Carlotta e Arianna, sono venute con me e Lollo, al camping Vidor di Pozza di Fassa per testare il campeggio e il suoi servizi, loro in tenda e noi in maggiolina.
Partite piene di entusiasmo non volevano rientrare perchè avevano passato un weekend ben oltre le loro aspettative, senza risparmiarsi neppure un’esperienza, provando quanto gli è stato proposto con entusiasmo e cuorisità. Al camping Vidor, d’altra parte, sono stati molto bravi ad entrare nelle corde di due adolescenti. Chi lo dice che per i ragazzini in montagna non c’è niente da fare? Arianna e Carlotta non sono dello stesso parere e chiedete loro se vogliono tornare
Un weekend in montagna per due ragazzine di 16 anni potrebbe non essere considerato il massimo del divertimento, ma il camping Vidor di Pozza di Fassa che ci ha ospitato ci ha fatto ricredere e ci ha mostrato quanto può essere divertente, e anche bellissimo passare un periodo di vacanza in montagna ma soprattutto in un campeggio come quello. Io, Carlotta, e Arianna ve lo raccontiamo.
Quando siamo partite non ci saremmo mai potute immaginare di non voler tornare a casa.
Dopo 4 ore di viaggio abbiamo girato mezzo campeggio per trovare la nostra piazzola da principesse e l’abbiamo scelta con erbetta fresca e verde all’inglese, vista completa sul campeggio e sulle Dolomiti e, per non farci mancare nulla, servizi a portata di mano. Finalmente abbiamo montato la nostra tenda 60″ in un’ora e mezza (mannaggia i 60″).
Dopo una fatica del genere la serata pizza ci stava tutta! E dopo esserci riempite la pancia, stremate dalla lunga giornata, siamo andate a dormire nella nostra grandissima e “lussuosissima” reggia, sì proprio la 60″, per prepararci al nostro intenso weekend.
Lo staff del camping Vidor ci aveva prepararto moltissime sorprese per far scoprire il camping e il territorio.
La biciclettata sulla ciclabile da Pozza di Fassa a Canazei.
Al nostro risveglio ci attendeva una gigantesca ed interminabile colazione per prepararci alla biciclettata programmata in mattinata.
Siamo stati accompagnati al noleggio delle biciclette a Pozza di Fassa dove ci aspettavano i nostri due istruttori di mountain bike e dove ci hanno fatto scegliere il nostro tipo di bici: la mountain bike classica o quella elettrica, che noi da brave atlete non abbiamo usato.
Iniziato a pedalare ci siamo subito imbattute in bellissimi panorami montani.
La ciclabile che da Pozza va fino a Canazei è semplice e percorribile da tutti: nel nostro gruppo c’erano anche moltissimi bambini.
La piscina e la SPA del Camping Vidor.
Nel pomeriggio, Christine che gestisce il campeggio con la sua famiglia, ci ha mostrato le novità del camping. La nuova piscina offre attraverso enormi vetrate la vista completa sul gruppo del Catinaccio: uno spettacolo magnifico, che lo sarà ancora di più in inverno quando fuori ci sarà la neve.
La piscina principale è affiancata ad una piscina per bambini dotata anche di due enormi scivoli ad acqua, che purtroppo non abbiamo potuto provare causa lavori in corso.
A fianco della piscina c’è anche un’altra sorpresa: una SPA completa di centro massaggi, saune e zone relax completamente rinnovata. Mentre Christine ci faceva vedere tutte queste cose noi non vedevamo l’ora di andare a provare qualcosa. Abbiamo passato tutto il pomeriggio fra la piscina, le saune, il solarium, le zone relax con i materassi ad acqua. Abbiamo anche provato l’aufguss, che per chi non lo sapesse consiste nell’introduzione nella sauna finlandese di palle di ghiaccio con oli essenziali profumati. Da provare.
Sfortunatamente dovevamo essere pronte entro le sette per la cena, ma avremmo voluto approffitare ancora di piscina e SPA
Enrosadira
Sai che cosa è l’enrosadira? È il fenomeno per cui le Dolomiti all’alba e al tramonto diventano di un colore roseo. Ci siamo svegliate alle 4:15 per assistere a questo fenomeno da un sentiero che si trova alle spalle del campeggio
È veramente valsa la pena di svegliarsi così presto perché siamo riuscite ad assistere ad un meraviglioso spettacolo offerto dalla natura. Inoltre appena rientrate in hotel ci sono stati offerti biscotti e delle ottime tisane prima di tornare in tenda a fare un altro riposino prima della colazione.
