrativa maggiorata di 73.50 euro al momento del rilascio o del rinnovo. Per gli Usa serve pero’ l’Esta cioe’ l’autorizzazione a viaggiare.
Si grazie! L’info sull’Esta l’ho aggiunta in extremis. È vero che la tassa amministrativa è cresciuta di molto rispetto al bollo, ma è una tantum, e spalmato sui 10 anni di validità risulta meno dispendioso rispetto al bollo
Scusa Monica, il link al test di inglese non va… ossia ci si iscrive ma poi non si capisce dove comincia il test… ti manda di nuovo alla reiscrizione, ma non c’è modo di iniziare le famose 50 domande…
Mi dispiace moltissimo Cristina. Verifico subito con la scuola e vedo di darti riscontro!
Mi dispiace tanto per il disguido
Ciao Cristina, c’era un problema tecnico sul sito.
Ora se vuoi puoi fare il test di inglese 🙂