Al Camping Don Antonio mi sono trovata molto bene, mi sono sentita a mio agio ancora prima di andare perché quello che mi avevano detto di questo campeggio erano due parole: campeggio e street food. Due delle mie cose preferite per una vacanza. Sapevo che il campeggio non avrebbe deluso le aspettative. Nonostante questo, il Camping Don Antonio, nel presentarsi, ha fatto anche di meglio.
Camping Don Antonio Giulianova
La costa abruzzese un pochino mi mancava, avevo avuto un’esperienza parecchi anni fa, che mi aveva fatto pensare che l’abruzzo non era la mia regione per fare mare. Effettivamente con due settimane di cui una sulla montagna e una al mare, il meteo aveva deciso di riversare sui campeggiatori di mare e di monti una quantità di acqua notevole, tanto che eravamo andati a casa con qualche giorno di anticipo.
Un’altra ragione che ci aveva un pochino scoraggiato durante la nostra settimana al mare in Abruzzo era stato il fatto che nei campeggi in cui ci eravamo fermati per cercare un posto per la nostra tenda (eh sì, allora avevamo ancora la tenda) erano talmente “fitti” da non poter respirare.
Il Don Antonio camping village è un camping village in cui hai la possibilità di trovare la soluzione “abitativa” più adatta alla tua tipologia di vacanza.
Non solo piazzole ma casette in muratura, appartamenti in palazzina, villaggio in stile greco, casette di legno: soluzioni davvero per tutti quelli che vogliono vivere l’atmosfera della vacanza in campeggio, o all’aria aperta, ma non sono attrezzati, o non sono propensi ad affrontare “la dura vita del campeggio”
La filofosia della famiglia Delli Compagni
Prima di descrivere l’organizzazione del camping Village, vi voglio dire qual’è la filosofia della famiglia Delli Compagni che gestisce il campeggio: chi va in vacanza deve stare bene e deve poter ricordare di aver fatto una bella vacanza.
Che potrebbe sembrare una banalità, ma pensare a tutto e a tutti non è cosa semplice, specialmente quando si deve gestire uno spazio in grado di contenere più di 1200 persone: in pratica un paese.
Certo la loro filosofia non è soddisfare le esigenze di qualsiasi tipologia di turista, ma quella di soddisfare le esigenze di tutti quelli che vengono accolti nel Camping Village che non è per tutti, ma è molti: è per le famiglie, per le coppie, per i ragazzini, ma non è per i gruppi e non è nemmeno per chi vuole fare campeggio stagionale piazzando il suo mezzo da pasqua a settembre in una piazzola.
Le piazzole del Don Antonio
Certo le piazzole ci sono in ogni campeggio, sono la base del campeggio, spazi dedicati dove poter parcheggiare tenda, caravan o camper. Le piazzole del Don Antonio Camping, hanno un plus notevole, sono gigantesche.
Se non sei abituato al campeggio e se non hai mai frequentato un campeggio al mare nella settimana di ferragosto, probabilmente non puoi capire che avere piazzole gigantesche significa respirare.
Significa che nelle giornate troppo torride, l’aria arriva anche alla tua piazzola, rendendoti piacevole passare un po’ di tempo in campeggio. Noi con la nostra auto e tenda da tetto abbiamo quasi avuto difficoltà a parcheggiare, perché mio marito quando si trova ad avere troppo spazio si trova in imbarazzo.
La nostra piazzola era stata recentemente “ristrutturata” (per dire) e da quattro piazzole ne erano state creata una sola, che permette di avere lo spazio di manovra anche per grandi mezzi con la possibilità di avere comunque uno spazio per stare all’aperto, per non essere a diretto e troppo stretto contatto con i vicini di piazzola.
Che il campeggio è sì fatto per la socializzazione, ma anche per il riposo e la tranquillità.
Non solo la nostra piazzola era così grande, sono tutte gigantesche e ariose.
Attrezzatura fornita gratuitamente e raccomandazioni di sicurezza
Sono rimasta strabiliata da alcune attenzioni che il campeggio riserva ai proprio ospiti, rendendogli la vita molto facile e sopratutto creando un ambiente di vita ordinato e perfetto.
- Stendere il bucato: al Don Antonio, non si tirano fili fra un albero e l’altro. Il campeggio, a richiesta, e in modo gratuito fornisce stendini a tutti: a chi è in tenda, a chi è in casetta, a chi ha il camper, a chi sta nelle acse mobili. Gli stendini ci sono per tutti. Io una cosa come questa non l’avevo mai vista da nessuna parte e ho chiesto più volte di ripetermi come funziona l’organizzazione degli stendini perché non riuscivo a credere alle mie orecchie.
