Stoccolma l’abbiamo visitata quando la piccola Topo aveva 6 anni. Ogni qualvolta abbiamo programmato un viaggio abbiamo sempre cercato, e continuiamo ancora a farlo, di ideare delle tappe che fossero adatte a lei, anche perché bisogna pur motivare i tantissimi km in auto e infinite ore di viaggio.
Stoccolma interessava a me, a 6 anni per lei essere a Stoccolma o essere a Roma era la stessa cosa, ma nonostante tutto in questa città abbiamo trovato un sacco di motivi per fargliela piacere anche a Lei.
Oltre allo Junibacken, che comunque ha coinvolto molto, un’altra meraviglia che lascia i bambini a bocca aperta è il museo Vasa.
Lo sfortunato Vasa, direi!
Un bel galeone del 1600 che il Re Gustavo aveva voluto fortemente come nave Reale, sulla cui costruzione aveva anche interferito pesantemente perché lui avrebbe voluto un galeone come nessun altro aveva.
64 cannoni di bronzo, chiglia allungata in fase di costruzione, il mastro carpentiere che abbandona la costruzione della nave a metà dell’opera (causa malattia e decesso) lasciando l’eredità di terminare a moglie e figli, ed operai inesperti, e sempre al solito re che continuava ad interferire.
Il galeone venne terminato, come il re desiderava e tanta era la voglia di re Gustavo Adolfo, che al momento del collaudo, lo stesso sovrano scrisse una lettera sollecitando il varo, motivo per cui il collaudo non fu portato a termine e il galeone venne dichiarato pronto.
Il 10 agosto del 1628 il galeone venne varato e le vele issate per il primo viaggio inaugurale, ma pochissime miglia fuori dal porto di Stoccolma, una folata di vento prima e una folata di vento poi, fecero inclinare la nave che cominciò ad imbarcare acqua ed affondò.
Fino agli ‘50 questo galeone è stato dimenticato nel fondo del mar Baltico, ma poi è stato recuperato, ristrutturato e posizionato nel Vasa Museet a disposizione di tutti i bambini, che come la Topo lo associano al Capitano Jack Sparrow e alla Perla Nera.….
Il museo è molto buio, per preservare dalla luce i legni secolari, si può passeggiare tutto intorno al galeone, senza toccarlo, godendone i particolari da ogni possibile punto di vista, tutto intorno al galeone ci sono anche dei ballatoi dove è possibile osservare il galeone anche da una visuale alta, da dove si possono vedere i ponti, da dove si può vedere il timone e immaginare Jack Sparrow al comando.
Al piano terreno una serie di modellini, riproduzioni e tavole, spiegano per filo e per segno, ovviamente in svedese e in inglese, la storia, la costruzione, il naufragio, ma anche il recupero dei 64 cannoni, e qualche secolo più tardi, il recupero di tutto il galeone.
Come in ogni parte del mondo succede nel mese di agosto, all’ingresso, noi abbiamo fatto la fila, non di ore, ma la fila. Ma la Topo ha gradito molto!
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