La gita all’Agritur
Ci siamo alzate nuovamente e siamo usicte dalla nostra lussuosa reggia con vista montagne pronte per affrontare una passeggiata e una merenda. Ci hanno portato a visitare una stalla super automatizzata e super tecnologica dove le mucche vengono munte quasi in automatico. Poi però ci siamo consolate delle fatiche della passeggiata con speck, formaggi, yogurt e latte appena munto di produzione propria. Insomma ci siamo rifocillate come delle piccole Heidi (senza l’agnellino Fiocco 😆 )
Al ritorno eravamo talmente cariche di energia che abbiamo seminato il gruppo e siamo arrivate con largo anticipo. Come si conviene a delle atlete come noi.
Nel pomeriggio potevamo scegliere tra un bagno in piscina o la Silvoterapia, ma visto che noi siamo curiose e intraprendenti, abbiamo optato per provare un’esperienza nuova.
Silvoterapia
La Silvoterapia è una tecnica che consiste nell’abbracciare gli alberi e nell’entrare in contatto con la natura per raggiungere uno stato di benessere e, dicono, curare anche alcune malattie
Per prima cosa ci è stato chiesto di scegliere un albero e toglierci le scarpe.
Ci siamo seduti con la schiena appoggiata al nostro albero e ci siamo rilassate con i suoni della foresta; dopo aver raggiunto lo stato di relax ci siamo alzati e abbiamo abbracciato i nostri alberi cercando di estrarre energia positiva da loro. Nonostante ci sembrasse una tecnica piuttosto bizzarra alla fine l’abbiamo trovata molto rilassante ma anche utile perché ci ha messo in contatto con la natura; cosa che non facciamo così spesso.
Il ristorante del Campeggio Vidor
Una cosa del campeggio di cui siamo rimaste particolarmente affascinate è il ristorante. La prima sera ci ha accolto con la pizza. Buonissima! Non sembrava nemmeno di stare in montagna.
Le colazioni sono super ricche, c’è l’imbarazzo della scelta anche per chi come me (Carlotta) è a dieta: marmellata, succhi, frutta, brioche, torte, salumi, latte, capuccini.
Tantissime cose e devo dire che io (Carlotta) nonostante avessi trovato quello che dovevo mangiare ho fatto una gran fatica a lasciare tutto il resto. Era davvero una colazione ricchissima.
La cena tipica del sabato sera è stato un trionfo di cose buonissime e speciali cucinate con prodotti del territorio.
Abbiamo gustato:
- Come antipasto: un tortino di patate della Val di Gresta e bieta con salsa di Trentingrana con pancetta disidratata.
- Prima portata: Riso Carnaroli sfumato alla Weizenbier di Fiemme con lucanica e zafferano.
- Seconda portata: filettino di maiale brasato allo speck stagionato 18 mesi in bellavista con ratatouille e verdure.
- e il Dolce! Millefoglie alla crema chantilly e fragole e profiterole al pistacchio.
Il pranzo della Domenica è stato un buffet di finger food super bello da vedere, e stra buono da mangiare.
Insomma non è usuale che due ragazzine siano rimaste colpite da un ristorante, ma qui, ne vale davvero la pena.
Il camping Vidor ci ha fatto provare un sacco di esperienze che ci hanno davvero fatto pensare che era un peccato tornare a casa e se pensate chein montagna non ci sia nente da fare, vi state sbagliando di grosso, perchè al campeggio ce n’è per tutti i gusti.
L’unica cosa che ci è mancata è stata un po’ di compagnia infatti dopo la cena del sabato sera il campeggio ci aveva preparato uno spettacolo con un mago, ma noi avevamo altre idee e abbiamo cercato compagnia per giocare a carte. La nostra impresa non è andata a buon fine quindi ormai scoraggiate, siamo tornate nella nostra tenda, ma questo non è certo colpa del campeggio, che invece immagino in questo periodo sia pieno di gente, ragazzi e ragazze che si divertono tutti insieme.
Quando siamo dovute partire per tornare a casa, ci è davvero dispiaciuto ma speriamo di avere occasione di tornare ancora, magari proprio con la neve per vedere che effetto fa la vetrata parnomica della piscina con il bianco attorno!
Grazie camping Vidor da Carlotta e Arianna
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