- Il bagnetto per i bambini: al bisogno, a richiesta, e in modo gratuito, ti viene fornito anche il kit per fare il bagnetto ai bimbi piccoli. Vaschetta e bacinella che puoi usare nella tua piazzola o nella tua casetta.
- Parcheggi esterni: i parcheggi non sono proprio esterni, ma le auto non possono sostare vicino alle casette o vicino alle piazzole, non possono circolare a meno di arrivi e partenze. Per parcheggiare è predisposto un parcheggio esterno, recintato e riservato per TUTTE le auto che consente di poter vivere il campeggio-villaggio in estrema sicurezza. I bambini possono giocare tranquilli sulle strade senza pericolo che passino auto. E se devi prendere possesso di una casetta o di un appartamento? Il giorno di arrivo sarai atteso ad uno degli ingressi, dove ti verrà fatta parcheggiare l’auto in un parcheggio temporaneo, e tu e i tuoi bagagli verrete caricati su una macchina elettrica, tipo golf-car, con cui verrai accompagnato al tuo alloggio.
Altro servizio di sicurezza, a cui magari nessuno pensa mai, sono gli innumerevoli avvisi che pregano i possessori di camper con portabiciclette di tenerli chiusi per non correre il rischio che qualche bambino, possa scontrarsi con gli scivoli del portabici.
La piazza dello Street food del Don Antonio
La piazza dello street food è il fiore all’occhiello di questo campeggio, per me, che vado pazza per il genere, ma in reltà è uno dei fiori all’occhiello di tutta la gestione del Villaggio.
Il progetto è fantastico e avviato in collaborazione con Legambiente.
Sono stati recuperati container e camioncini vintage e trasformati in punti ristoro con prodotti e specialità a km 0. La piazza con i tavoli e le panche è circondata da questi mezzi colorati e bellissimi sia per come fatti sia per i prodotti che espongono.
Invece di organizzare un vero e proprio ristorante da gestire o da dare in gestione esterna come accade nella maggior parte dei grandi campeggi, questi “camioncini” sfornano, nel vero senso della parola, specialità tipiche, e recuperate dalla tradizione, come ad esempio nel container del forno, dove i biscotti e i dolci sono prodotti attraverso un recupero delle materie prime e delle ricette.
Non vi sto a dire che arrivare affamati in questa piazza è come entrare nel paese dei balocchi, mio marito non ci credeva, quando ha visto che poteva cenare con una simile scelta e passare da un camioncino all’altro, senza imbarazzo alcuno, spaziando dai primi alla carne, al pesce, al fritto.
La giornata dei bambini
Il progetto della piazza dello street food non è fine a se stessa ma è legata ad altri progetti di cui la famiglia Delli Compagni va particolarmente fiera. Giustamente.
All’interno della piazza ogni settimana si svolge la giornata dei bambini. I bambini vengono accolti a pranzo, con un menù di pasta studiato da una nutrizionista che segue i bambini e spiega loro come nutrirsi in modo adeguato. A fine pasto, per rimanere in tema con il progetto supportato da Legambiente, i bambini devono sparecchiare la tavola e mettersi alla prova con la raccolta differenziata, che nella gestione del campeggio occupa uno spazio enorme. Un tassello importante gestito con cura e attenzione con la consapevolezza che tutto il lavoro serve anche a salvaguardare il territorio circostante.
Legata alla Piazza dello Street food c’è anche un’altra iniziativa: una sera a settimana viene organizzata una serata con prodotto tipico recuperato e con la nutrizionista che passa di tavolo in tavolo spiegando le proprietà del piatto e anche le curiosità storiche.
La trippa di mare
La nostra serata a tema è stata caratterizzata dalla trippa di mare. Un panino con una “trippa” speciale. Il panino viene farcito con un sughetto preparato con le interiora e rimasugli del pescato del giorno.
A livello nutrizionale la specialista ci ha assicurato essere un piatto estremamente equilibrato con proteine nobili e sane e pochissimi grassi. Mentre addentavo il mio panino ci ha raccontato che era il pranzo dei pescatori che nel rientrare dalle battute di pesca pulivano i pesci e con la “pulitura” si preparavano il pranzo mentre i pesci puliti erano destinati alla vendita.
Oltre alla trippa di mare, i prodotti che sono presenti in questa piazza stupefacente e golosa sono prodotti che vengono sempre preparati con materie prime a km 0 e che, come nel caso della carne, sono il prodotto di collaborazioni di alto livello. Nel container della carne, ad esempio, oltre al momento degli arrosticini, c’è anche l’hamburgher di scottona. Che magari pensi che non sia tipico ma lo diventa proprio per la tipologia delle materie prime. Questo particolare hamburgher è stato studiato in collaborazione con Luca Montersino, il famoso chef di cui anche io subisco il fascino e riproduco ricette.
L’hamburger studiato, oltre ad avere carne a km 0, ha un impasto molto particolare: per conservare la morbidezza e il colore, l’impasto della carne è stato mescolato con la rapa rossa che lo rende morbido, succulento anche se ben cotto.
Dal forno, biscotti e torte recuperate dalla tradizione (cosa non sono le torte di ricotta e marmellata), le pizze cotte al momento, e il pesce con le alici fritte, le olive ascolane, e in stagione altre specialità abruzzesi che seguono il corso delle stagioni e il naturale ciclo di vita dei pesci, delle verdure, della frutta.
Per me questa piazza è un paradiso.
Il prato dei sogni del Don Antonio
Il prato dei sogni è un’altro spazio che ho apprezzato moltissimo: questo magnifico prato, si trova ai piedi della villa che funge da reception. Piantumato con pini marittimi, olivi e palme e con un pratino morbido, fresco e perfettamente rasato. È uno spazio che è davvero per i “sogni” nel momento del silenzio pomeridiano: nell’orario della pennichella, è frequentato dai ragazzini che si trovano per passare due orette prima di andare in spiaggia e prima che comincino le attività dell’animazione, ma è anche utilizzato da un sacco di persone che lo sfruttano per schiacciare un pisolino o per leggere un libro, stando al fresco nelle ore più calde della giornata.
Beppe Delli Compagni presidente della società che gestisce il campeggio e presidente anche dell’associazione dei campeggi di abruzzo che fa capo al portale Abruzzo Camping, mi ha spiegato che il prato dei sogni è particolarmente fresco per via di una circolazione d’aria dovuta al mare e al fiume (che si trova a fianco del campeggio).
Sport e divertimento per tutti al Camping Don Antonio
Ovviamente il campeggio dispone di un nutrito gruppo di animatori che si occupano dell’animazione serale con giochi e e spettacoli e delle attività sportive da svolgere nei campi che sono presenti presso la spiaggia privata del campeggio.
Mi viene da ridere a parlare solo di spiaggia privata, c’è molto più che la spiaggia e i servizi sono come quelli del campeggio stesso.
Il campeggio è diviso dalla spiaggia dalla pista ciclabile che puoi attraversare con l’ausilio di un addetto che ti agevola l’attraversamento.
Ti ho parlato della pista ciclabile nel post dove ti ho spiegato quello che si può fare e vedere in Abruzzo, lo trovi qui
La spiaggia è un altro mondo a sè, un mondo dove trovare impianti sportivi, due bar, le bici a noleggio, e il palco per gli spettacoli serali.
Un mondo a parte aperto anche agli ospiti che provengono dai campeggi vicini, che alla sera si trasforma in un vero e proprio punto di aggregazione per mangiare un gelato o per socializzare.
Ti ho detto tante cose sul Camping Don Antonio di Giulianova e ci sarebbero tantissime altre cose da raccontare, come ad esempio la storia di questa famiglia di fratelli che gestiscono il campeggio, di come sia nato tutto per caso e di come questo posto sia diventato un eccellenza della costa abruzzese.
Peccato che chiuda la stagione il 15 settembre, ma magari io li torno a trovare il prossimo anno!
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Claudio
Buongiorno Monica, sono un tuo nuovo follower, sto “annusando” il mondo Maggiolina, su cui in seguito vi chiederò qualche specifica.
Invece, riferito a questo campeggio, in considerazione che le auto vanno lasciate “a parte”, come si coniuga con la (nostra) tenda da tetto ? Siete rimasti con il vs mezzo nella zona camper ?
Complimento per..tutto.
Claudio
Monica Liverani
Ciao Claudio, in un caso come il nostro o come nel caso dei camper ovviamente non esiste che le auto debbano essere lasciate fuori. Fanno parte dell’equipaggiamento in modo indivisibile.
Sicuramente non puoi fare avanti e indietro a tutte le ore, ma noi, almeno, in caso di un weekend come questo non ci pensiamo proprio per niente a spostare l’auto.
Fossimo rimasti una settimana e avessimo avuto bisogno di usare l’auto l’avremmo fatto nelle ore consentite, ma tutti quelli che utlizzano tende, roulotte, casette, appartamenti, devono lasciare l’auto nei parcheggi predisposti